Notevoli opportunità di resistere, scegliere e inventare vengono
evase da chi poi si lamenta vittima: il conformismo gregario deriva,
dovremmo ormai sapere, tanto dalla mancanza di auttodeterminazione
come dalla paura.
Mentre studiamo di regolare interazioni bi e pluriunivoche proviamo
intendere le interazioni globali (concepire la cultura dellambiente,
la struttura ecologica, il sistema della biosfera), non confondendo
la capacità di incontrarsi a concepire puntuali programmi di
liberazione e la logorrea predicatoria, lepidemia delle trasmissioni,
come sovente avviene.
I dipendenti delle vaste fabbriche (non esclusa la scuola), estaniati
dalle finalità e dallinsieme dei progetti, risultano
sempre più invischiati, pilotati dalle circoscritta istruzioni
delle minoranze dominanti che riescono a fingersi legali maggioranze.
Nella selva mercantile il consumo acritico potenzia i produttori-padrone,
sovente potenzia i virus del dominio.
Linaudita complessità dei problemi in un mondo che si
dibatte tra la morte ed una nuova vita, richiede analisi e intuizioni
approfondite per le quali ognuno può arrecare il suo apporto
personale.
Non è possibile comunicare senza impegno sincero, nonviolento,
creativo, mentre daltronde lo sviluppo della creatività
richiede effettiva capacità di comunicare, connettere.
Il comunicare autentico (difficile e raro esito di attenta reciprocità,
non soltanto vicenda di simboli e parola) rinforza i sistemi immunitari
della vita terrestre, ci libera dalle nostre parassitosi e si concreta
in economia indispensabile alla crescita civile: nel comunicare la
probabilità dellinformazione-fecondazione si amplia potenziandosi
e verificandosi complessivamente.
La crescita delle creature dipende dalla quantità dei loro
rapporti pluridirezionalmente connettivi: mentre il sincero, lintegro,
può comunicare, il virus e linganno trasmettono inquinando.
Per lo smascheramento del sistema di dominio non si può generalmente
contare sullaiuto dei cosiddetti mass media , espressione
unidirezionale di una deformante cultura (le fonti che si dichiarano
libere potranno quindi trovare un pubblico banco di prova della loro
effettiva autonomia): tendono a trasmettere televisivamente finanche
corsi universitari e messe (che dovrebbero consistere in spazi di
ricerca e iniziativa comunitaria), a ridurre a spettacolo sia lo sport
che levento religioso, snaturando la Festa che degenera nel
massificante teleassorbire.
Spettacolo elettronici, pilotati da esperti in confezioni di immagini
vincenti, più è più sostituiscono leffettivo
approfondimento del radicato dibattito politico, e avezzano a dipendere
dal dominante.
Chi gradisce rumori e fetori, e cerca evadere disperato, ferisce
attorno nel suicidarsi: mentre il respiro vivo non vuole corrompersi,
ferirsi, non si lascia disfare e comperare, non vuole padroni, cerca
il cooperare di chi vuole vivere compiutamente.
Le istituzioni-laiche o non- che si presumono monopolio della verità,
in ogni tempo nei secoli passati e nel futuro-cercano impedire
la crescita autentica delle persone, dei gruppi, dei popoli.
Occorre appellarsi a chi più avverte limmensa portata
di questa problematica per la vita del mondo, a tutti coloro cui non
sfuggono gli intimi nessi tra la valorizzazione delle intime risorse
inesplorate, e la pace -o tra sfruttamento e violenza-, soprattutto
a chi nei più diversi contesti esercita una pur varia funzione
educativa.
Per scoprire ed esprimere i dirompenti segreti del comunicare occorre
che germinino ovunque i suoi laboratori, consolidandosi in comuni
fronti.
Invitiamo ciascuno, dovunque possibile, a
?promuovere, soprattutto con i giovani, iniziative in cui ognuno possa
esprimersi (tra loro e con chi li può aiutare a trovarsi, identificarsi)
per riconoscere i propri bisogni concreti; promuovere emancipanti
ultime iniziative che rendano possibili valutazioni cooperative;
?organizzare seminari e corsi affinché si formino, in ogni
ambito e a ogni livello, esperti di come possiamo crescere in gruppi
che favoriscano la creatività personale e collettiva sostituendo
allautorità direzionale strutture di strutture creaturali
dallintimo, sapendo che crescere in/con una struttura comunitaria
nelle sue infinite variazioni è necessario, anche se non facile;
?trovare i modi per sperimentare, in ogni ambiente e a ogni livello,
quali metodologie possano risultare più efficaci affinché
ognuno si interroghi: fino qual punto siamo impediti a costruire civiche
strutture comunicanti, e fino quale punto, presi da miopi bisticci,
non siamo capaci di concepirle e realizzarle? Il parassitismo non
attecchisce più facilmente ove le creature non sanno cresce
in sana autonomia?
