Nascita del Profeta
Nostradamus e Momento Storico
Michel Nostradamus viene
alla luce a Saint-Rémy , a mezzogiorno del giovedì 14 Dicembre del
1503, figlio del notaio Jacques o Jaume De Nostredame e della convertita
Renée de Saint-Rèmy. Questa é una piccola cittadina della Provenza
(Francia meridionale), che si trova a 15 km dalla città gallo-romana
di Arles, caratterizzata dall'arco di trionfo di Mario e dal mausoleo
di Saint Paul.
E' costruita presso le rovine di GLANUM, famoso luogo di culto per
i galli, e negli scavi del 1921 sono state trovate vestigia ellenistiche,
greche e romane.
La città si troverebbe al centro di un famoso "triangolo provenzale
sacro", che avrebbe come vertici Arles, Avignone e SALON , dove il
Profeta prenderà residenza nel 1542 e morirà nel 1566, carico di fama
e gloria.
Sono trascorsi ben 11 anni dalla scoperta di Colombo delle "Indie
Occidentali", ed a Roma muore improvvisamente Papa ALESSANDRO VI (Rodrigo
Borgia) , forse deceduto per aver ingerito per sbaglio un veleno destinato
ad un cardinale.
Gli succede Pio III, che muore dopo 25 giorni e viene sostituito dal
grande Pontefice guerriero Papa GIULIO II (Giuliano Della Rovere,
di Albisola, Savona) vero e proprio comandante militare, che intraprese
molte vittoriose campagne militari contro i francesi e le città ribelli
allo Stato Pontificio, e lui stesso che ordina allo scultore Michelangelo
Buonarroti gli affreschi Cappella Sistina.
In Francia regna LUIGI XII che firma con la Spagna di re FERDINANDO
II il trattato di spartizione del Regno di Napoli, che però alla fine
si contende- ranno con le armi, nella battaglia di Seminara e nella
disfida di Barletta.
Siamo in pieno Rinascimento, sono attivi Leonardo da Vinci, Raffaello
Sanzio da Urbino e Michelangelo Buonarroti. Nicolò Machiavelli scrive
"Il Principe" Cristoforo COLOMBO intraprende il suo quarto viaggio.
Intanto, Amerigo Vespucci, dopo aver scoperto la Baia di Rio de Janeiro
scrive "Mundus Novus" (1503), dove ipotizza che le terre recentemente
scoperte da Colombo siano in realtà un nuovo continente.
Martin LUTERO studia all' Università di Erfurt, ed ancora non ha elaborato
le sue tesi.
L'Origine Ebraica di Michel Nostradamus
Il nonno di Michel de Nostredame si chiama Guy GASSONET, era un mercante
di Avignone ed era figlio del commerciante in cereali Arnoton De Velorgne.
Il 14 Giugno del 1463 viene annullato il matrimonio di Guy Gassonet
e di Benastruga, figlia di Ricavus, perchè essa non vuole convertirsi
al cristianesimo.
Guy Gassonet si converte e prende il cognome dalla parrocchia di "Notre-Dame",
(Nostra Signora). Si sposa con la cattolica Blanche De Sainte-Marie
dallaquale ha 5 figli: JAUME o JACQUES (Padre di Michel De Nostredame);
Margueriteche si sposerà in Avignone e durante gli studi terrà presso
di sè Michel.
Nel 1481 la Provenza passa sotto la Corona Francese, vengono riapplicate
le antiche leggi contro gli Ebrei, che se non acettano di convertirsi
al cristianesimo e di pagare salatissime imposte, vengono sottoposti
a confisca dei benied espulsi dal regno (Editto del 1501 di Luigi
XII)
Jacques si stabilisce come notaio a Saint-Rémy, e dovrà pagare "l'imposta
sulle origini", come risulta da documento registrato in data 21/12/1512.
Poi si sposerà con una donna di origine ebrea, Renée de Saint-Remy,
(Figlia di Reymier de Saint-Rémy e di Beatrice Tourriel) dalla quale
ha tre figli: MICHEL, Jean e Bertrand. Jean (1507-1577) diventa procuratore
al parlamentodi Lione, scrive: Vies des plus Célèbres et Anciens
Poètes Provencaux ,Bertrand diviene notaio in Avignone e sposa
Thonine de Roux.
Infanzia, educazione e studi di Michel Nostradamus
Michel nasce nella rue Hoche, poi
diventata Rue des Barri, in un edificio modesto, e dopo dopo 5 giorni
viene registrato il suo battesimo.
Il bisnonno Jean de Saint-Rémy, medico reale, da in dote alla nipote
Renée, madre di Michel, la casa e le terre, vigne ed una fabbrica
di mattoni ad Orgon.
Molti biografi sostengono che il bisnonno Jean inizia Michel sin dalla
più tenera età, alla scienza degli astri, alle concezioni matematiche
ed esoteriche più recondite, ed alle tradizioni qabbalistiche della
SCUOLA PROVENZALE, diffuse da MOISE DE JEAN nel 1309
L'Astrologia era materia di insegnamento universitario, e diviene
scienza di complememto alla Medicina grazie a CARLO V Re di Francia
(1338-1830) che regnando in vece di suo padre Giovanni II, prigioniero
degli Inglesi nel 1356-1360, istituisce a Parigi un'Università che
abbina la Medicina all'Astrologia, col motto: un medico senza astrologia
é come un occhio che non vede .
