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Nel settembre 1993, l'alpinista americano Greg Mortenson si trovava
a soli 600 metri dalla vetta del K2, nel Karakoram pakistano, quando
fu costretto a ridiscendere a valle. Durante la discesa incontro'
un paese non segnato sulle mappe, Korphe. Disidratato e smagrito,
fu accolto nella casa del capo villaggio. A Korphe vide i bambini
che studiavano all'aperto, nel vento gelido, tracciando le addizioni
per terra. Negli Stati Uniti, Mortenson lavorava saltuariamente come
infermiere. Non aveva denaro, in certi periodi dormiva in macchina.
Tuttavia, decise che avrebbe costruito una scuola a Korphe e poi nei
villaggi vicini. La storia di come ci sia riuscito, fondando 58 scuole
tra il Pakistan e l'Afghanistan e garantendo l'istruzione a 24mila
bambini e bambine, e' al centro della sua autobiografia Tre tazze
di te', scritta con il giornalista David O. Relin, bestseller negli
Usa e ora edita da Nuovi Mondi Media. In Italia ha appena ricevuto
il Giglio d'oro del comune di Firenze.
Mortenson ci ha incontrato a Roma, prima di ripartire per il Pakistan.
Questo gigante dai modi gentili, rispettato dai capi tribu' di una
delle zone piu' pericolose al mondo, narra il suo singolare american
dream: portare i libri dove il governo Usa semina bombe.
Come decise di costruire una scuola?
Volevo scalare il K2 per onorare la memoria di mia sorella Christa,
morta a 23 anni. Quando arrivai a Korphe, deluso, scoprii c'era un
modo piu' sensato di onorarla: dare istruzione ai bambini di quel
villaggio.
In Tre tazze di te' scrive di essere cresciuto in Tanzania, dove
i suoi genitori insegnavano. Ha seguito il loro esempio?
Essere bambino nell'Africa post coloniale degli anni Sessanta e' stato
un paradiso. Poi, da adolescente, al rientro negli Stati Uniti, sono
stato contagiato dalla mania del controllo, dall'ossessione del risultato.
In Pakistan ho riscoperto l'intuizione, la pazienza della mia infanzia
africana.
Dove ha trovato i fondi per il progetto di Korphe?
Quando tornai in California, nel 1993, mandai piu' di 500 lettere
a personaggi famosi, ma nessuno rispose. Poi uno dei pionieri di Silicon
Valley, il miliardario svizzero Jean Hoerny, lesse di me su una rivista.
Aveva fatto trekking sul Karakoram, conosceva la poverta' dei balti.
Mi chiamo' e mi disse: "Se prometti di non berteli in Messico,
ti mando i 12mila dollari che ti servono". Cosi' ho creato la
scuola a Korphe. Morendo, Hoerny ha lasciato un milione di dollari
affinche' creassi una fondazione e costruissi altre scuole.
Le attivita' crescono?
Il budget attuale e' di 800mila dollari l'anno, con molti donatori
privati che ci finanziano a seconda delle loro capacita' economiche.
A maggio 2007 tornero' qui, voglio far conoscere il Central Asian
Institute nel vostro Paese. Intanto ho gia' creato una versione italiana
(www.tretazzedite.it) del sito (www.ikat.org).
In questi anni non tutto e' filato liscio. E' stato sequestrato, contro
di lei c'e' stata una fatwa
Fui sequestrato anni fa, per 8 giorni. Mi ero spinto da solo in una
zona wazira al confine tra Pakistan e Afghanistan; i capi locali volevano
capire chi ero, poi mi rilasciarono. La fatwa e' stata emessa da un
mullah sciita a cui non piace che le bambine vadano a scuola. Ma gli
altri imam del Pakistan settentrionale hanno scritto a Qom, la citta'
santa iraniana, per un parere. Il responso e' stato che il Corano
non vieta l'istruzione delle ragazze: la fatwa e' stata ritirata,
ho la loro benedizione. Ho avuto un processo regolare, al contrario
dei prigionieri talebani nel carcere di Guantanamo.
Lei parla di tolleranza, rispetto. Cosa non sopporta dell'integralismo
islamico?
L'integralismo ha a che fare con l'ignoranza piu' che con l'Islam.
La violenza sulle donne, il razzismo e l'odio per me sono insopportabili.
Ma non solo in Pakistan, anche negli Usa.
Che rapporti ha con il governo americano?
Il Central Asian Institute vuole restare autonomo dal governo. Il
Pentagono mi ha offerto milioni di dollari per fondare scuole in aree
'strategiche' per il controllo militare, ma ho detto no. Sa quanto
costa l'istruzione di un bambino in Asia Centrale? Circa dollaro al
mese. E a quanto ammonta la spesa militare Usa in Afghanistan nel
2005? 14 miliardi di dollari.
Qual e' stato l'errore piu' grave della presidenza Bush in Afghanistan?
Svilire l'ONU. Nella mentalita' dei capi locali, l'ONU e' una sorta
di super-consiglio tribale cui si puo' dare ascolto. Agire fuori dall'egida
Onu ha delegittimato Bush. Nessun leader ha il coraggio di dire: ho
sbagliato, scusate. E invece sarebbe l'unico passo da compiere. E
lo dico da patriota. Sono stato nell'esercito per anni.
Il suo impegno e' cambiato dopo l'11 settembre?
Non molto. La gente in Asia non mi associa con gli Stati Uniti, ma
con cio' che faccio.
Come si rapporta ai governi locali?
Le mie scuole hanno lo stesso programma delle scuole governative pakistane
o afgane: un insegnamento islamico, ma moderato. Con una sola clausola:
ogni anno ci deve essere un incremento del 10% della quota femminile.
Perche' e' importante istruire le bambine?
Come si riduce la mortalita' infantile, come si promuove la democrazia,
come si sconfigge il terrorismo? La risposta e' questa: con l'educazione
delle donne. Se legge economisti come Amayrta Sen, Jeffrey Sachs,
o Yunus scoprira' che dicono la stessa cosa: educare una donna e'
educare un'intera comunita'.
Come immagina il futuro?
Se arrivi da ospite in un villaggio dopo l'offerta di tre tazze di
te' puoi considerarti parte della loro famiglia. Ecco, io credo all'idea
di un'unica famiglia umana nonostante le differenze.
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