?identificare le aree ove già si sperimentano strutture comunicative,
studiarle, e inventare opportune strategie per ampliare confronti
e iniziative;
?favorire la scoperta dei propri autentici interessi, abbandonando
anacronistici ordinamenti e comportamenti inerziali (con quali leve?):
mentre è lincoerente fatica disfa le creature, il vero
lavoro ne potenzia lintima natura;
?avviare, con popolazioni che oggi si trovano ai margini delle zone
ove più immediato e lurto morbidamente vorticoso dellindustrialismo,
processi di autoanalisi attenti a scoprire e valorizzare la propria
genuina potenzialità, evitando di riguardare le proprie condizioni
nellottica del complesso di inferiorità verso modelli
estranei, deformanti (apparenti svantaggi possono risultare inestimabili
risorse): iniziando dallanalizzare con appositi gruppi, pur
di esperti, come possono essere sanate, attraverso specifici interventi,
le piaghe della disoccupazione;
?provocare analisi, confronti e verifiche su certi eventi emblematici
(lammassarsi di centinaia di migliaia di fans, ad esempio, negli
stadi; la vacuità di vari successi ecc.), costruendo
al contempo esperienze ed operando in modi -che educhino ognuno
ad organizzarsi, valutare, scegliere, controllare, ed imparare a sperare
senza illudersi;
?contro la moda che inflazione svuotando il termine creatività,
suscitare iniziative specifiche, processi di ricerca-azione-riflessione
per identificare quali siano le condizioni per uno sviluppo di strutture
che favoriscano il concretamento dellintelligenza, la creatività
personale e di gruppo, compresa la capacità di scegliere, decidere,
annunciare, agire: ove è possibile avvalersi di iniziative
esistenti (scolastiche, culturali, pacifiste, ecologiche, religiose,
sindacali, cooperative, autenticamente politiche)?; dove occorre inventare
le strutture del rispetto reciproco?;
?suscitare autoanalisi coi giovani: come vivono, con quali prospettive,
soprattutto negli inurbamenti più fittamente ingabbianti? Quali
le cause dei mali? Come disinnescare le diverse forme del dominio?
I giovani non vengono forse intossicati da forzature strumentalizzanti
ed emarginazioni, prima che dalle droghe? Mentre chi vuole imporsi
tende ad aggregare, come può la gente via via apprendere, comunicando,
a disinfestarsi da ogni genere di parassitosi?
?ovunque la gente senza speranza rischia fuggire dai suoi problemi
e dalla sua terra per ammassarsi, sradicata, in omili antieconomici
in ogni senso, cercare di promuovere iniziative, anche internazionali
e intercontinentali, escludenti dai rapporti di dominio (lavorare
insieme tra diversi e occasione di conoscersi e arricchirsi reciprocamente)
per individuare dalla base come valorizzarsi valorizzando al contempo
il territorio indigeno e le metodologie più avanzate di ricerca
e pianificazione organica, formando via via con gli adeguati organismi
i necessari esperti: i governi che socchiudono le frontiere alla gente
in fuga dai paesi più poveri, generalmente lo fanno per mantenere
basso il salario minimo, a vantaggio dei più ricchi, e per
acquistare chi è più disponibile alle prestazioni più
ripugnanti -mentre tentano arroccare nei paesi più poveri le
industrie transnazionali inquinanti che altrove i più avvertiti
rifiutano;
?più e più le distanze si raccorciano, chiarire in ogni
ambito come la necessità che lOnu possa attendere a risolvere
i problemi internazionali divenga, anche con nuovi esperti, organismo
concreto: in modo che le Nazioni Unite possano effettivamente concretare
il comunicante governo del mondo verso la pace.
Combattere per la gente non basta; non riesce lavanguardia,
pur se generosa, dei condottieri di massa a liberare il
mondo. Falso mito è divenire bandiera che insegni le
masse a seguire e odiare, come Gramsci aveva preannunziato.
Non la violenza è la levatrice, anche se meglio
di scappare è sparare come Gandhi ha affermato, aggiungendo:
ma meglio di sparare è promuovere conflitti che siano
più perfetti, più efficaci dello sparare. Per
disfare i sistemi clientelari-mafiosi pur a livelli continentali,
non bastano fucili bombe spie.
Come è possibile valorizzare, liberando le infinite energie
di un pianeta in cui ancora vengono parassitati interi continenti
dallesterno sistematicamente -come avviene ancora in Sud America-,
finchè da luogo a luogo non riusciamo a scoprire gli interessi
della gente con la gente medesima?
Rivoluzione autentica non è mobilitare processi maieutici in
cui cresca, dallorganizzazione, la forza necessaria per cambiare?
Il potenziale del comunicanre maieutico è soltanto al suo inizio,
in scala planetaria è da scoprire: contro ogni preteso monopolio
annunzia la responsabilità di una nuova rivoluzione, immensa.,
per ogni prossima generazione. La fissità dellammaestramento
unidirezionale, screpolata da secoli, comincia a vacillare. Guardare
il mondo tenendo presente le possibilità della struttura maieutica,
e un po come il vedere di Galileo al nuovo telescopio.
Ancora non sappiamo esattamente come sia comparsa la prima cellula,
le condizioni ottimali di vita, come si siano formati il mutualismo,
la coevoluzione ed il ricambio, lorganizzarsi del memorizzare
e del coscientizzarsi: nel profondo ci è ignota la natura della
vita.
Ma dellalbero della vita -i cui rami non potenziati rinseccano-iniziamo
a intendere qualche aspetto.
Profumando di miele, nellautunno tra muro e muro a Modica sì
incandidano campagne pullulanti di erbette cardellina
Le angiosperme hanno avuto più tempo di noi per inventare e
strutturare lenorme loro nuova economia; così le infiorescenze
vegetali: per noi apprendere a comunicare è più lento,
ancora più complesso.
Quanto è difficile non è impossibile. Ogni creatura
ha una notevole capacità di autorigenerarsi.
|
Ciascuno cresce
solo se sognato
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa,
senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri
come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
Danilo Dolci
|