Michel studia in AVIGNONE , dove è ospitato da zia Margherita; rivela
una mente
brillante, che ritiene facilmente gli studi e le lingue, a 16 anni
si destreggia in latino, greco, ebraico, ha dimestichezza con l'astrologia
e la matematica, comincia a conoscere le scienze esoteriche ebraiche,
possiede limitate conoscenze di medicina ed è in grado di preparare
semplici pozioni medicinali.
Ad Avignone nel 1520 si diploma "Maitre des Arts", equivalente alla
nostra maturità, ed acquisisce il diritto di insegnare belle lettere
e filosofia nelle scuole.
Nel 1526, per via di tumulti e disordini di piazza, che costringono
i professori a sospendere i corsi, lascia brevemente l'Università
di MONTPELLIER , per ritornarvi tre anni dopo. Nel 1528 si trova a
BORDEAUX, dove collabora in modo abbastanza efficace a combattere
l'espansione della terribile EPIDEMIA DI PESTE portata dall'Italia
dalle truppe di Luigi XII
Segue i consigli impartitegli dal bisnonno, chiede che i cadaveri
vengano sotterrati profondamente, con strati di calce viva (la calce
ha un'azione sterilizzante). Consiglia l'incenerimento dei rifiuti
(nutrimento per i topi e le loro infestanti pulci). Inoltre chiede
la più scrupolosa igiene delle mani, cambi frequenti di abiti a tutti,
maschere filtranti, ecc. Proverbiale é la sua pozione di AGLIO ed
ALOE che consiglia sia come frizioni che per ingestione (Attualmente
è stata dimostrata l'efficace azione antibatterica dell'aglio e l'attività
immunostimolatrice dell'aloe). Si convince a studiare Medicina.
Si iscrive nel 1529 alla celebre Università di Montpellier, dove studia
accanto a personaggi famosi come François REBELAIS e Balthasar Noyer.
Sicuramente, come quasi tutti i suoi colleghi, pratica dissezioni
clandestine di cadaveri, in contrasto con la legge (eccetto i condannati
a morte) e la Chiesa d'allora.
Nel 1532 si LAUREA e dunque può indossare la TOGA ROSSA, eserce il
praticantato come assistente di un Medico più anziano. Dopo quattro
giorni di esami ottiene il diploma.
Ha trent'anni, e seguendo la moda in voga tra gli eruditi del tempo,
latinizza il suo nome e da semplice Nostredame si trasforma nel personaggio
faustiano... NOSTRADAMUS !
Per il dottorato in Medicina sostiene un esame su sei malati, ottiene
nella chiesa di Saint-Firmin l'annello d'oro, il berretto quadrato
ed il libro d'Ippòcrate. D'ora in poi si fregerà dello stemma di famiglia,
a 4 cantoni, contenente in due una testa di aquila nera, e negli altri
due una ruota ad otto raggi, ricordo della sua origine, "dell'erranza"
degli ebrei nel mondo. Il tutto sottolineato da una banda recante
il motto SOLI DEO .
Nell'opera di Cèsar Nostradamus (figlio
Michel) Histoire et chroniques de Provence si racconta il
bisavolo Pierre quale medico reale (falso: era commerciante in grani
!) e lo si fa discendere dalla tribù israelitica di Issachar con il
nome Abraham Salomon.
E assodata la amicizia col comediografo Françoise RABELAIS , di cui
Nostradamus fù certamente un grande estimatore ed amico. Meno sicura
la vita di baldorie e frequentazioni equivoche que raccontano molti
libri, e meno ancora il matrimonio con ben due prostitute, in successione
! Non credo che una mente del genere si sarebbe raffinata così tanto,
tra bevute, baldorie e dissolutezze ! (Probabili eccezioni ammesse
in feste).
Infatti Rabelais fù da prima frate francescano, poi benedittino, poi
s'immatricolò in Medicina a Montpellier nel 1530, dove ottenne il
dottorato nel 1537. Intanto scrisse i capolavori Pantagruel (1532),
Gargantua (1534), e Pantagruelique Pronostication vaticinio burlesco
per il 1533, dove prende in giro astrologi e veggenti, non si sà fino
a che punto sia stato ispirato dall'amicizia con Nostradamus stesso
!
Amicizia con C. Scaligero. Muoiono di peste
la prima moglie e figli.
Dopo la laurea, Nostradamus non ha vita
facile. Non ha un parente medico che li faccia fare un praticantato
decente e magari gli ceda parte della clientela, e deve celare le sue
origini ebraiche per ottenere modeste mansioni come aiutante presso
piccoli studi medici o farmacie. Nel 1533 è ad Avignone, poi si trasferisce
a Bordeaux e Tolosa, dove deve attenersi a vendere belletti e marmellate,
che invero li fruttano discrete somme.
