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Perfino la noiosa e conservatrice rivista Jane's Intelligence Weekly nota che le vere domande che devono essere fatte non sono sull'insuccesso dell'intelligence ma sulle decisioni e l'agenda a livello politico

Evitare le questioni reali

dal Jane's Intelligence Digest

La controversia che infuria negli USA sul fatto che avvertimenti su potenziali attacchi terroristici di al Qaeda siano stati ignorati prima dell'11 settembre difficilmente è una sorpresa. Quel che è più serio - e deve ancora essere investigato propriamente - è perché due successive amministrazioni hanno preso una serie di decisioni definitivamente disastrose riguardo alla rete terrorista di Osama bin Laden e dei suoi sostenitori, il regime dei talebani.

Dal giorno dei dirottamenti le critiche tendono ad essere dirette ai servizi di intelligence USA ed al servizio Immigrazione e Naturalizzazione (INS) piuttosto che all'amministrazione del Presidente USA George W. Bush od a quella del suo predecessore, Bill Clinton. Comunque, dal momento che emergono altre prove sul tipo di informazioni che erano disponibili - e su coloro che avevano accesso a questo materiale ma non lo hanno sfruttato - i politici dovranno rispondere al alcune domande molto imbarazzanti.

Mentre potrebbe essere insinuato che vi sono stati insuccessi dell'intelligence, l'argomento più critico è perché vi è stata una tale determinazione da parte di entrambe le amministrazioni di evitare ogni seria azione contro la rete al Qaeda o i talebani. Come JID ha rivelato lo scorso anno, i servizi di intelligence russi sono stati estremamente attivi nell'utilizzare le loro vaste operazioni in ed attorno all'Afghanistan per costruire una mappa molto dettagliata del regime talebano, dei suoi stretti collegamenti con l'organizzazione al Qaeda e la misura nella quale entrambe venivano attivamente sostenuti dai militari pakistani e dall'Inter-Service Intelligence agency (ISI). La missione permanente russa alle Nazioni Unite ha fornito un rapporto su questo tema al Consiglio di Sicurezza dell'ONU il 9 marzo 2001 (v. JID 5 ottobre 2001).

Comunque, sta diventando chiaro che questo era solamente il tentativo di più alto profilo tra quelli russi di allertare gli USA ed altri membri del Consiglio di Sicurezza sull'estensione dell'interdipendenza tra i talebani, al Qaeda e l'ISI. Secondo fonti russe della JID, vi è stato un flusso regolare di informazioni tra Mosca e gli USA che risale agli ultimi anni dell'amministrazione Clinton.

Sembra evidente, comunque, che sebbene queste informazioni siano state ricevute dalla CIA e dagli altri servizi USA, vi è stata una chiara mancanza di entusiasmo nei circoli politici, al contrario che in quelli militari, per il lancio di attacchi preventivi contro i talebani o al Qaeda.

Comunque, date le dettagliate informazioni che venivano fornite dai russi - ed il fatto che bin Laden stava facendo minacce molto chiare di lanciare ulteriori attacchi contro obiettivi USA - sembra a dir poco bizzarro che non venne presa alcuna decisione politica ad alto livello per concentrare gli sforzi dell'intelligence USA su al Qaeda e la sua rete internazionale, particolarmente dopo l'attacco alla USS Cole nel porto di Aden nello Yemen nell'ottobre 2000.