Eric Berne

Alla sua nascita, avvenuta il 10 maggio 1910, Eric Berne si chiama Leonard Eric Bernstein: nasce a Montreal in Canada nella casa di famiglia in St Famille Street, il quartiere ebraico della città.
La famiglia Bernstein, originaria della Polonia e della Russia, si era da tempo stabilita in Canada. Il padre, David Hillel Bernstein, era medico e la madre, Sarah Gordon Bernstein, redattrice: entrambi i genitori di Eric si erano laureati in Canada alla McGill University. Eric ha anche una sorella, Grace, di cinque anni minore di lui.
Nei primi dieci anni della sua vita Berne conosce il dolore della perdita del padre. Egli lascia intuire nei suoi scritti il forte legame che ha avuto con il suo papà: di come lo accompagnasse a volte nel suo giro di visite e anche di quanto ammirasse lui e il suo lavoro. Dedica il suo libro Transactional Analysis in pshychotherapy, che sancisce la nascita dell’Analisi Transazionale, al padre: «In memoriam patris mei David, medicinae doctor et chirurgiae magister, atque pauperibus medicus».
Alla morte del padre, avvenuta per tubercolosi nel 1921, è la madre a prendere le redini della famiglia e mantenere i due figli con il suo lavoro, incoraggiandoli a studiare. In particolare spinge il figlio a seguire le orme del padre e a studiare medicina. Eric si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1935 alla McGill University.

Gli anni dal 1935 al 1943 sono anni di grandi cambiamenti per Eric Berne. Si trasferisce negli Stati Uniti, nel New Jersey, dove fa il suo tirocinio in Medicina presso l’Englewood Hospital.
Nel 1936 inizia la specializzazione in Psichiatria, presso la Clinica psichiatrica dell’università di Yale, dove lavora per due anni.
Tra il 1938 e il 1939 acquisisce la cittadinanza americana e cambia, abbreviandolo, il suo nome da Leonard Eric Bernstein in Eric Berne.
Nel 1940 apre uno studio a Norwalk, nel Connecticut, conosce e sposa la sua prima moglie dalla quale ha due figli, Ellen e Peter.
Sempre in quegli anni, svolge il suo primo incarico professionale come assistente di psichiatria clinica all’ospedale Mount Zion di New York, incarico che mantiene fino al 1943.
Nel 1941, infine, inizia la sua formazione psicoanalitica presso il New York Psychoanalytic Institute, avendo come analista Paul Federn.
Sono, quindi, anni molto intensi per Eric Berne quelli che vanno dal 1936 al 1943: il naturale evolversi delle cose viene interrotto, nel 1943, in concomitanza con la seconda guerra mondiale.

Il corpo di medicina dell’esercito e il trasferimento in California

A causa della massiccia richiesta di psichiatri nell’esercito durante la seconda guerra mondiale, Eric Berne presta la sua opera nel corpo ausiliari medici dal 1943 al 1946 (arruolato come tenente e congedato poi come maggiore): lavora al Baxter General Hospital, Spokane; a Fort Ord, California; al Bushnell General Hospital, dove negli ultimi due anni pratica terapia di gruppo nel reparto di psichiatria.
L’esperienza di psichiatra nell’esercito lascia notevoli tracce nella vita di Eric Berne: da lì mette a fuoco la natura dell’intuizione nel processo diagnostico e inizia le ricerche sull’intuizione, che svilupperà nei suoi bellissimi articoli, scritti tra il ’49 e il ’62.
Si innamora poi della California e decide di stabilirsi a Carmel, avendo anche divorziato dalla sua prima moglie.
Nel 1947 il suo primo libro, The Mind in action, viene pubblicato da Simon & Schuster, New York (rivisto nel 1957, diventa A Layman’s Guide to Psychiatry and Psychoanalysis).
In quello stesso anno Eric Berne riprende la sua formazione psicoanalitica al San Francisco Psychoanalytic Institute e inizia la sua seconda analisi con Eric Erikson, con il quale lavora fino al 1949.
In quegli anni si innamora di una giovane donna divorziata, con tre figli: Dorothy De Mass. Berne racconta che il suo analista, Eric Erikson, si oppone al suo desiderio di risposarsi subito e gli chiede di attendere la conclusione dell’analisi. Eric Berne sposa quindi Dorothy nel 1949. é questa, forse, la sua relazione più lunga e più intensa. Durante i quindici anni del suo matrimonio con Dorothy, Berne ha la possibilità di vivere una piena vita di famiglia, al Carmel, dove ormai stabilmente risiede e dove vivono con lui i tre figli del primo matrimonio di Dorothy e i due figli nati dal suo matrimonio con Dorothy, Ric e Terry; a questi si aggiungono, durante le vacanze, i due figli di Berne nati nel suo primo matrimonio.
Di Berne padre si racconta la tendenza a essere più permissivo cha autoritario e il piacere di essere un pater familias di un gruppo così numeroso. Nello stesso tempo, Eric Berne si dedica sia al suo lavoro che ai suoi studi e si fa costruire uno studio, in fondo al giardino della sua casa al Carmel, dove può scrivere indisturbato la maggior parte dei suoi lavori dal 1949 al 1964, anno in cui anche questo secondo matrimonio si conclude, in modo molto amichevole, con un divorzio.
Intanto, nel 1950 Berne accetta la nomina ad assistente di psichiatria al Mount Zion Hospital di San Francisco e contemporaneamente la funzione di consulente dello Stato Maggiore della Sanità militare dell’esercito americano. Nel 1951, inoltre, diventa psichiatra incaricato della Veterans Administration and Mental Hygiene Clinic di San Francisco; a questi tre incarichi si aggiunge il lavoro privato nei due studi che egli ha aperto a Carmel e a San Francisco.

La rottura con la psicoanalisi e la creazione dell’Analisi Transazionale

Gli anni dal 1949 al 1964, accanto all’intensa attività professionale di Berne e alla sua piena vita familiare, rappresentano anche il momento decisivo per la nascita dell’Analisi Transazionale.
Già nei suoi primi articoli sull’intuizione, che Berne scrisse a partire dal 1949, sono presenti tracce significative dell’Analisi Transazionale. Dal 1949 al 1955 Berne pubblica: The nature of intuition, Concerning the nature of Diagnosis, Concerning the nature of Communication e Primal images and primal Judgement. Questi articoli evidenziano la sensibilità di Berne agli aspetti concreti dell’esperienza umana, la sua impostazione fenomenologica, la costante, rigorosa attenzione agli aspetti interpersonali della relazione. Pur mantenendo un modello mentale impregnato degli strumenti teorici della psicoanalisi, Berne apre una nuova strada. Quando nel 1956 la sua domanda di iscrizione all’Albo degli psicoanalisti viene respinta e Berne viene invitato a ripresentarsi qualche anno più tardi, di fatto questo rifiuto sancisce qualcosa che già stava avvenendo: la nascita di una nuova teoria.
Prima che il 1956 si concludesse Berne aveva presentato e scritto due articoli importanti: The Ego Image e Ego States in Psychotherapy. Riferendosi a Federn, Kann e Silberer, Berne spiega come è arrivato al concetto di stati dell’Io, da dove ha preso l’idea di separare l’Adulto dal Bambino; sviluppa lo schema tripartito usato attualmente (Genitore-Adulto-Bambino) e anche il metodo per illustrarlo graficamente; introduce il concetto di «contaminazione» e chiama la sua teoria «analisi strutturale», proponendola come un «nuovo approccio psicoterapeutico».
é del 1957 Transactional Analysis: a new and effective method of group therapy: con la pubblicazione di questo articolo sull’edizione 1958 dell’«American Journal of Psychotherapy» l’Analisi Transazionale, come fu chiamato il metodo di diagnosi e terapia di Eric Berne, divenne parte integrante della letteratura psicoterapeutica. Nell’articolo del ’57, Berne aggiunge due importanti aspetti del suo sistema: i giochi e i copioni.
Dal ’61 al ’64 Berne approfondisce e rielabora i suoi contributi.
Nel 1961, Grove Press, a New York, pubblica Transactional Analysis in Psychotherapy; nel 1962 Berne completa i suoi articoli sull’intuizione con The Psychodiagnostic in Intuition.
Nel 1963 nasce The Structure and Dynamics of Organizations and groups, pubblicato da J.B. Lippincot Co., Philadelphia e poi, nel 1966, da Grove Evergreen Press, New York. é ancora oggi l’unico testo di Berne che non ha avuto una traduzione in italiano.
Finalmente, nel 1964, nasce Games People play, sempre edito da Grove Press, New York, diventato ben presto famoso in tutto il mondo.
Sempre nel 1964 Berne e i colleghi dei Seminari di San Francisco e di Monterey decidono di creare un’associazione di Analisi Transazionale, l’International Transactional Analysis Association (ITAA): l’Analisi Transazionale aveva, negli ultimi anni, avuto grande seguito anche tra i professionisti di altri paesi, grazie agli scritti di Eric Berne e alla diffusione del «Transactional Analysis Bulletin», che diventerà poi «Transactional Analysis Journal», detto anche «TAJ».
L’ITAA si struttura da subito come associazione di professionisti, con un proprio codice deontologico, con standard formativi precisi a seconda dei diversi campi di intervento.

Gli ultimi anni: dal 1964 al 1970

Se i precedenti quindici anni ci parlano di stabilità, di produttività, di intensa vita professionale e privata, gli ultimi anni, dal 1964 al 1970, appaiono piuttosto come un periodo di inquietudine.
Intanto il matrimonio con Dorothy si conclude e Berne cerca una nuova compagna, si sposa per la terza volta e divorzia nel giro di due-tre anni: in qualche modo, quindi, viene a mancare un riferimento sicuro in una vita che, dal punto di vista professionale, è sempre più intensa e impegnata.
L’Analisi Transazionale, poi, si estende a macchia d’olio: dal nucleo centrale dei Seminari di San Francisco si diramano scuole e sperimentazioni molto diverse fra loro: dall’esperienza dei Goulding al Cathexis Institute degli Shiff, alla psichiatria sociale di Claude Steiner.
Berne incoraggia, non limita, accoglie ogni implementazione della sua teoria; è molto attento a non costringere il suo nuovo metodo in una visione ortodossa e dottrinaria. Ma si preoccupa anche dell’immagine che la sua Analisi Transazionale può assumere nel mondo ufficiale delle psicoterapie.
In qualche modo Berne rivede il rapporto fra psicoanalisi e Analisi Transazionale e pubblica nel 1966 Principles of Group Treatment con la Oxford University Press di New York. Lì egli indica i passi importanti, le tecniche, gli interventi per un terapeuta di gruppo; parla dell’Analisi Transazionale come di una «psicoterapia contrattuale bilaterale»; illustra le tecniche di base per gli interventi di un terapeuta di gruppo. In questo testo, Berne trova un equilibrio, un modus vivendi tra la sua formazione psicoanalitica e la sua Analisi Transazionale.
Negli ultimi tre anni della sua vita Eric Berne si dedica allo studio circa il copione e l’intimità. I suoi due ultimi scritti, pubblicati postumi, sono Sex in human loving e What do you say after you say hello? In fondo, entrambi questi scritti si interrogano sul senso della vita degli esseri umani e sulle qualità delle relazioni che essi costruiscono.
Eric Berne muore nel luglio del 1970: è difficile interpretare la sua morte. Così come è difficile “leggere” il racconto della sua vita. Eric Berne, schivo, forse un po’ timido, poco incline alle relazioni amicali, ci lascia pochissime, preziose tracce sulla sua vita privata e sui suoi sentimenti, recuperabili soprattutto attraverso i suoi scritti che, come in molte altre situazioni, possono richiamare elementi autobiografici.

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