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IL RAGGIRO DELLA “SALUTE PUBBLICA” SUL FUMO: UN TRATTATO DI DISSENSO - Un manifesto per tempi che cambiano

INTRODUZIONE
Il recente, e ultimo in ordine di tempo, attacco a privati cittadini e all’industria del tabacco da parte di rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
è un’altra dimostrazione della fragilità dei loro argomenti.
Un esame dettagliato di “Junking Science to Promote Tobacco” (Rottamare la scienza per promuovere il tabacco) di Derek Yach e Stella Aguinaga Bialous [1]
(Derek Yach lavora per l’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra, in Svizzera; Stella Aguinaga Bialous è una consulente di sanità pubblica a San Francisco, California) dimostra che i parametri di valutazione scientifica, morale e politica adottati dalla “salute pubblica” sono tanto distorti quanto quelli che l'industria del tabacco è accusata di usare.
La principale accusa dell’OMS e della comunità della sanità pubblica internazionale all’industria del tabacco è che essa avrebbe distorto la scienza per sminuire l'impatto del fumo attivo e passivo sulla salute umana. Inoltre,
l'industria del tabacco è accusata di assumere importanti scienziati per mettere in dubbio la validità delle asserzioni della "salute pubblica" (con la non troppo vaga
implicazione che ciò significhi corruzione scientifica).
Non neghiamo che alcuni esperti siano stati assunti da quell'industria per produrre argomentazioni con le tecniche della "salute pubblica", né che a tali scienziati siano stati pagati onorari per le loro consulenze; tale è, infatti, il modo in cui i professionisti normalmente guadagnano da vivere.
Questa comune pratica, usata dall'industria privata per contendere ed argomentare sui punti di dissenso, non dovrebbe essere oggetto delle preoccupazioni dei governi o dei cittadini che essi rappresentano. Invece, ciò che dovrebbe preoccupare è che la pubblica sanità – un’istituzione che, per definizione, dovrebbe essere imparziale ed occuparsi solamente di politiche basate su solide basi scientifiche - usi le identiche pratiche dell'industria del tabacco, mentre intasca lauti finanziamenti pubblici.
La profonda commistione della "salute pubblica" internazionale di oggi con gli interessi delle multinazionali farmaceutiche è ben documentato. [2] [3] [4]
[5] È curioso che il signor Yach nel suo trattato affermi: "Il dibattito sul conflitto di interessi tra l'accademia e i gruppi commerciali privati sta guadagnando visibilità. In un recente articolo pubblicato dal giornale dell'Associazione Medica Americana, il decano della scuola medica di Harvard ha affermato che sono
necessarie più protezioni contro i conflitti di interessi".

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