Poi si recherà ad Agen per invito di Cesare SCALIGERO, uomo famoso,
presuntuoso, che possedeva conoscenze in moltissimi campi (a dire il
vero superficiali) e che presumeva di parlare correttamente il greco,
italiano (certo, vi era nato) latino, tedesco, ecc.
Individuo estremamente energico, ha 15 figli con la moglie Audiette
de Roques-Lobejac. Era un ateo all'ennesima potenza, ipercritico verso
Erasmo da Rotterdam e G. Cardano.
Scaligero è espansivo, vuole controllare tutto, e prende Nostradamus
sotto sua tutela, arriva a trovargli moglie, Nostradamus si sposa per
la prima volta a Tolosa (1533), con Madeleyne (?) e dal loro matrimonio
nascono due figli, purtroppo moriranno tragicamente.
Scaligero presto constata la profonda conoscenza che possiede Nostradamus
su argomenti esoterici, si sviluppa in lui un invidia crescente. In
più Nostradamus comincia a lavorare presso la bottega di un protestante,
Victor SARRAZIN, che messo sotto torchio dall'Inquisizione, lo denuncia
come negromante, di origine ebraica, in possesso di libri proibiti.
Si dice che fosse stato lo stesso Scaliger, a chiamare gli inquisitori.
Dunque Nostradamus lascia la moglie ad Agen, per intraprendere la vita
stentata del medico di campagna.
Tornerà ad Agen, soltanto per assistere impotente alla crudele morte
di moglie e figli, falcidiati dalla peste bubbonica del 1535. (Essendo
più che altro un igienista, potè poco).
Viaggi di Nostradamus: in Germania, Italia,
Egitto ? Persia ?
Affranto per la perdita della famiglia
e per il tradimento del miglior amico, perseguitato dall'Inquisizione,
rovinato nella carriera, viaggia per 12 anni per tutto il mondo.
Dapprima afflitto da continui sospetti e paranoie su di chiunque,
sviluppa un carattere pessimista. Poi evolve, e si tramuta in una
illimitata sete di conoscenza sui MISTERI.
Una storia, forse leggendaria, racconta che durante un suo viaggio
in Italia, presso Ancona (città ghetto degli ebrei italiani, e porto
per l'oriente) si sia imbattuto in un gruppo di umili frati francescani,
tra questi c'era il giovane Felice Peretti.
Nostradamus di scatto si inginocchiò davanti a lui, che tra i frati
era forse quello di più povero aspetto. Stupefatti, i frati rimasero
atoniti. E chiesero, perchè tanto fervore davanti ad un semplice confratello
che era entrato nell'Ordine appena ieri ? M.N. rispose che era normale
che un Cristiano si prostrasse davanti a Sua Santità !
Dopo lunghissima carriera, il porcaro Felice, sarebbe arrivato ad
essere Vicario Generale dei Francescani, Vescovo di Sant'Agata dei
Goti, Cardinale nel 1570, e finalmente sarebbe stato eletto nientemeno
che al soglio pontificio, con nome Papa SISTO V (Pontefice dal 1585
al 1590, ben 19 anni dopo la morte di M.N.).
Si perdono le sue notizie, forse dall'Italia s'imbarca per l'oriente,
in Egitto e nella Persia, dove entra in contatto con le magie dell'Antico
Egitto ed il Sufismo. Esiste un libro, "Suphi dell'Iran", scritto
dall'emiro NOSRATEDDINE GHAFFARY, dove si sostiene che Nostradamus
visse anche ad ISPAHAN, capitale dei Sofavides (in Persia).
Si dice che lì sia stato iniziato ai segreti d'AVICENNA alle loro
tecniche spirituali, alla metafisica di KHAYYAM e di ERMETE TRISMEGISTO
, si dice che lì abbia conosciuto i segreti delle DROGHE che potenziarono
le sue innate capacità profetiche.
Più sicuri, sono i viaggi nei territori al di là del Reno, nell' odierna
Germania, e l'incontro con il maestro AGRIPPA di Nettesheim (1486-1533),
medico, filosofo, astrologo tedesco condannato come eretico per le
sue opere De Occulta Philosophia (1510) e De incertitudine
et Vanitate Scientiarum (1527). Agrippa, il grande mago di Praga
costituisce nel 1506 la "Comunità dei Maghi" con aderenti in tutt'
Europa.
Un'altro tedesco che forse é stato conosciuto da Nostradamus é il
mitico Iohannes FAUST , (Quello delle opere di Goethe e di Marlowe),
nato a Knittlingen, nel Wurttemberg nel 1480, morto nel 1540 a Staufen,
vicino a Baden. Studi di teologia ed astronomia ad Ingolstadt. Ereditiere
di grossa fortuna, si dice che possedesse poteri taumaturgici, tra
questi l'arte alchemica del ringiovanimento.
Nel primo atto del FAUST, opera di Johann Wolfgang von GOETHE , l'autore
ci presenta il mitizzato personaggio mentre legge le Profezie di Nostradamus:
"Su fuggi !
