GuidaMacropolis
ArchivioPositivo aaaaaaArchivioNegativo aaazaaaNovità aaaaaaaa

 

Segnala questa pagina: * * * Save to i89 * * post<li>

Non è mai accaduto

di Carolyn Baker

Online Journal Contributing Writer

17 marzo 2002—Dalla fine di settembre From the Wilderness riporta che vi è abbondante documentazione che indica che l'intelligence USA era a conoscenza di imminenti attacchi terroristici al World Trade Center ed al Pentagono.

Come Michael Ruppert, Tom Flocco ed altri hanno investigato sui collegamenti tra gli ambienti della finanza, del terrorismo e dell'intelligence, ed un preoccupante e pauroso quadro comincia ad emergere. E' lo scenario di un governo USA irrazionale, fuori controllo, profondamente coinvolto nel traffico di droga e nel riciclaggio di denaro sporco attraverso Wall Street ed altri luoghi, che ha pure conoscenza in anticipo di orribili atrocità perpetrate sul popolo americano ed il mondo, per creare e perpetuare un conflitto a lungo termine in Eurasia e ovunque la cd "guerra al terrorismo" dovesse essere necessaria.

In recenti articoli di From the Wilderness (FTW), il geologo Dale Allen Pfieffer ha documentato un drammatico decremento nella produzione di petrolio mondiale - un decremento che non può essere rinviato indefinitamente e per il quale attualmente non vi è alcun rimedio conosciuto. A fianco alla Grand Chessboard di Zbigniew Brzezinski ed alla realtà di una "bolla" economica estremamente precaria nell'economia USA creata da decenni di riciclaggio del denaro proveniente dai profitti del traffico della droga a Wall Street, dobbiamo fare i conti con la corruzione ed i crimini contro l'umanità oltre ogni limite perpetrati dall'elite dominante in America.

Per alcuni potrebbe essere più facile dire, in un modo nell'altro, "Non è mai accaduto" o "Non può essere accaduto". Forse i testimoni oculari come Cele Castillo, che ha osservato glia eroplani della CIA che in El Salvador venivano caricati con la cocaina diretta verso gli Stati Uniti durante gli anni dell'Iran-Contra, "non capivano". O forse persone coraggiose che denunciano, come Catherine Austin Fitts che venne licenziata dal Dipartimento dell'edilizia e sviluppo urbano quando ebbe troppo successo nel ripulire lo HUD dalla frode dell'Iran-Contra di Oliver North, doveva essere di cattivo umore quando insisteva su bilanci certificati e corretti che misero in luce le sporche operazioni sui fondi dello HUD. Ed allo stesso modo, non è un po' più appetibile concludere che l'11 settembre l'intelligence USA "è stata sorpresa con i pantaloni abbassati" invece che seguire chiarissime prove di precognizione?

Tutto ciò solleva un argomento con il quale la psiche degli americani non si è mai pienamente confrontata, e cioè che il nostro governo non è unicamente "speciale", "virtuoso" od estraneo ad ogni comportamento diabolico. Come storico e professore universitario, non godo nell'insegnare ai miei studenti fatti storici come il finanziamento del movimento eugenetico americano alla fine del diciannovesimo secolo da baroni del saccheggio come Andrew Carnegie, E.H. Harriman o Harvey Kellogg - l'ultimo particolarmente preoccupante quando mangio i miei corn flakes. (Nel caso non lo sapeste, la eugenetica è la filosofia del "miglioramento" della razza umana attraverso il controllo sociale della riproduzione umana). I trafficanti privilegiati del potere dell'America vittoriana amavano la teoria  eugenetica e diedero miliardi di dollari per sostenerla. Non sorprende che questi magnati ed i loro eredi negli anni '30, e perfino illegalmente durante la II Guerra Mondiale, fossero profondamente coinvolti in affari con il Third Reich di Hitler. Due importanti famiglie coinvolte in queste imprese erano so chiamano Harriman e Bush. Infatti, è ampiamente documentato in George Bush: The Unauthorized Biography di Webster Tarpley e Anton Chaitkin il fatto che "virtualmente tutto il commercio dei nazisti con gli Stati Uniti era sotto la supervisione degli interessi degli Harriman e di funzionari come Prescott Bush, padre del Presidente George H. W. Bush".

