Inchiesta
indipendente sugli attacchi dell'11/9 11 Settembre - Il governo USA sotto accusa |
Portugal News, 3 agosto 2002. Un giornalista investigativo con sede in Portogallo ha presentato a THE NEWS una versione degli attentati dell'11 settembre che fino ad oggi non ha attirato l'attenzione della stampa internazionale. Il rapporto, redatto in base ad una investigazione sistematica indipendente sugli attacchi dell'11 settembre, sull'attacco al World Trade Centre, avverte il pubblico americano che la versione ufficiale governativa dei fatti non regge ad un attento esame. Un gruppo di piloti militari e civili USA, sotto la guida del Colonnello Donn de Grand, dopo una discussione non stop di 72 ore, ha concluso che gli equipaggi dei quattro aerei passeggeri coinvolti nella tragedia dell'11 settembre non avevano alcun controllo dei loro aeroplani. In un dettagliato comunicato stampa l'investigazione afferma: "Il cd attacco terrorista è infatti stata un'operazione militare superbamente eseguita portata a termine contro gli USA, richiedente un'assoluta abilità militare in comando, comunicazione e controllo. E' stata precisa nei tempi, nella scelta dei particolari aeroplani da usare come missili guidati e nel portare con coordinazione quei missili sui bersagli prescelti." Il rapporto mette seriamente in dubbio che i sospetti dirottatori, che si suppone si siano addestrati su aerei leggeri Cessna, avessero potuto localizzare un bersaglio preciso a 200 miglia dal punto di decollo. Inoltre, dubita della loro abilità di spadroneggiare le complicazioni delle regole del volo strumentale (IFR) nei 45 minuti dal decollo al punto di impatto. Il Colonnello De Grand ha detto che sarebbe stato impossibile per dei novellini aver preso il controllo dei quattro aeroplani ed aver orchestrato una così terribile azione che richiede precisione militare del massimo livello. Un membro del gruppo di investigazione, ufficiale della US Air Forceche ha effettuato oltre 100 sortite durante la guerra del Vietnam, ha detta alla conferenza stampa: "Quegli aerei (gli aeroplani di linea), o avevano un esperto pilota da caccia nel sedile di sinistra, oppure erano telecomandati." Nel fornire prove all'investigazione il Capitano (a riposo) dell'US Air Force Kent Hill, amico di Chic Burlingame, il pilota dell'aereo che si è schiantato contro il Pentagono, ha dichiarato che in diverse occasioni gli USA hanno fatto volare un aereo senza pilota, di grandezza simile a quella di un Boeing 737, attraverso il Pacifico dalla base aerea di Edwards in California all'Australia meridionale. Secondo Hill esso ha volato su una rotta preprogrammata sotto il controllo di un pilota in una stazione esterna. Hill ha anche citato Bob Ayling, ex dirigente della British Airways, in un'intervista data all'Economist di Londra il 20 settembre 2001. Ayling ha ammesso che ora era possibile controllare un aereo in volo o da terra o dal cielo. Ciò è stato confermato da testimoni esperti durante l'indagine che hanno testimoniato che gli aeroplani di linea potrebbero essere controllati da impulsi elettromagnetici o da strumentazione di radio frequenza da piattaforme di comando e controllo basate in aria o al suolo. Tutti i componenti del gruppo d'inchiesta hanno convenuto che nemmeno con armi puntate alla testa avrebbero diretto un aereo contro un edificio. La loro reazione sarebbe stata di schiantare l'aeroplano in un fiume o in un campo, salvaguardando così le vite di quelli a terra. Una ulteriore dubbio sollevato durante l'inchiesta è stato sul fatto che nessuno dei piloti interessati abbia allertato il controllo a terra. Si è dichiarato che tutti i piloti sono addestrati a premere un codice di quattro cifre nel transponder del controllo di volo