Fuori nel vasto mondo ! E questo libro pieno di misteri scritto di
proprio pugno da Nostradamus non ti é guida sufficente ? Conoscerai
così il corso delle stelle... e la capacità d'intendere come uno spirito
parli con un altro spirito. Fu dunque un Dio colui che scrisse queste
cose ?". (Nostradamus si autodefinisce soltanto come un malvagio peccatore).
E incerta la paternità della "Profezia del monaco Philippe Diendonné
Olivarius", del 1542, che predice sicuramente Napoleone BONAPARTE
, l'esatto nùmero dei soldati e cannoni.
L'autore si proclama dottore in medicina, chirurgo ed astrologo, forse
scritta da Nostradamus durante un ritiro meditativo in un luogo di
pace e serenità (dopo tante terribili disgrazie !)come il Monastero
di ORVAL " nel Lussemburgo.
Secondo l'abate Tornè-Chavigny (primo grande interprete delle profezie
di Nostradamus), il monaco Olivarius non sarebbe nient'altri che M.
N., ed il riferimento agli ulivi, lo ricollegherebbe sia alla natia
Provenza che ad'Israele, luogo d'origine della sua stirpe.
Le Prime Opere di Nostradamus. Medico
ed Astrofilo. Nel 1545 scrive Interpretation des Hiéroglyphes de
Horapollo 86 fogli a mano, autentici, che dopo essere stati nella
libreria di COLBERT, ministro di Luigi XIV, sono stati acquistati
dalla REALE BIBLIOTECA e si trovavano nella vecchia Biblioteca Naz.
di Parigi (collocazione: MSF 2594), e l'unico manoscritto di Nostradamus,
interamente autografo, di cui si disponga attualmete. Questo testo
è stato pubblicato a Barcellona da Pierre ROLLER (1968), contenente
11 quartine inedite ed una "consultazione" sul tesoro di Costantino
commentata dal PEIRESC , famoso botanico e amico fraterno del figlio
di Nostradamus, César.
Nel maggio 1546 una delegazione proveniente da Aix en Provence supplica
la sua presenza in città, dove era scoppiata una epidemia di PESTE
, (Malattia infettiva causata dal bacillo Yersinia pestis che
ha come serbatoio più di 200 specie di roditori e come insetto vettore
le loro pulci). In poche ore si ammalavano migliaia di persone, perché
oltre alle pulci, diventavano contagiose anche le goccioline di tosse
dei malati polmonari, che rimanevano in sospensione aerea negli ambienti
chiusi.
I pazienti in un periodo di 2-12 giorni passavano dalla piena salute
ad una terribile malattia che si presentava con febbre a 40°, brividi
ripetuti, cefalea, delirio, vomito, disidratazione. In corrispondenza
del luogo di puntura della pulce (o ferita di entrata), si nota una
vescicola che rapidamente si trasforma in pustola, dopo due giorni
si gonfiano i linfonodi che si uniscono a formare un grosso bubbone,
bluastro, di solito al inguine.
Il bubbone Charbon raggiunge le dimensioni di un uovo, doloroso
con febbre irregolare. Se la persona ha una buona immunità il bubbone
si apre e lascia una cicatrice.
Se l'andamento é sfavorevole si ha setticemia secondaria, con localizzazioni
polmonari o meningee, grave stato tossico, emorragie, diarrea, insufficenza
renale, shock. La morte avveniva di solito nella 6°-7° giornata. Ma,
durante le epidemie si verificavano sia forme fulminanti con morte
in tre giorni, sia quelle lievi come un influenza.
Attualmente si dispone di vaccino, che copre per 6 mesi. Come terapie
per gli infettati sono disponibili sulfamidici, streptomicina e cloramfenicolo
(riducono mortalità al 5%).
Gran rilevanza viene data attualmente alla lotta ai ratti ed al isolamento
dei sospetti e malati, cosa che M.N. sapeva e faceva benissimo, precedendo
di secoli le attuali nozioni.
Ma, molti medici a quel epoca, pensavano che fosse semplicemente un
castigo di Dio !
La città di Aix era piena di cadaveri, abbandonati per strada, grondanti
pus, con pulci, che venivano mordicchiati dai ratti. Nell'isteria
generale malati e sani si suicidavano gettandosi dalle finestre o
annegandosi nei pozzi (inquinandoli). Molte donne si cucivano su se
stesse il sudario, per evitare, da morte, di essere abbandonate nude
per strada.
Nostradamus ordina di sgomberare le strade, di bruciare la spazzatura,
di sotterrare i morti profondamente tra strati di calce viva. Fa disinfettare
le case con aceto, vino bollito, acqua bollente, fa bruciare legni
aromatici, pulire le fogne. Fà sterminare i ratti con bocconi avvelenati.
Consiglia la masticazione di spicchi d'Aglio, (di cui oggi son note
le proprietà antibatteriche), l'uso di guanti e maschere filtranti
in cuoio.
