Battute della Litizzetto
1. Ma
quei capelli li' sono tuoi o li tingi col Minestrone del Casale?
2. Quando se n'e' arrivata la prof di Mate gia' mi stavo incazzata come
un cobra. Quella mi fa "Sabbrina facciamo i logaritmi!". Ma
io ci ho detto: "Ohhh
i logaritmi me li faccio a casa col Tantum
Verde, quando ci ho le placche!"
3. Oggi Tury mi ha detto: "Minchia, Sabbry, dopo la moto, il calcetto
e il totonero sei la prima nei miei pensieri!".
4. Bisogna vivere come i gigli dei campi. E cosi' voglio fare: baciata
dal sole, lambita dal vento e pisciata dai dobermann.
5. Di notte sono sonnambula, di giorno sono giornambula (Minchia, troppo
simpatica).
6. Oggi Tury mi ha detto: "Minchia, Sabbry, ti amo come e' vero che
faccio i 18 con un litro!".
7. Oggi Tury mi ha detto: "Minchia, Sabbry, ma ci hai sempre le mani
sudate! Quando ci camminiamo mano nella mano mi sembra di portare a spasso
un capitone!".
8. La misura ideale delle tette e' a coppa di champagne. Le mie sono a
tappo di champagne.
9. Oggi Tury mi ha detto: "Minchia, Sabbry, mi piaci perche' sei
dura come i cerchioni della mia Alfasud!".
10. Mia madre ha detto a mio padre che gli avrebbe fatto le lasagne. Ma
poi se ne e' scordata e, quando mio padre e' arrivato a casa, lei gli
ha dato del brodo. Miiiii, mio padre s'e' incazzato! Ha sbattuto il piatto
sul tavolo, e ha urlato a mia madre: "Pina, segnati le ossa che te
le mischio!".
11. La prof. mi ha detto di darle il diario. Allora io ho preso l'agenda
e gliel'ho tirata. Miiiii, l'ho beccata in faccia! L'hanno ricoverata
all'ospedale. Con tutti i punti che le hanno dato, si poteva vincere un'insalatiera
del Mulino Bianco!
12. Ho un diavolo per capezzolo dalla rabbia che m'è venuta. Mi
hai proprio fatto uscire dai gamberi.
13. A scuola ci hanno fatto studiare la Divina Commedia, di Santi Licheri.
14. Ho letto un libro: "La ragazza di Pube". Sei tu? (Lettera
del fidanzato di Sabry)
15. Voglio che il mio uomo abbia un treno nelle mutande, con sopra Celentano!
16. La bambina recita la poesia: Scarpettine colorate,/ scarpettine ricamate,
/ ricamate di seta verde
/ ... Per calpestar le merde!
17. Ti do uno schiaffo cosi' forte che quando finisci di girare i tuoi
vestiti sono passati di moda.
18. Oh amore! Tu per me sei come il pranzo di Natale, come il rutto di
Capodanno, come le pulizie di Pasqua!
19. Non ti piaccio cosi' come sono? Vuoi che mi rifaccia il seno? Hai
ragione, due tette sono troppo poche, ne voglio tre, una mensola. Poi
ci metto sopra le piante grasse. Mi rifaccio anche il naso. Lo faccio
alla francese. A forma di Tour Eiffel.
20. Ho tanti di quei peli che la mattina mi sveglio con la rugiada.
21. Quando il gioco si fa duro, i duri si chiedono se è il caso.
22. Io li detesto quelli che dicono: "No, io la macchina non la prendo
perché inquina". Ok. È cosa buona e giusta. Allora
muoviti a piedi, in bici, sul tapis roulant, usa il monopattino, veleggia
in aliante, prova a spostarti nell'aria come il mago Copperfield, ma non
stracciare l'esistenza a me chiedendomi di venirti a prendere sotto casa,
immenso pirla che non sei altro!
