MEMORIE
DI ADRIANO
- «Dire
che ho i giorni contati non significa nulla: è stato sempre
così; è così per noi tutti»
- «Il
più grande seduttore, in fin dei conti, non è Alcibiade,
è Socrate»
- «Il
nostro errore più grave è quello di cercare di destare
in ciascuno proprio quelle qualità che non possiede, trascurando
di coltivare quelle che ha»
- «Aver
ragione troppo presto equivale ad aver torto»
- «Ben
pochi realizzano se stessi prima di morire: e ho giudicato con
maggior pietà le loro opere interrotte»
- «Ciascuno
di noi ha più qualità di quel che non si creda,
ma solo il successo le mette in luce, forse perchè allora
ci si aspetta di vederci smettere di esercitarle»
- «Qualsiasi
piacere se preso con ardore mi sembra casto»
- «Quando
si saranno alleviate sempre più le schiavitù inutili,
si saranno scongiurate le sventure non necessarie, resterà
sempre, per tenere in esercizio le virtù eroiche dell'uomo,
la lunga serie di mali veri e propri: la morte, la vecchiaia,
le malattie inguaribili, l'amore non corrisposto, l'amicizia respinta
o tradita, la mediocrità di una vita meno vasta dei nostri
progetti e più opaca dei nostri sogni»
- «(Sono)
un Ulisse senz'altra Itaca che quella interiore»
- «La
vita non gli offriva più nulla che valesse la pena di vivere.
Mi chiese il permesso di lasciare il mio servizio col suicidio.
Non sono mai stato contrario all'uscita di scena volontaria»
- «Mi
piace stendermi al fianco dei morti per misurarmi con loro»
- «Le
parole adempimento, perfezione, contengono in sè la parola
fine»
- «Non
ignoro che bisogna fare i conti con le iniziative personali di
quell'estraneo affascinante che resta, malgrado tutto, l'essere
amato»
- «La
vera saggezza, se ci capisco qualcosa, consiste nella consapevolezza
di tutte queste eventualità, che costituiscono la vita
stessa, salvo a far di tutto per scartare le peggiori»
- «La
gente alla moda cambia divinità come altrove cambia medico,
ma senza risultati più apprezzabili»
- «Ebbi
con lui parecchi colloqui, che, da parte sua, non furono che pretesti
per monologhi»
- «Detesto
la sconfitta, persino quella altrui»
- «Non
sapevo che il dolore ripiega in labirinti strani, dove non avevo
ancora finito di addentrarmi»
- «La
memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero
abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno
cessato di amare.»
- «Per
bocca dei sacerdoti, il morto dichiarava d'esser stato sempre
veritiero, sempre casto, sempre caritatevole e giusto, e vantava
virtù che, se le avesse praticate davvero, lo avrebbero
messo per sempre al bando dei vivi»
- «Può
darsi che il mondo non abbia alcun senso, ma se ne ha uno, a Eleusi
esso si esprime in forma più saggia e più nobile
che altrove»
- «Ogni
tolleranza accordata ai fanatici li induce immediatamente a credere
a una simpatia per la loro causa»
- «[A
proposito dei cristiani] Quella esaltazione di virtù da
fanciulli o da schiavi avveniva a discapito di qualità
più virili e più ferme; dietro quell'innocenza insipida
e ristretta, indovinavo l'intransigenza feroce del settario verso
forme di vita e di pensiero che non sono le sue, l'orgoglio insolente
che gli fa preferire se stesso al resto degli uomini, la sua visuale
deliberatamente limitata da paraocchi»
- «I
pedanti si irritano sempre quando si conosce quanto loro il loro
piccolo mestiere»
- «Tutto
quel che c'è in noi di armonico, cristallino e umano ci
viene dalla Grecia»
- «Biblioteca:
ospedale dell'Anima»
- «Non
pretendo d'essere più coerente di chiunque altro»
- «Forse
anche l'umanità ha bisogno del bagno di sangue e di passare
periodicamente nella fossa funebre»
- «(A
proposito di fanatici) L'invidierei, se si potessero invidiare
i ciechi»
- «L'autentica
continuità umana non si stabilisce attraverso il sangue.
La maggior parte degli uomini che contano nella storia, ha avuto
una progenie mediocre, o ancor peggio: si direbbe che essi esauriscano
in sè tutte le risorse d'una razza»
- «Uno
dei pochi vantaggi che riconosco al fatto di invecchiare consiste
nella possibilità di gettar la maschera in ogni cosa»
- «La
vecchiaia non m'è mai sembrata una scusante alla perfidia
umana: anzi, son più disposto a considerarla una circostanza
aggravante»
- «Preferivo
ancora il fanatico al cospiratore»
- «I
legami di sangue sono molto deboli, checchè se ne dica,
quando non c'è affetto a rinsaldarli»
- «La
malattia metteva a nudo gli aspetti peggiori di quel carattere
arido e leggero»
- «A
diciassette anni, l'eccesso è una virtù»
- «Tu
fiuti in me una saggezza opposta a quella che t'insegnano i tuoi
maestri, e, nel mio abbandono ai sensi, un metodo di vita in antitesi
alla severità del tuo, e che pur tuttavia gli è
parallelo. Non importa: non è necessario che tu mi comprenda.
Vi è più di una saggezza al mondo: non è
male che esse si alternino»
- «Un
uomo ha il diritto di stabilire in quale momento la sua vita cessa
d'essere utile»
- «So
bene cosa significhi sfiorare voluttuosamente con la mano la canapa
d'una corda o la lama d'un coltello. La possibilità inalienabile
del suicidio m'aiutava a sopportare l'esistenza con minore fastidio»
- «Aveva
l'ardire di far perire tra i supplizi i ladri di bestiame della
sua provincia, come se la morte non bastasse da sola a punire
un uomo e a sbarazzarsene»
- «Bisogna
saper evitare ai sacerdoti di Baal la gioia di attizzare i loro
roghi»
- «Non
mi distinguo dai morti se non per la facoltà di soffocare
qualche momento ancora; in un certo senso, la loro esistenza mi
sembra più certa della mia»
- «La
meditazione della morte non insegna a morire; non rende l'esodo
più facile»
- «Gl'incidenti
dello stato di veglia ci appaiono meno reali, a volte meno importanti
dei sogni»
- «Non
mi bisticcio più con i medici; i loro sciocchi rimedi m'hanno
ucciso; ma la loro presunzione, la loro pedanteria ipocrita è
opera nostra; mentirebbero meno se noi non avessimo paura di soffrire»
- «Cerchiamo
d'entrare nella morte a occhi aperti...»
NOTE
DI MARGUERITE YOURCENAR
- «Ci
sono libri che non si dovrebbero osare se non dopo i quarant'anni»
- «Affondo
nella disperazione dello scrittore che non scrive»
- «Tutto
ci sfugge. Tutti. Anche noi stessi»
- «Accade
della verità storica nè più nè meno
come di tutte le altre: ci si sbaglia, più o meno»
- «La
sostanza, la struttura dell'essere umano non muta; non c'è
cosa più stabile che la curva di una caviglia, il posto
d'un tendine, la forma di un alluce. Ma ci sono epoche in cui
la calzatura deforma meno: nel secolo di cui parlo, siamo ancora
molto vicini alla libera verità del piede nudo»
- «Un
uomo d'azione raramente tiene un diario; più tardi, al
fondo d'un periodo di inattività, egli si ricorda, prende
nota e, il più delle volte, stupisce»
- «Più
cerco di fare un ritratto somigliante, più m'allontano
dal libro e dall'uomo che potrebbe piacere; solo qualche amatore
dei destini umani comprenderà»
- «Non
perder mai di vista il grafico di una esistenza umana, che non
si compone mai, checchè se ne dica, d'una orizzontale e
due perpendicolari, ma piuttosto di tre linee sinuose, prolungate
all'infinito, ravvicinate e divergenti senza posa: che corrispondono
a ciò che un uomo ha creduto di essere, a ciò che
ha voluto essere, a ciò che è stato»
- «Qualunque
cosa si faccia, si ricostruisce sempre il monumento a proprio
modo; ma è già molto adoperare pietre autentiche»
- «Le
nostre interpretazioni lasciano intatti persino i testi, essi
sopravvivono ai nostri commenti: ma il minimo restauro improduente
inflitto alle pietre, una strada asfaltata che contamina un campo
dove da secoli l'erba spuntava in pace creano l'irreparabile.
