Aforismi di Marcello Marchesi
Chi non lavora si arrangia.

Chi tardi arriva male parcheggia.

Impara l'arte, mettila da parte e fatti raccomandare.

Gallina vecchia fa la plastica.

Il diavolo fa le pentole, i preti fanno i coperchi.

L'unione fa lo sciopero.

L'eccezione conferma la corruzione.

L'occasione fa l'uomo ministro.

L'uomo propone e Dio indispone.

La cultura a dispensa dispensa dalla cultura.

La donna è mobile, l'uomo è falegname.

Ogni rovescio ha la sua medaglia.

Raglio d'asino vince il festival.

Si vis pacem para bellum, si vis bellum para culum.

Tra il dire e il fare c'è una busta da dare.

Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.

Intransigente. Sbagliando si spara.

Ipocrita: assisteva tutte le domeniche alle Sacre Finzioni.

Un caso pietoso commuove, due anche, tre deprimono, dieci amareggiano, cento scocciano, mille rallegrano gli scampati.

Oggi tutto non basta più.

La signora Colgate va a cambiarsi d'alito e torna subito.

Burocrazia: bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli.

Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto?". "Gli è scoppiato il portafogli".

L'uomo è nato per soffrire. Se non soffre, soffre.

Ma procediamo con disordine. Il disordine dà qualche speranza. L'ordine nessuna. Niente è più ordinato del vuoto.

Mangiate merda, milioni di mosche non possono sbagliare.

L'amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero.

L'Italia è una donna di facili consumi.

Meglio dallo psicanalista che dal confessore. Per questo è sempre colpa tua, per quello è sempre colpa degli altri.

L'uomo fa dei movimenti inutili. Per questo è superiore alla macchina.

Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla.

La voce della coscienza è antipatica come la nostra sentita al registratore.

Dicono ai gobbi che portano fortuna. Per consolarli.

Vivi e lascia convivere.

Testa di sesso è un insulto?

È sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.

Chi apre le inchieste le chiuda.

Oggi vanno di moda i preti elastici. Concilianti con i protestanti. Commossi con gli ortodossi. Disinvolti con i capovolti. Felici con le peccatrici. Le sposerebbero!

Anche un cretino può scrivere un saggio e non viceversa.

Togliamo a Cesare quello che non è di Cesare. Meglio. "Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Ventitré pugnalate".

Ministro senza portafoglio non teme lo scippo.

Lavoratori unitevi. Ma durante le vacanze sparpagliatevi.

La lussuria non è più un lusso. "La pornografia è un genere letterario". La verginità un vizio assurdo.

Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano.

L'umanità è un personaggio umoristico.

Che Dio ci perdoni. E ci perdonerà. È il suo mestiere.

L'importante è che la morte ci trovi vivi.

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