In
sintesi,
si deduce che la scarsa
propensione dei cittadini di Archi a partecipare alle iniziative sociali
è connessa ad un senso civico medio-basso.
I cittadini del Quartiere,
di fronte al problema dell’emarginazione, risultano essere divisi
in due gruppi di opposte idee, forte è il pregiudizio nei confronti
dei tossicodipendenti e degli albanesi, invece, c’è una maggiore
tolleranza nei confronti degli handicappati e delle donne immigrate,
che possono essere considerate categorie "deboli".
Scarsa è la fiducia che
i cittadini ripongono nei confronti delle Istituzioni ed elevato è
l’atteggiamento di dipendenza dal potere.
È maggiore la propensione
dei cittadini a preferire che la propria donna si occupi esclusivamente
della famiglia.
Alto è il grado di passività
e di paura sia nell’assistere che nel subire un sopruso.
Maggiore è la sensibilità
dei cittadini verso ciò che lede la salute (droga, alcool), verso
violenze subite da minori e verso ciò che nuoce al quartiere, mentre
vi è maggiore accettazione che tende a diventare abituale, nei confronti
dei comportamenti illegali verso lo Stato.
Soddisfacente è il livello
di cooperazione fra le Organizzazioni.
Infine, emerge, che tutti
i giudizi negativi espressi su Archi, sono prevalentemente dovuti
a pregiudizi, conclusione che si contrappone alla maggior parte delle
risposte date nell’intervista, che sembrano essere il frutto di una
reale visione pessimistica dei leader sui cittadini e sull'intero
Quartiere.
Al termine della nostra
ricerca appare evidente che la visione dei leader non combacia con
la diretta percezione dei cittadini, emersa dai questionari somministrati
nell'ambito della ricerca-intervento.
STRATEGIE D’INTERVENTO
Le strategie d’intervento
messe a punto dal gruppo che ha curato la ricerca intervento mirano
a sfatare i pregiudizi negativi sulla realtà di Archi, che non risulta
così negativa come al di fuori può apparire.
Vengono proposte due politiche d’intervento mirate a raggiungere due
diversi obiettivi:
Aumentare la consapevolezza
dei cittadini di Archi sulla sua obiettiva realtà.
Migliorare l’immagine
di Archi sul resto della provincia di Reggio Calabria.
Prima
politica di intervento
Creare dei momenti
di aggregazione, fra le parrocchie del paese che rappresentano il
punto di riferimento del quartiere;
Organizzare incontri
fra i vari leader del quartiere e fra i leader e i cittadini affinché
questi ultimi siano più partecipi alla vita sociale del quartiere.
Seconda
politica di intervento:
Sviluppo degli
scambi fra l’equivalenti organizzazioni nel quartiere e nel resto
della provincia in maniera tale che vi sia un arricchimento e una
reciproca reale conoscenza.
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Su questo tema:
![](frecciasu2.gif)
Le conclusioni della ricerca con i ragazzi delle scuole
elementari e medie
![](frecciasu2.gif)
Conclusioni e strategia d'intervento dalla ricerca
con gli "adolescenti "
![](frecciasu2.gif)
Conclusioni e strategie di intervento dalla ricerca
con i cittadini
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