23. "Ma come? Mi dicevi amore... micina, sei tutto per me, sei la
donna della mia vita, se faccio dei figli li voglio fare con te... e adesso
mi tratti come un caco marcio? Ma, scusa, se mi dicevi quelle cose lì,
voleva dire che mi amavi". "Certo. Levati quell'amo dalla bocca
che stai soffocando. Cretina".
24. Silvana invece, che è una gran brava donna, tempo fa aveva
detto alla vicina di casa molto anziana di chiamarla in caso di bisogno.
Così la poverina l'ha presa in parola. Ieri le ha suonato alla
porta e le ha chiesto di farle un clistere.
25. Pensavo, per stasera... Io mi metto la pelle di daino sulla gobba
e ti taglio la strada come un capriolo! Tu mi tiri sotto, poi tu mi raccogli
più morta che viva e mi sbatti sul cofano per fare la constatazione
amichevole e mi copri di polenta taragna.
26. Oh, Humbert non hai mai fatto nulla per me! Non mi hai mai ronzato
intorno, mai posato su di me uno sguardo, perfino di notte non mi russi
addosso... ti giri dall'altra parte... oh, Humbert... ogni merda ha la
sua mosca tranne me! Posati addosso a me come un tafano grasso, grosso,
peloso e pesante che ranfia anche solo ad alzarsi da terra!
27. Ti piaccion le strafighe? Ti piacciono quelle con le tette grosse?
Beh, me le faccio come due colapasta! E poi mi faccio mettere due interruttori
al posto dei capezzoli che quando schiacci si accendono le lenti a contatto!
28. Ora, non so se voi sapete... ma esistono donne che fanno mercimonio
del proprio corpo e per danaro ti vendono la cosa che hanno di più...
usata. Il mondo maligno le chiama prostitute ma per noi sono le piccole
anime povere della notte... Troie !
29. Non è possibile. Negli aeroporti ci sono temperature da circolo
polare artico, sugli aerei si respira la bora, sui treni o ti brasi o
trovi le stalattiti e negli autogrill viste le condizioni climatiche i
baristi sono vestiti sempre di rosso e ti vendono i panettoni tutto l'anno
perché per loro è sempre Natale.
30. Dicono che il corpo umano sia composto per il novanta per cento di
acqua. E il resto? Cazzate, suppongo. Tempo fa riflettevo. Cosa fa un
corpo per mantenersi in vita? Mangia e fa la cacca. In buona sostanza
la differenza tra quello che abbiamo mangiato e la cacca che abbiamo fatto
siamo noi. Capito? Siamo solo uno stupido resto. Il netto rimasto tra
il prendere e il lasciare. Viviamo sereni. E anche tu, Megane Gale, vola
basso!
31. Pazienza, sono rimasta tutta biodegradabile. Ma adesso mi impegno,
faccio la maschera almeno una volta la settimana. Dove? Al Teatro Garignano?
Mah. Per queste rughe non basta una crema. Mi sa che ci vuole direttamente
una smerigliatrice.
32. La primavera dovrebbe farmi sbocciare e invece mi sto seccando come
una pianticella di erica. Se mi scuoto perdo i pezzi. Ho lo stesso colore
delle ostriche. Ma non della perla. Proprio del guscio rugoso.
33. Io ne conosco una di chirurga estetica. Lei che lo fa di mestiere,
si sistema le labbra da sola. Infatti ce le ha tutte storte e sgonfie
come un canotto. Dice che per eliminare le guanciotte da pesca melba non
ce niente di meglio che togliersi i molari. Che comodo!
34. Herpes. Lunica soluzione rimane la seguente: se ti chiedono
Coshai sul labbro?- rispondi: 'Ho fatto il piercing. Ma non
e permanente'.
35. Ce chi dice addirittura che il pelo sia una cosa molto
naturale e femminile. Come limene. Grazie. Pero il pelo invece
di sparire cresce. Se io non mi sto dietro sulle cosce mi spunta un prato
verde. La mattina mi sveglio con la rugiada!
36. Depilazione. