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Divagazioni sul futuro: ci sta dietro o ci sta davanti? di Andrea Sgarro

.....per gli antichi greci il passato sta davanti ai nostri occhi, essendo tutto
ciò che noi possiamo vedere, mentre il futuro ci sta dietro, in corrispondenza alla parte cieca e indifesa del
nostro corpo. Per i greci come per gli aymara: passato = davanti, futuro = dietro. Tutto a rovescio rispetto alla
nostra visione del mondo: è il futuro, verso cui siamo protesi, a starci davanti, mentre il passato non c’è più, è la
parte di strada già percorsa: futuro = davanti, passato = dietro.


....il passato in italiano ha strutture più ricche di quelle del futuro: all’indicativo abbiamo dissi, dicevo, ho detto, avevo detto, ebbi detto contro dirò, avrò
detto. C’è però un punto che mi sembra ancora più significativo: il futuro può venir “schiacciato” sul presente, il passato no: Domani parto = domani partirò, mentre ieri parto non funziona, e si deve usare una forma passata, come ieri sono partito; si arriva a dire fra vent’anni vado in pensione, con il presente. Ma allora il futuro serve davvero, o è una struttura ridondante?

TEMPOSPAZIO

E’ l’inglese a essere particolarmente chiaro: before vuol dire prima nel tempo e davanti (ai nostri occhi), after vuol dire sia dopo (let’s agree we meet after the concert, ossia nel futuro) sia dietro (he ran after me, but I couldn’t see him because I was looking straight ahead). Pensate alla coppia francese avant, prima, o en avant, devant, davanti, o alla frase italiana lievemente scorretta l’orto sta dopo la casa, mentre il giardino sta prima della casa, che chiunque di noi corregge automaticamente in l’orto sta dietro la casa, mentre il giardino le sta davanti. Si potrebbe continuare, ma mi accontenterò di listare opposizioni del tipo before, avant nel tempo e before, devant, en avant nello spazio, riferendomi ad alcune delle lingue del mio bestiario:
tedesco: vor, bevor
sloveno: pred, pred
rumeno: înainte, înainte
serbo: prije, pred
ebraico: la radice triconsonantica qdm serve in entrambi i casi, qodem, prima, qidmì, anteriore
turco: il tema ön serve in entrambi i casi, önce, prima, önde, davanti
persiano: pish, pish