Nostradamus, sa evidentemente, di essere uno di quei pochi fortunati,
fortemente immuni alla malattia, per averla contratta in forma molto
più lieve, a Tolosa. Con sangue freddo sprezza la morte, cammina nelle
strade e porta il suo amorevole aiuto dappertutto, anche nelle case,
mentre fuori passa la carretta degli Alarbes che raccolgono
i cadaveri.
Con l'aiuto del farmacista di Aix, Joseph TURRELL, fa preparare dei
rimedi, a base di cipresso, aloe, ambra, muschio, garofano, essenza
di iris e di rose . (Oggi si sa che molte delle sostanze menzionate
sono lievi immunostimolatori).
Dopo 9 mesi di terrore, la peste é vinta, e Nostradamus riceve un
lauto vitalizio.
Ma viene subito richiesto a Lione, per una nuova epidemia di pertosse,
che debellarà con altrettanto successo. Nel 1547 si reca a Salon per
un altra epidemia, ma per fortuna è un falso allrme. In questa città
di 4000 anime, risiede suo fratello Bertrand, lì fissera la sua dimora
per i prossimi anni, ove si sposerà con Anne Ponsarde e vivrà fino
alla fine dei suoi giorni.
SALON en Provence si trova a 40 Km da Marsiglia, poco distante da
Saint-Rémy, ed è caratterizzata da vasti campi di oliveti, si produce
dell'ottimo olio e frutta candita.
Oggi Nostradamus è celebrato in vie, boulevard, bar. Nella sua casa
é allestito un museo.
Ormai ha 45 anni, lì conosce Anne Ponsarde, la ricca vedova di Jean
Beaulme, che sposerà dopo due settimane di fidanzamento, viste le
allettanti doti e la dote (400 Fiorini) !
Il matrimonio è celebrato il 26 di NOvembre del 1547, con cerimonia
e ricevimento calorosi data la presenza di moltissime autorità e di
semplici cittadini, lieti di rendere omaggio ad un personaggio universalmente
riconosciuto come benefattore dell'umanità.
Da allora risiederà nella casa di Anne, 4 piani nel quartiere Ferrey-Roux.
All'ultimo piano, collocherà un laboratorio-osservatorio, sede delle
sue osservazioni astronomiche che trascendono in stati di trance ed
in profiqui viaggi spiritual-temporali.
Da queste esperienze Nostradamus ricaverà il materiale che gli servirà
a compilare le sue immortali quartine, che darà alle stampe nelle
famose Des Siecles (Centurie).
(Anche se sembra che avesse ereditato un bel pò di quartine già belle
e pronte dal bisnonno, e questi a sua volta le avesse ricevute da
gruppi segreti, forse dai Templari ?).
Nostradamus è descritto dal suo discepolo Jean-Ayme de CHAVIGNY, come
di corportura vigorosa, leggermente più basso della media, fronte
spaziosa e viso ben colorito. Dai suoi occhi grigio-chiari, una espressione
benevola rasserena i suoi interlocutori, che però vengono turbati
dalla barba, tipica più dei cabalisti che dei pensatori medievali.
Negli anni si é venuto a formare in lui un carattere taciturno, estremamemte
analìtico che li consente di elaborare giudizi rapidi ed acuti, che
esprime con sottile ironìa.
Sempre ponderato, molto cortese, e pronto a passare alla glacialità
più totale, quando comprende di trovarsi di fronte ad individui che
semplicemente gli possono soltanto far perdere tempo, sia per loro
innata malizia che per insufficenza intellettiva.
Di ottima salute, sarà disturbato soltanto in età avanzata da reumatismi
e gotta.
Vive in modo discreto, senza allontanarsi ma senza immischiarsi troppo
in quella piccola comunità medievale, fatta di poche persone che si
conoscono per nome. E che commerciano e operano tra case umili ma
dignitose, viuzze, cortili, il tutto dominato dalla figura austera,
non troppo stagliata nel cielo, del castello d'Emperi (XIII sec.)
Oggi a Salon, potremmo osservare l'orologio
(XIV sec.) del campanile della Chiesa di San Michele (sfondo di questa
pàgina) dove Nostradamus ogni giorno si recava per ascoltare la Santa
Messa, (conduce un vita esemplare, per poter allontanare ogni sospetto
d'eresia agli occhi dell'Inquisizione). Possiamo ammirare anche l'antica
porta Borg-Neuf, ed il Collegio e la Chiesa Collegiale di Saint-Laurent
(dei francescani).
Elabora oroscopi (ben retribuiti) per i notabili della città, collabora
anche all' arredo della città. Si rivolgono a lui per il testo celebrativo
in una fontana (1553).
Lui scrive per loro il seguente ridanciano testo: "Se le risorse dell'umana
ingegnosità, avessero permesso di fornire costantemente del vino ai
concittadini, per le poco gradevoli acque della fontana che qui vedete
non si sarebbe dovuto fare spese da parte del Senato e del Popolo
di Salon; il nobile Palamède Marco e Antonio Paul essendo consoli.
M. Nostradamus agli dèi immortali a nome degli abitanti di Salon".
Ormai non esercita più la medicina, essendo gli studi esoterici l'unico
suo interesse. Nel 1550 pubblica i primi ALMANACCHI con previsioni
annuali, hanno un enorme successo. (Ci sono esemplari del 1557 e del
1563 alla Biblioteca Arbaud d'Aix en Provence).