per avvertire di un dirottamento il personale di controllo a terra, ma ciò non è avvenuto. Durante la conferenza stampa il Capitano Hill ha ribadito che i quattro aerei di linea dovevano essere gestiti da un sistema aereo di allerta e controllo (AWACS). Tale sistema può impegnare simultaneamente diversi aerei eliminando i loro controlli di bordo. Ha detto che le prove puntano al fatto che i piloti e gli equipaggi non abbiano compiuto nessuna azione di contrasto per resistere ai supposti dirottatori. Non hanno tentato alcun cambiamento improvviso della rotta o procedure di picchiata, il che gli ha fatto pensare che non avessero alcun controllo dei loro aeroplani. THE NEWS, nel tentativo di corroborare ulteriormente la veridicità potenziale di queste rivelazioni, ha parlato con un pilota di linea di base nell'Algarve con oltre vent'anni di esperienza nel pilotaggio di aerei passeggeri, per chiederne il punto di vista. Il Capitano Colin McHattie, attualmente pilota della Cathay Pacific, si è dichiarato d'accordo con le conclusioni della commissione indipendente. Comunque, ha spiegato che, mentre è possibile pilotare un aereo da terra, l'installazione dell'attrezzatura necessaria è un'operazione che richiede molto tempo e che richiede un'ampia pianificazione. THE NEWS pubblicherà l'intervista completa con il Capitano McHattie nell'edizione della prossima settimana. Anche l'FBI è stato criticato, per le diverse prove contraddittorie pubblicate riguardo ai sospettati. Vengono poste domande su come sino state date informazioni non corrette sulle carte di identità dei sospetti, e sul numero del sedile che si suppone abbiano occupato una volta saliti a bordo degli aerei. Nessuno dei sospetti indicati dall'FBI è apparso in alcuna delle liste passeggeri ufficiali. Un ulteriore argomento è stato sul come abbia fatto l'FBI ad ottenere il passaporto di uno dei sospetti tra i resti fusi e contorti di migliaia di tonnellate d'acciaio e detriti causati dal crollo delle Torri Gemelle. Il Dr. Paul Roberts, ex Assistente Segretario al Tesoro, ed attualmente membro anziano del consiglio di ricerca alla Stanford University, ha dato il suo sostegno alle conclusioni dell'inchiesta indipendente. Egli sostiene pure che Osama Bin Laden non è responsabile dell'11 settembre. Egli ha sfidato il Presidente Bush a rendere pubblica la cd "prova irrefutabile" che incrimina Bin Laden. Il Colonello Donn de Grand ha detto che se il Presidente Bush sta mentendo questa non sarebbe la prima volta che il popolo americano viene ingannato dal suo governo. Egli ha citato gli archivi governativi ufficiali recentemente pubblicati che descrivono la doppiezza del President Roosevelt nell'inbrogliare gli americani sull'attacco giapponese contro Pearl Harbour, che provocò l'entrata degli USA nella II Guerra Mondiale. Egli ha pure evidenziato il ruolo del governo del paese nel fuorviare i suoi cittadini rispetto all'invasione della Baia dei Porci a Cuba, e sugli eventi che causarono la guerra ispano-americana alla fine del 19° secolo. "Nel riflettere su chi abbia commesso l'atto di guerra dell'11 settembre", ha detto, "se la Russia, la Cina, un paese islamico o della NATO, dobbiamo anche considerare che il nemico potrebbe ben essere all'interno." "Non sarebbe la prima volta che il pubblico americano viene ingannato, da coloro che hanno scopi particolari, perché sostenga una guerra, questa volta contro l'Iraq, che non è in alcun modo nell'interesse del popolo americano. Fino ad oggi i mezzi d'informazione ufficiali americani non hanno pubblicato o trasmesso alcun dettaglio riguardo all'inchiesta indipendente. La Casa Bianca, allo stesso modo, mentre ha ricevuto una copia del rapporto, non si è pronunciata sulle sue conclusioni. |