GuidaMacropolis
ArchivioPositivo aaaaaaArchivioNegativo aaazaaaNovità aaaaaaaa

 

Segnala questa pagina: * * * Save to i89 * * post<li>
Legami discutibiliseguendo il flusso del denaro di bin Laden si arriva a Midland, Texas

di Wayne Madsen / In these Times, 12 novembre 2001 

Il 24 settembre, il Presidente George W. Bush è apparso ad una conferenza stampa al Rose Garden della Casa Bianca per annunciare un'azione repressiva sulle reti finanziarie dei terroristi e di coloro che li sostengono. "Le banche USA che hanno attività di questi gruppi od individui devono congelare i loro conti," dichiarò Bush. "Ed è proibito ai cittadini o agli imprenditori USA di fare affari con loro."

Ma il presidente, che ora gode di un sorprendente 92% di indice di gradimento, non ha sempre praticato quello che ora predica: gli affari di Bush una volta erano legati ad elementi della finanza in Arabia Saudita che attualmente sostengono bin Laden.

Nel 1979, la prima impresa di Bush, la Arbusto Energy, ottenne il finanziamento di James Bath, uno strtto amico di famiglia di Houston. Uno dei molti investiori, Bath diede a Bush 50.000 dollari per una quota del 5% nell'Arbusto. A quel tempo Bath era l'unico rappresentante commerciale negli USA di Salem bin Laden, capo della ricca famiglia dell'Arabia Saudita e fratello (uno dei 17) di Osama bin Laden. Da lungo tempo si sospetta, ma non è mai stato provato, che il denaro per la Arbusto venga direttamente da Salem bin Laden. In una dichiarazione emessa poco tempo dopo gli attacchi  dell'11 settembre, la Casa Bianca negò veementemente la connessione, insistendo che Bath aveva investito il proprio denaro nell'Arbusto, non quello di Salem bin Laden.

In dichiarazioni contraddittorie Bush dapprima negò persino di conoscere Bath, poi riconobbe la sua quota nella Arbusto e che era a conoscenza che Bath rappresentava interessi sauditi. Infatti, Bath ha estesi legami sia con la famiglia bin Laden ed i principali protagonisti della scandalosa Bank of Commerce and Credit International (BCCI) che hanno continuato a finanziare Osama bin Laden. La BCCI negli anni '80 frodò i depositanti di 10 mld di dollari in quella che è stata chiamata dall'ex procuratore del Distretto di Manhattan Robert Morgenthau  "la più grande truffa bancaria nella storia mondiale della finanza". Durante gli anni '80 la BCCI agiva anche come principale condotto per il riciclaggio del denaro sporco destinato alle attività clandestine della CIA, che spaziavano dal sostegno finanziario ai mujahedin afgani al pagamento degli intermediari nell'affare Iran-Contra.

Quando nel 1988 Salem bin Laden morì, il potente banchiere saudita ed importante elemento della BCCI Khalid bin Mahfouz ereditò i suoi interessi a Houston. Bath condusse un affare per bin Mahfouz a Houston ed entrò in società con Mahfouz e Gaith Pharaon, la copertura della BCCI alla Main Bank di Houston.

L'affare Arbusto non è stata l'ultima volta che si è rivolto a fonti estremamente discutibili per i suoi investimenti petroliferi. Dopo molte reincarnazioni, la Arbusto apparve nel 1986 come Harken Energy Corporation. Quando l'anno dopo la Harken era nei guai, lo sceicco saudita Abdullah Taha Bakhsh acquistò una quota del 17,6% della società. Bakhsh è un socio d'affari di Pharaon in Arabia Saudita; il suo banchiere è proprio bin Mahfouz.

Sebbene Bush disse al Wall Street Journal di "non avere alcuna idea" che la BCCI fosse coinvolta negli affari finanziari della Harken, la rete di connessioni tra Bush e la BCCI è così estesa che il Journal concluse nel 1991 la sua indagine nell'affare dichiarando: "Il numero di gente connessa con la BCCI che aveva rapporti con la Harken - tutto da quando arrivò George W. Bush - solleva la questione se mascherassero lo sforzo di ingraziarsi il figlio del presidente." O persino il presidente: Bath infine venne sottoposto a investigazione dall'FBI nel 1992 per le sue relazioni d'affari saudite, accusato di muovere il denaro saudita attraverso Houston per influenzare la politica estera delle amministrazioni Reagan e Bush I.

Ancora peggio, si ritiene che bin Mahfouz finanzi la rete terroristica di bin Laden - facendo di Bush un cittadino USA che ha fatto affari con coloro che finanziano e sostengono i terrorissti, Secondo USA Today, bin Mahfouz ed altri, il sauditi tentarono di trasferire 3 milioni di dollari alle varie operazioni di facciata di bin Laden in Arabia Saudita nel 1999. ABC News lo stesso anno riportava che funzionari sauditi fermarono bin Mahfouz dal consegnare il denaro direttamente a bin Laden. (La sorella di bin Mahfouz è anche una delle mogli di Osama bin Laden, un fatto rivelato in una testimonianza al Senato nel 1998 dall'ex Direttore della CIA James Woolsey).

Quando il Presidente Bush annunciava di essere all'attacco sulla pista del denaro usato negli anni per finanziare il terrorismo, doveva accorgersi che alla fine il sentiero non portava solamente in Arabia Saudita, ma ad alcuni degli stessi finanzieri che originariamente lo aiutarono a lanciarsi nell'affare del petrolio e più tardi alla Casa Bianca. I legami tra bin Laden e la Casa Bianca potrebbero essere molto più stretti di quanto egli voglia riconoscere.


Wayne Madsen, un giornalista investigativo di Washington, è l'autore di "Genocidio e operazioni coperte in Africa 1993-1999".