Nel aprile del 1552, (dedica al fratello Jean) pubblica il Traitè
des Fardements con ricette per gustosissime marmellate, belletti
ed altre amenità, questo ci rivela che il nostro, a Salon ha finalmente
raggiunto una certa serenità, ed ora ci rivela il suo lato sibaritico
e giocondo, che purtroppo le circostanze avevano represso.
Il 1° marzo del 1555 conclude la lunga lettera ad Cesarem Nostradamus
Filium (Che gli autori De Fontbrune padre e figlio hanno decifrato
e collegato in modo convincente ad eventi come la Rivoluzione Francese
[1792 è una data evidenziata nella lettera], alla prima e seconda
guerre mondiali, ed all'incombente TERZA GUERRA, che ci porterà all'Apocalisse
di Giovanni ed al ritorno glorioso di Nostro Signore Gesù).
La "Lettera a Cesare" accompagnerà nella stessa pubblicazione, le
prime 3 Centuries in versi ordinati in quartine, più 53 q.
della IV Centuria. La prima stampa avviene a LIONE, col titolo Les
Vrayes centuries et Propheties de Maistre Michel Nostradamus
per i tipi dell'editore Macè BONHOMME , in data 3 maggio 1555, sono
il risultato di anni di lavoro redazionale, come si è potuto constatare
leggendo gli abbozzi di sestine e quartine rimaste incompiute e non
pubblicate durante la vita di Nostradamus.
Negli anni successivi proseguirà la sua opera, pubblicando nei vari
anni successivi: i PRESAGI annuali (non riferiti al destino di Francia),
le quartine delle altre 7 centurie, e lasciando postume le Sixains
SESTINE , che contengono la CRONOLOGIA LITURGICA (dal Concilio
di NICEA: + 325) con (tra le varie cose) chiare allusioni alla Crisi
di Wall Street del 1929 ed alla durata del regime nazista in Germania.
Recentemente (1982) è stato scoperto nella Biblioteca Nazionale Centrale
(Castro Pretorio) in Roma (da Enza Massa del Gior. dei Misteri) un
CODICE figurato del XVII sec. con titolo Vaticinia M. Noftradamis
de futuri Christi Vicarii ad Cesarem filium. D.I.A. Interprete
con immagini delle Profezie sui Papi di Gioacchino da FIORE, ma ne
aggiuge altre inèdite. Attribuito dalla Biblioteca Naz. a Nostradamus,
è accompagnato da una scheda bibliogràfica compilata dai Padri Cartusiani
che racconta come il manoscritto sia stato portato in dono nel 1622
dal primogènito di Nostradamus, Cèsar, al card. Maffeo BARBERINI,
che nel 1623 sarebbe diventato Pontefice col nome Papa URBANO VIII
.
Figli di Nostradamus: Cèsar, Michel, Charles,
André,
figlie: Madeleyne, Jeanne, Anne e Diane
Come reazione alla rimembranza della
morte della sua prima moglie chiama Madeleyne la primogenita, che sarà
ricordata con particolare riguardo nel testamento del 1566.
Nel 1555 nasce César, che Nostradamus sembra prediligere, è storico,
poeta e pittore.
Diventa un personaggio importante, Console di Salon en P., Gentilhomme
Ordinaire della Camera, onorificenza conferita da Re LUIGI XIII
Grande amico del botànico e storico Peiresc. Sposa Claire de Grignan,
ma non hanno figli.
Di Michel (figlio) si ignora tutto, fuorchè il carattere demenzialmente
imitativo verso suo Padre, e per aver profetizzato l'incendio della
città di Ponzin (nel Vivarais), che in quel momento era assediata dal
esercito reale. Come non avveniva niente, tentò di appiccar fuoco agli
edifici, ma venne preso e linciato dalla folla (1576).
Di Charles (1555-1629), personaggio che modestamente si era sempre tenuto
nell'oblio si sa che scrisse un libro "Dei Fiori" che portò alla biblioteca
di Brà, in Piemonte.
A parte i suoi viaggi in Spagna ed Italia, non si sa altro, eccetto
che morì celibe.
Andrè (1557-1601), pervaso dallo spirito mistico, divenne frate cappuccino,
non ha lasciato altri Segni del suo passaggio sulla terra, eccetto le
preghiere.
Jeanne si marita in Salon col notabile Pierre Tronc de Codolet, Console
locale. Madeleyne sposa Paul de Chanquin, scudiere. Anne e Diane rimangono
nubili entrambe.
Nostradamus, protetto da Caterina de' Medici,
diventa Astrologo di re Henry II
Dopo la pubblicazione delle Centuries
Michel Nostradamus e così famoso, che il 14 luglio 1556 il governatore
della Provenza, Claude de Tende, li porta un lettera d'invito a Parigi
da parte di re Henry II, probabilmente su pressione della sua sposa
Caterina de' Medici (Henry non stimava molto questa corte di astrologhi
e maghi che circondavano la regina).