Allo stesso modo, durante gli anni '30, il Servizio di Salute Pubblica USA conduceva esperimenti sulla sifilide su maschi neri che firmavano per "assistenza medica gratuita" a Tuskegee, Alabama. Alcuni di loro avevano la malattia, ma non gli fu mai detto. Gli venne detto che avevano "sangue cattivo" e gli vennero negate le cure mediche cosicché gli effetti della malattia poterono essere studiati a loro insaputa. Centoventotto di loro morirono, 40 mogli vennero infettate e 19 bambini contrassero la malattia alla nascita. L'infame "Esperimento di Tuskegee" rimane un immorale scheletro nell'armadio della psiche americana.

Ugualmente deplorevoli erano le iniezioni di plutonio su cittadini americani fatte dal governo USA a loro insaputa  durante gli anni '40 e '50, sebbene stesse criticando severamente gli esperimenti medici di Josef Mengele sugli internati ad Auschwitz. Quasi simultaneamente, negli anni '50, il Programma MK Ultra della CIA dispensava liberamente LSD ed altre sostanze allucinogene a pazienti con malattie ordinarie e mentali senza che questi ne fossero a conoscenza, e casualmente utilizzava l'elettroshock e perfino la neurochirurgia sui suoi soggetti, apparentemente per capire le dinamiche del lavaggio del cervello. Numerosi individui morirono, sparirono o vennero lasciati segnati permanentemente, mentalmente ed emozionalmente.

Un'abbondanza di documentazione conferma ora le cospirazioni per assassinare il presidente ohn F. Kennedy, Robert Kennedy e Martin Luther King negli anni '60. Peter Dale Scott e Fletcher Prouty(v. i link ai loro siti a FTW) hanno portato allo scoperto molto  sull'assassinio di JFK, e documenti declassificati dell'FBI indicano che, data la sollevazione sociopolitica nel 1968 negli Stati Uniti, Robert Kennedy (che giurò che avrebbe scoperto la verità sull'assassinio del fratello) e Martin Luther King (che aveva iniziato a parlare ad alta voce contro la guerra in Vietnam) venivano percepiti come ostacoli al controllo sociale ed al principale obiettivo dell'FBI di distruggere le alleanze tra il movimento contro la guerra dei bianchi ed il movimento per i diritti civili in nome del mantenimento della sicurezza nazionale. Nel frattempo, dall'altra parte del mondo, il Programma Phoenix in Vietnam, ideato da William Colby della CIA, eseguiva una atroce operazione di "neutralizzazione", un eufemismo che sta per l'omicidio di tra i 20.000 ed i 40.000 militari e cittadini vietnamiti negli anni dal 1968 al 1971.

Anche se non provo piacere nel dare queste informazioni ai miei studenti, questi sono pezzi di verità della storia del nostro paese. Inequivocabilmente, la maggior parte della storia insegnata nelle scuole superiori in America e quella della scuola di Disneyland, che è impegnata nel "renderla carina", farla patriottica e, soprattutto, vendere libri di testo. James Loewen, autore di LIES MY TEACHER TOLD ME: Everything Your American History Textbook Got Wrong, nota che "a causa del fatto che i libri di testo usano un tono da semidei, alla maggior parte degli studenti non capita mai di metterli in discussione". Questo professore di storia è impegnato a metterli in discussione, particolarmente quando la maggior parte degli studiosi di storia americana minimizzano o negano gli eventi fastidiosi summenzionati come puramente indicativi dei tempi nei quali sono accaduti ed altamente improbabili di accadere nel 21° secolo.