La bellezza si allontana; l'autenticità pure»
ALEXIS
- «Le
parole tradiscono il pensiero, ma mi sembra che le parole scritte
lo tradiscano ancor di più»
- «Scrivere
è una scelta perpetua tra mille espressioni, nessuna delle
quali, avulsa dalle altre, mi soddisfa completamente. Eppure dovrei
sapere che soltanto la musica permette il concatenarsi degli accordi»
- «Una
lettera, anche la più lunga, costringe a semplificare ciò
che non avrebbe dovuto essere semplificato: si è sempre
così poco chiari, quando si tenta di essere esaurienti!»
- «Avrei
fatto meglio a spiegarmi a voce bassa, lentissimamente, nell'intimità
di una stanza, in quell'ora senza luce in cui si vede così
poco da osar quasi confessare tutto»
- «I
fantasmi sono invisibili perchè li portiamo in noi»
- «Quando
il silenzio si è fissato in una casa, farlo uscire è
difficile. .. Lo si direbbe una massa di materia ghiacciata, sempre
più dura e compatta: sotto di essa la vita continua; ma
non si sente»
- «Le
parole servono a tanta gente che non si addicono più a
nessuno; come potrebbe un termine scientifico spiegare la vita?
Non spiega neanche un fatto: lo designa. Lo designa sempre nella
stessa maniera, eppure non ci sono due fatti identici in diverse
vite»
- «Credevo
di essere diventato ciò che ero veramente, poichè
tutti noi ci trasformeremmo se avessimo il coraggio di essere
ciò che siamo»
- «La
musica non facilita i pensieri: facilita soltanto i sogni, e i
sogni più indefiniti»
- «Si
sarebbe detto che la mia sensibilità, non più costretta
nei confini del mio essere, si fosse dilatata nelle cose»
- «È
l'opinione altrui che conferisce ai nostri atti una sorta di realtà;
i miei, ignorati da tutti, non avevano maggior realtà dei
gesti compiuti in un sogno»
- «È
più difficile cedere una volta sola che non cedere mai»
- «Talvolta
i nostri difetti sono i migliori avversari dei nostri vizi»
- «La
sofferenza ci rende egoisti, perchè ci assorbe completamente»
- «Via
via che scompaiono coloro che abbiamo amato diminuiscono le ragioni
di conquistare una felicità che non possiamo più
gustare insieme»
- «Non
è difficile nutrire pensieri ammirevoli quando ci sono
le stelle. Più difficile è conquistarli intatti
nella meschinità di ogni giorno»
- «Non
ero certo che la vita intera non fosse che un inutile, snervante,
interminabile incubo»
- «È
difficile non credersi superiori, quando si soffre di più»
- «Il
piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento
soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è
una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno
di qualche secondo per ricominciare a soffrire»
- «Non
vedevo più, nei più umili oggetti della vita quotidiana,
che lo strumento di una possibile distruzione»
- «Non
si è mai del tutto soli: disgraziatamente si è sempre
con se stessi»
- «La
musica, questa gioia dei forti, è la consolazione dei deboli»
- «Senza
dubbio, stancarsi è un modo di dominarsi»
- «La
musica mi trasporta in un mondo in cui il dolore non smette di
esistere, ma si allarga, si placa, diventa insieme piu calmo e
più profondo»
- «Fu
peggio di un insuccesso, fu un mezzo successo»
- «Non
mi piaceva quel pubblico per cui l'arte non è se non una
vanità necessaria, quei visi composti che nascondono l'anima,
l'assenza di un'anima. Non riuscivo a capire come si potesse suonare