Arriverà ad agosto, sarà ospite della famiglia reale all' Hotel Archevéque
de Sen.
Per un attacco di gotta, rimarrà immobilizzato per 15 giorni, e lì riceverà
le visite segrete di loro Maestà e di una serie di pesonaggi della Corte
Reale Francese.
Verrà incaricato, in un vero e proprio "consulto" profetico, di vagliare
il consiglio dato dal prelato ed astrologo italiano Luca GAURICO a re
Henry II di evitare ogni singolar tenzone in combattimento cavalleresco.
Luca Gaurico era un prelato molto stimato per le sue profezie da Papa
PAOLO III, che lo nomina vescovo di Civitate (1545), aveva studiato
accuratamente astrologia, astronomia, effemeridi, ecc. In base alla
aveva raccomandato al re di evitare ogni combattimento verso il 41°
anno di vita, per il pericolo di gravi ferite al capo, con rischio di
cecità e morte. Ormai nella Corte di Henry era molto nota la famosa
quartina I.35 delle Centuries , che pronosticava la morte di
un imprecisato cavaliere in seguito a ferite in combattimento.
35ma Quartina della I Centuria:
Le lyon ieune
le vieux surmontera,
En champ bellique par singullier duelle
Dans caige d' or les yeux luy crevera:
Deux classes vne,puis mourir,mort cruelle.
Il leone giovane il vecchio sormonterà,
in campo bellico a singolar duello,
dentro la gabbia d' oro gli occhi gli spaccherà
due ferite (in) una,poi morire,morte crudele
In effetti, la quartina si attanaglia perfettamente al tragico destino
che attendeva al re Henry II Valois: la morte dopo 11 giorni di agonia
atroce, causati dalla ferita in torneo procuratagli il 10 Luglio 1559
dalla lancia spezzata del duca di Montgomery che si era rotta dopo
aver cozzato contro lo scudo di re Henry, per rimbalzare sull' elmo
(non di oro). Le asticelle penetrarono all'interno dell'occhio e trafissero
anche il nervo ottico ed il cervello, uscendo dall'orecchio. Inizia
una terribile meningite.
Il torneo si era svolto davanti al palazzo di Tournelles, in modo
regolare. Henry II, che portava i colori della sua favorita, era stato
armato dal Signor de Vieilleville, aveva spezzato tre lance contro
Emmanuele Filiberto di Savoia, il Duca Henry di Guisa e con Gabrielle
Montgomery, che per poco non lo aveva disarcionato. Il re gli chiese
allora la rivincita, che gli sarebbe stata fatale. Vielleville lo
implorò di desistere, visto che lui e Blaise de Montluc avevano avuto
lo stesso funesto sogno premonitore.
Anche la regina, sempre in ansia per gli oroscopi, lo implora di abbandonare
la contesa.
Dopo la ferita, Henry non sviene subito, raggiunge a cavallo la sua
regina con un pezzo dell'asta conficcato in testa, il viso grondante
di sangue, esclama: "Sono morto", e poi viene aiutato a scendere dal
cavallo, sviene ed é trasportato immediatamente a palazzo.
Sembra che questo fatto sia stato visualizzato anche da Girolamo Cardano,
da un astrologo ebreo di Roma e per l'appunto da Luca Gaurico, che
lasciò nei registri un'oroscopo che prevedeva il fatto. (Nell'archivio
del Connestabile di Francia gestito da L'Aubespine).
In uno studio di questa quartina mediante anagrammi, l'interprete
americana V.J. HEWITT sostiene che nella prima linea si trova celato
il nome del feritore MONT(gomery)... e che forse l'evento non era
stato del tutto casuale, forse era l'amante di Caterina ?
Ma questa tragedia di Henry II avvenne nel 1559, siamo ancora nel
1556, e Nostradamus ha intrapreso un lungo viaggio, prima di ritorno
in Provenza, poi verso l'Italia, a Torino, dove lascerà un' iscrizione
commemorativa, in una villa di campagna, Villa Vittoria, che poi diverrà
la Domus Morozzo.. la misteriosa LAPIDE D.M. della Q. 8.66 ? (Vedi:
Di Nostradamus e di una sua antica iscrizione liminare, C. Pagliano,
Torino, 1934)
In questo periodo Nostradamus ha continui attacchi di gotta, con dolori
alla schiena ed al bacino, per di più si gonfia di liquidi (insufficenza
renale?). In 10 anni la malattia se lo sarebbe portato via da noi.
Ma a Salon, é omaggiato dai regnanti di tutto il mondo.
Nel castello d'Emperi riceve la visita di Emmanuele Filiberto di Savoia
e della moglie Margherita di Francia, terrorizzati ma affascinati
dopo la morte di Henry II. Vengono sicuramente confortati, quando
sanno che la loro stirpe regnerà in Italia per molti secoli.
Tra il 1557 e il 1561, appaiono numerose quartine di falsari e libelli
di detrattori delle Profezie di Nostradamus, tra questi i più importanti
sono i Contredicts di Monsieur de Pavillion, oppure la Declaration
des Abus... di Laurente Videl.