Allo stesso modo, sono impegnata a dire tutta la verità sulla storia americana - il bene, il male, il brutto e tutto quello che vi è in mezzo. Spesso tale impegno comporta conseguenze eccezionalmente dolorose. Se vogliamo confrontarci con le tormentate verità della storia americana, che siano relative all'11/9 od al genocidio dei nativi americani compiuto dagli europei americani nel 17° secolo, od a qualsiasi delle atrocità perpetrate dal governo USA delle quali ho riferito, siamo obbligati a confrontarci con la nostra falsa credenza, profondamente indelebile, distintamente amerocentrica che America la bella sia anche l'"America pura come la neve", o l'"America oltre il basso comportamento delle nazioni 'minori'".

Tutto nella nostra cultura e la nostra educazione instillano in noi un senso di specialità riempito di arroganza ed automoralità in relazione al resto del mondo. Le "altre" nazioni sono corrotte, guardiamo con soddisfazione, indicando alcuni moralmente degradati dittatori latino-americani. Le "altre" nazioni uccidono e torturano i loro cittadini senza riguardo per il valore della vita umana - ma non in America.

Noi usiamo la frase, "teoria della cospirazione", quasi come sinonimo di "schizofrenia" per descrivere (e calunniare) teorie che sentiamo troppo insopportabili per crederci. Forse qualche altro governo in qualche terra lontana, guidato da tiranni con nomi dal suono strano trafficano in droga e riciclano i profitti attraverso le loro borse valori. In qualche altra nazione, non vi è la supremazia della legge, ed il governo permette che i suoi cittadini vengano massacrati in un istante per fabbricare e continuare una guerra per guadagni monetari e politici o per riaccumulare risorse naturali in rapida diminuzione.

Ci contorciamo alla nozione, ora estremamente ben documentata, che il Pentagono aveva decifrato i codici giapponesi nel 1941 ed era a conoscenza di un imminente attacco a Pearl Harbor che costò più vite umane dell'attacco al World Trade Center. Comprensibilmente, preferiremmo guardare la versione bomba hollywoodiana 2001 dell'evento, riempirla di soddisfazione romanzata e svuotata di accuratezza storica. Il governo degli Stati Uniti d'America che permette un attacco? Non accadrebbe mai. Non protrebbe accadere. Non è mai accaduto. Yaddah, yaddah, yaddah.

Da quando ho condiviso le mie opinioni sul 911 con amici e colleghi, sento sistematicamente, "Oh, è un'opinione talmente negativa". Sì, veramente. E chi vorrebbe crederci? La gente più ordinaria e conformista vuole credere il meglio degli altri e della razza umana.

Trovarsi direttamente di fronte alle prove che l'intelligence USA era a conoscenza ed ha persino approfittato finanziariamente degli attacchi è nel peggiore dei casi orribile, deprimente nel migliore. Cominciamo a sentirci come deve essersi sentito il popolo tedesco negli anni '30, e ricordiamo che gli psicologi ci dicono che negare è un legittimo meccanismo di difesa che è spesso necessario per fronteggiare realtà irresistibilmente dolorose.

Così, dunque, come fronteggiamo la verità con coraggio ed eleganza? Posso solamente parlare della mia personale esperienza e di quella dei sopravvissuti all'olocausto che ci dicono che la conoscenza, non importa se estremamente dolorosa, è potere, che il collegamento con altri e la razza umana dà più potenza e che la vicinanza a qualcuno più grande di noi dà più forza. Chi non preferirebbe sventolare la bandiera e cantare "God Bless America" che perdere il proprio senso collettivo di moralità? Specialmente da quando abbiamo avuto così tanto aiuto da George W. Bush che parla di "noi" come santi ed immacolati e di "loro" come malfattori. Perdere il nostro "speciale" status come nazione e come popolo è estremamente umiliante, ma in questa umiltà possono giacere i doni del cuore, dell'anima, del coraggio e dell'impegno che ci permette di prendere posizione per la verità e per diventare, come diceva Frederick Douglass, un "amante di un paese che rimprovera e non scusa i propri peccati".

Carolyn Baker, è un professore universitario di storia, scrittore ed ex psicoterapeuta che vive in Texas. Può essere contattata a drumbaker@prodigy.net.