davanti a sconosciuti, a un'ora determinata, per un compenso versato
in anticipo»
- «La
bellezza di un dono diminuisce, quando colui che lo fa non gli
attribuisce importanza»
- «Mi
piace che il tempo ci porti, non che ci trascini»
- «Ma
cercherò di vedere se è anche possibile scrivere
a bassa voce»
- «Coloro
cui tutto vien meno si appoggiano a Dio, ed è a questo
punto che anche Dio li abbandona»
- «È
forse meglio non accorgersi delle lacrime, quando non possiamo
consolarle»
- «Il
silenzio che segue agli accordi non ha nulla dei silenzi comuni;
è un silenzio attento, è un silenzio vivente. Tante
cose inaspettate si mormorano in noi grazie a quel silenzio, e
non si sa mai cosa stia per dirci una musica che finisce»
- «La
morte non è forse altro che la nascita di un'anima»
- «La
solennità di una nascita, come la solennità di una
morte, si perde, per chi vi assiste, in particolari ripugnanti
o semplicemente volgari»
- «Abbandonando
l'anima sulla cresta degli arpeggi come un corpo sull'onda quando
l'onda ridiscende, attendevo che la musica mi agevolasse la prossima
ricaduta verso l'abisso e l'oblio»
- «È
al momento in cui si respingono tutti i principi, che conviene
munirsi di scrupoli»
- «Ti
chiedo scusa, il più umilmente possibile, non tanto di
lasciarti, quanto di essere rimasto»
CARE
MEMORIE
- «Le
porte della vita e della morte sono opache, e si richiudono in
fretta e bene»
- «Ogni
giardino pubblico la cui costruzione è stata decretata
dalle autorità municipali del nostro tempo ha un modo tutto
suo di trasformarsi in parcheggio»
- «In
meno di cinquant'anni quella produzione umana in serie, per non
dire a catena, trasformerà il nostro pianeta in un termitaio»
- «La
carità è una virtù che gli elogi funebri
attribuiscono senza eccezione a tutti i defunti, e questo è
già sospetto»
- «È
proprio quando perdo coscienza della mia individualità,
in una parola quando non esisto più, che mi sento veramente
felice. Ma quegli attimi di gioia sono soltanto dei lampi; mi
fanno maggiormente sentire l'oscurità della mia esistenza
quotidiana»
- «Mostro
la mia anima nella sua nudità, potresti medicare le sue
ferite o trafiggerla con nuovi strali.. Mi rassegno.»
- «La
filosofia è soprattutto una lenta penetrazione al di là
delle conoscenze consuete che abbiamo sulle cose, un paziente
progresso interiore verso una meta situata a una distanza che
sappiamo infinita»
- «Ogni
uomo è cosparso di macchie notturne» (Octave Pirmez)
- «Ovunque
si vada, regna la menzogna. La forma che essa assume nel XX secolo
è soprattutto quella brutale, appariscente e chiassosa
dell'impostura; quella del XIX secolo, più ovattata, era
l'ipocrisia»
- «Devo
ancora trovare la lingua che esprima il mio intimo» (Octave
Pirmez)
- «La
creazione letteraria è un torrente che travolge ogni cosa;
in quel vortice le nostre caratteristiche personali sono tutt'al
più dei sedimenti. La vanità o il pudore dello scrittore
contano ben poco di fronte al grande fenomeno di cui egli è
teatro»
- «Moto
di malinconia abbastanza simile a quello che lo afferra al pensiero
degli sconosciuti, suoi contemporanei, che avrebbe potuto amare
ma che non gli sarà mai dato incontrare fra i milioni di
abitanti della Terra»
- «Ogni
coincidenza ha del miracoloso»
- «Perchè
mai accade che una cosa da nulla ci riporti in modo insopportabile
a ciò che si credeva finito, accettato, se non proprio
dimenticato?»
- «L'intimità
sensuale fra due persone dello stesso sesso fa troppo parte del
comportamento della specie per non essersi insinuata anche nei
collegi più rigidamente formalisti di un tempo»
- «La
paura e l'orrore della carne si traducono in centinaia di piccoli
divieti che vengono accettati come naturali»
- «La
Fraulein, invece d'indignarsi, pregava per 'quel poveretto' (fidanzato
truffatore) che lei aveva indotto in tentazione affidandogli il
suo magro peculio. La sciocca aveva qualcosa della santa»
- «Tutto
è da rifare nella morale dell'amore»
- «Sentiva
avversione per l'aperta volgarità di certi suoi cavalieri:
quella risata sciocca che esplode tanto più rumorosa quanto
più lungo è il tempo impiegato a capire uno scherzo,
quelle conversazioni fra uomini [..] che hanno sempre per tema
le notizie di borsa, le avventure di caccia, o le donne»
- «Monsieur
de C. era un conversatore brillante, come ce n'erano parecchi
in quell'epoca e come non ne esistono più nella nostra,
in cui pare che gli esseri umani comunichino sempre meno fra loro.
Il suo non era un monologo: al contrario, egli era fra quei pochi
che sanno attribuire ai loro interlocutori maggior foga, intelligenza
e brio di quanto abbiano in realtà»
- «Il
passato è per noi veramente passato solo quando è
dimenticato» (Alfred Feuillee)
ARCHIVI
DEL NORD
- «Bisognerebbe
poter distinguere coloro che si convertirono molto presto, quando
l'adesione alla nuova fede era ancora un'avventura eroica, dal
gregge che seguì il movimento quando già lo Stato
l'approvava dall'alto»
- «Tutto
è già stato provato e sperimentato mille volte,
ma spesso senza essere detto, oppure le parole che lo dicevano
sono andate disperse o, se sono rimaste, esse sono inintelleggibili
e non ci commuovono più. Come nuvole nel cielo vuoto, noi
ci formiamo e ci disperdiamo su quel fondo di oblio»
- «La
genealogia, questa scienza messa tanto spesso al servizio della
vanità umana, conduce anzitutto all'umiltà, alla
coscienza del poco che siamo in quella moltitudine, poi alla vertigine»
- «Quanto
agli uomini, essi stringono le file e si rimettono all'opera con
uno zelo da insetti, non si sa bene se ammirevole o stupido, ma
il secondo aggettivo sembra più adatto del primo, visto
che nessuno ha mai imparato la lezione tratta dall'esperienza»
- «Ci
sono in ogni epoca degli individui che non pensano come tutti,
cioè che non pensano come coloro che non pensano affatto»
- «Gli
immensi occhi di giovenca illuminano una fisionomia tutta bontà,
dove non brilla molto l'intelligenza»
- «Quelle
grandi sale ridondanti di storia e gremite di visitatori stancano
tutti, anche se non lo ammettono»
- «Quasi
tutte le civiltà basate sullo studio dei classici si limitano
a un numero molto ristretto di autori [..]. La loro lettura [..]
fornisce un modicum di citazioni, di argomenti e di esempi che
aiutano a comunicare con i suoi contemporanei in possesso dello
stesso bagaglio, il che non è poco. A un livello raggiunto
più di rado, i classici sono, certo, molto di più:
il supporto e il modulo, il filo a piombo e la squadra dell'anima,
un'arte di pensare e talvolta di esistere. Nel migliore dei casi,
essi liberano e spingono alla rivolta, sia pure contro di loro»
- «Lo
scopo di ogni scrittore: comunicare un'impressione che non si
potrà più dimenticare»
- «Lo
definirei un uomo qualunque, se l'esperienza non ci insegnasse
che non vi sono uomini qualunque»
- «Coloro
che vivono con cognizione di causa sono rari, e di solito dimenticano
presto. E quelli che per miracolo se ne rammentano, spesso non
sanno trarne profitto»
- «Quelle
persone che per secoli hanno rivoltato la terra e collaborato
con le stagioni, sono scomparse allo stesso modo del bestiame
che portavano al pascolo e delle foglie secche che trasformavano
in humus»
- «[Viviamo]
in un'epoca in cui ognuno mente o sragiona, in cui non si ha altra
scelta che fra i difensori dell'ordine irrigiditi in un moralismo
ostentato, senza pietà nè bontà, e gli ideologi
che a furia di errori affrettano l'ora delle dittature, fra i
lupi ben pasciuti da una parte e le pecore arrabbiate dall'altra»
- «Michel-Charles
è solo sufficientemente, quindi insufficientemente colto»
- «Più
invecchio anch'io, più mi accorgo che l'infanzia e la vecchiaia
non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi
che ci è dato vivere. In essi si rivela la vera essenza
di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni
della vita»
- «Gli
occhi del fanciullo e quelli del vecchio guardano con il tranquillo
candore di chi non è ancora entrato nel ballo mascherato
oppure ne è già uscito. E tutto l'intervallo sembra
un vano tumulto, un'agitazione a vuoto, un inutile caos per il
quale ci si chiede perchè si è dovuto passare»
- «Rue
Marais è una prigione: .. tutto il mondo lo è. Ma
è già molto poter cambiare di cella»
- «Michel
ha deplorato per tutta la vita che l'entusiasmo non si comunichi
come attraverso una miccia [..]. Ha imparato a sue spese che non
basta mettere la gente di fronte a un bel paesaggio o a un bel
libro per farglieli apprezzare»
- «Ci
sono idee e sentimenti che si possono esprimere soltanto nella
propria lingua, e con un ascoltatore in grado di capire»
- «Appena
crede di essersi spiegato, subito non si ritrova»
- «Si
ottiene quasi sempre ciò che si vuole, quando lo si vuole
con ostinazione per quarant'anni»
- «Con
l'indifferenza sdegnosa dell'infanzia collocai nella categoria
degli imbecilli quel giovane adulto che snocciolava quelli che
già sentivo come dei luoghi comuni»
- «La
vita fa presto a riformare dei vincoli che prendono il posto di
quelli da cui ci si credeva liberati; qualunque cosa si faccia
e ovunque si vada, dei muri ci si elevano intorno, creati da noi,
dapprima riparo e subito prigione»
- «È
raro che la vita annunci le sue catastrofi»
- «Si
afferma che in certe epoche Siva danzi sul mondo, abolendo le
forme. Ciò che oggi danza sul mondo è la stupidità,
la violenza e l'avidità dell'uomo»
- «In
ogni tempo l'uomo ha fatto un pò di bene e molto male»
- «Certi
errori e certi reati, trascurabili fino a che l'umanità
era sulla Terra una specie come le altre, sono divenuti mortali
dacchè l'uomo, impazzito, si crede onnipotente»
QUOI?
L'ETERNITÈ
- «È
un malinteso frequente fra i cattolici a pieno titolo immaginare
il non credente come un ansioso disorientato, che cerca invano
un punto d'appoggio esterno. Sarebbe vero piuttosto il contrario»
- «Una
grotta di Lourdes illuminata elettricamente, dono di una cugina
devota della quale ho la fortuna di non avere ricordi»
- «Le
usanze contano più delle leggi, le convenzioni più
delle usanze»
- «Quel
che hanno di più difficile i periodi difficili della vita
è che essi si ripetono»
- «Non
si vive senza una mania o una passione di qualche genere»
- «È
lo sbaglio di tutti pensare alle soddisfazioni del presente e
ai vantaggi del domani, mai al dopodomani o al secolo successivo»
- «E
non sanno neppure che questa deliziosa libertà di fermarsi
dove suggerisce la fantasia e di raggiungere per strade poco frequentate
luoghi che non ci s'immagina così vicini sarà soppiantata
tra breve dal rigore claustrofobico dell'autostrada da cui non
si esce che negli spazi autorizzati, annunciati con molto anticipo
da cartelli segnalatori e regolati da semafori verdi e rossi come
un tempo la strada ferrata»
- «Forse
succede con le macchine come con le donne di cui ci si stanca
quando diventano facili»
- «Come
tutte le persone incolte giudicava un libro da una parola presa
a caso e che le pareva riflettere le idee dell'autore, anche se
era messa sulla bocca di un portiere ubriaco»
- «Della
letteratura del suo tempo non conobbe che quei romanzi che circolavano
in tutte le case. Ebbe il buon gusto di non apprezzarli»
- «E
resta in lei la sensazione che fra il tranquillo abbandono dei
sensi e la depravazione, cioè l'eccesso, ci sia un abisso,
ma che questo abisso abbia a volte lo spessore di un capello»
- «È
spesso vano, e talvolta tirannico, tentare di rendersi utile»
- «(Sulla
musica) Ammirare o capire o anche amare è meno importante
che entrare brevemente in sintonia con una realtà dal polso
più lento del nostro, con un mondo di suoni senza effusioni
e senza simboli, che nega e insieme sostituisce tutto. Poco più
in là, ma una distanza sempre infinita, si giungerebbe
al silenzio»
- «(Amore)
Questa parola oggi inquinata quanto l'oceano, inefficace quanto
la parola Dio»
- «Si
può discutere solo con persone amiche e su sfumature»
- «È
naturale sentire un brivido di freddo quando l'attenzione di un
essere amato si posa su qualcun altro, come d'estate quando una
nuvola passa sul sole»
- «La
memoria dice sempre troppo o troppo poco»
- «Il
suo ricordo non era che un pallido calco di quell'essere unico
e insostituibile»
- «Un
miracolo banale, quasi progressivo, del quale ci si rende conto
soltanto in seguito: la scoperta della lettura. Essa ha luogo
quando le ventisei lettere dell'alfabeto smettono di essere segni
incomprensibili e neppure belli, allineati su fondo bianco, arbitrariamente
riuniti, per diventare una specie di porta d'ingresso sul altri
secoli, altri paesi, su moltitudini di esseri più numerosi
di quanti ne incontreremo mai nella vita, talvolta su un'idea
che trasformerà le nostre, su un concetto che ci renderà
un pò migliori o almeno un pò meno ignoranti di
ieri»
- «L'amore
folle [è] l'unico amore saggio»
- «A
questo punto tutto si confonde: sembra che i minuti e perfino
le ore siano troppo brevi per contenere tanti fatti»
- «La
nostra distruzione della natura giustifica quella dell'uomo»
- «Se
riferisco qui questo episodio che sarebbe facile tacere è
per dichiararmi contraria alle reazioni isteriche che ai nostri
giorni provoca ogni contatto, se pur lieve, fra un adulto e un
bambino che non ha ancora o ha appena raggiunto la pubertà.
La violenza, il sadismo (anche senza rapporto apparente con la
sessualità), gli appetiti carnali sfogati su un essere
inerme sono atroci, e possono sovente rovinare o inibire una vita,
senza contare la distruzione di quella dell'adulto tante volte
ingiustamente accusato. Non è detto invece che una iniziazione
a certi aspetti del gioco sessuale sia sempre nefasta; può
essere a volte tempo guadagnato»
- «Questi
due uomini sono fatti dello stesso materiale scolpito in modi
diversi»
- «La
nostra memoria allontana o avvicina i fatti, .. li arricchisce
o li impoverisce, e li trasforma per farli rivivere. La memoria
non è una raccolta di documenti depositati in buon ordine:
.. essa vive e cambia; avvicina i pezzi spenti per farne di nuovo
scaturire la fiamma»
- «Più
si allunga il cammino alle mie spalle, più mi accorgo che
di tutti i nostri mali il peggiore è l'impostura»
- «L'angoscia
si trasforma in delirio puro e semplice»
- «Accade
quasi sempre che chi parte abbia una spinta di energia e anche
di speranza in più di chi rimane»
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