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Donatien-Alphonse-François de Sade

Donatien-Alphonse-François de Sade, meglio conosciuto come Marchese de Sade, soprannominato anche il Divin marchese o semplicemente De Sade (Parigi, 2 giugno 1740 – Charenton-Saint-Maurice, 2 dicembre 1814), è stato uno scrittore, filosofo e aristocratico francese, autore di diversi libri erotici e di alcuni saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione. Il suo nome è all'origine del termine sadismo, atteggiamento che emerge dai suoi romanzi. È considerato un esponente dell'ala più estremista del Libertinismo, nonché dell'Illuminismo più radicale.

La Philosophie dans le boudoir (testo integrale)

Citazioni

Sì, sono un libertino, lo riconosco: ho concepito tutto ciò che si può concepire in questo ambito, ma non ho certamente fatto tutto ciò che ho concepito e non lo farò certamente mai. Sono un libertino, ma non sono un criminale né un assassino. (da una lettera alla moglie, 20 febbraio 1791)

Tutti i principi morali universali sono oziose fantasie. (da Le 120 giornate di Sodoma)

La distruzione, quindi, come la creazione, è uno dei mandati della Natura. (da La filosofia nel boudoir)

Le passioni dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi scopi. (da La filosofia nel boudoir)

Non è il mio modo di pensare che ha fatto la mia rovina, ma il modo di pensare degli altri. (citato in Focus n.71, pag.158)

Le religioni sono il supporto del dispotismo.

Nel silenzio delle leggi nascono le grandi azioni.

Non c'è Dio, la Natura è sufficiente a se stessa; in nessuna guisa ha essa bisogno d'un autore.

Per l'uomo non c'è altro inferno che la stupidità o la malvagità dei suoi simili.

Più difetti un uomo ha, più vecchio e meno amabile è, tanto più risonante sarà il suo successo.

Possedere in esclusiva una donna è tanto ingiusto quanto possedere degli schiavi.

Il vostro corpo è la chiesa dove la Natura chiede di essere riverita.

La virtù non conduce ad altro che all'inazione più stupida e più monotona, il vizio a tutto ciò che l'uomo può sperare di più delizioso sulla terra.

Quando il più forte vuole opprimere il più debole lo convince che Dio santifica le sue catene, ed il debole, abbrutito, gli crede.

Anche l'uomo deforme trova specchi che lo rendono bello.