Nel 1560, si narra di un altro incontro di Nostradamus con Caterina
de' Medici, all'epoca completamente immersa nell'ambiente del occultismo.
Avrebbero eseguito un esperimento Màgico, con un misterioso specchio
"Kaptotron" che verrebbe fabbricato in Svezia, con una sola lastra
di un minerale monoclino nero (kaptoprite ?), estratto a NORDMARK
.
Dopo un rituale magico, la regina vide alternarsi le ombre dei figli,
e compiere tanti giri, quanti sarebbero stati gli anni del loro regno.
Dopo compare anche l'ombra del Re Enrique Borbon di Navarra, figlio
del Re di Navarra Antonio Borbon e di Juana de Albret.
Caterina, coperta da talismani in tutto il corpo, ha fatto costruire
un vero e proprio laboratorio alchemico nel suo castello, ma non si
da pace pensando al futuro dei figli.
E' confortata dalle visioni nello specchio, che mostrano tutti i suoi
figli regnare.
In effetti regnano, per pochi anni, e poi muoiono giovani, oppure
in circostanze terri bili. FRANCESCO II VALOIS, sposato a Maria STUART,
muore di sincope in una festa (X.39).
Nel 1564 re CARLO IX e sua madre Caterina (reggente) porteranno l'estremo
saluto a M.N. Nostradamus profetizza su tutti i figli di Caterina,
e saluta Carlo IX col esametro latino: Vir Magnus Bello, Nulli
Pietate Secundus (che significa: impareggiabile nelle armi e nella
carità, ma che spostando le virgole diventa una serie di insulti terribili
!)
Nostradamus mostra una particolare attenzione verso il giovane (11)
Enrique, principe di Navarra, si fa condurre verso l'abitazione del
suo futuro genero Pierre Trone de Codolet, che lo ospita, ed osserva
"segni regali" nel suo fanciullesco corpo addormentato nudo.
Nostradamus gli profetizza in segreto, che se riesce a soppravvivere,
sarebbe stato re di Francia e di Navarra. In effetti ENRIQUE-IV (Re:1589-1610),
protestante, divenne Re dopo l'abdicazione di ALESSANDRO-ENRICO III
(Re: 1574-1589), figlio di Caterina, che non ne poteva più delle guerre
tra la fazioni cattolica di Henry Guisa e quella protestante del ammiraglio
Coligny, che si massacravano sin dalla "Notte di San Bartolomeo" (1572).
Forse M.N. ammira colui che metterà fine alle guerre di religione
(Editto di Nantes).
Il Profeta Nostradamus prevede la propria
Fine nel Presagio 141
Dopo la breve visita di Carlo IX a Salon,
il Re fece a Nostradamus molteplici doni, un compenso di 300 scudi d'oro
ed il titolo di "Medico e Consigliere Ordinario del Re", con diritto
ad un lauto compenso annuale. Nostradamus li scorta fino ad Arles.
Intanto la malattia del vecchio Michel si aggrava notevolmente nel aprile
del 1566, ed il giorno 17 giugno 1566, chiama il notaio di Salon, Joseph
ROCHE, per compilare il suo TESTAMENTO molto minuzioso (Che analizzato
dal autore peruviano Daniel RUZO ha dimostrato contenere molte chiavi
utili per l'interpretazione e l'autenticazione delle quartine)
Il suo devoto discepolo Jean Aymes de CHAVIGNY (Che aveva partecipato
a spedizioni nel Canada, dov'era rimasto impressionato dalle capacità
divinatorie degli sciamani, cosa che lo indusse ad occupparsi di veggenza,
ed a servire Nostradamus) è molto, ma molto preoccupato, osserva che
M.N. ha scritto su una copia delle Ephémérides Jean Stadius le
parole latine Hic propre mors est Ecco il momento della morte.
La sera prima, Jean Aymes lo saluta "A domani", ma Nostradamus, gli
rispose flebilmente: " Non mi vedrete più in vita al levar del SOLE
".
PRESAGE CXLI
Du retour
d'Ambassade,don de Roy,mis au lieu,
Plus n' en fera, sera allé à Dieu,
Parens plus proches,amis,freres du sang,
Trouvé tout mort pres du lict et du banc.
Di ritorno da Ambasceria,dono del Re,messo al suo posto,
più non farà,sarà avvicinato a Dio,
Parenti più vicini,amici,fratelli di sangue,
Trovato morto presso del letto e della sua panca.
Ma, in questo triste momento, ricordiamo che Michel Nostradamus
ha lo stesso concetto di morte dei Primi Cristiani, lo chiama il "Giorno
della Nascita" Dies Natalis ...
QUATRAIN II.13
Le corps sans ame plus
n' estre en sacrifice,
Iour de la mort mis en nativité:
L' esprit divin fera l'ame felice,
Voiant le verbe en fon eternité.
Il corpo senza l' anima non sarà più in sacrificio,
Giorno delle morte diventato natività:
Lo spirito divino farà felice l' anima,
Vedendo il verbo nella sua eternità
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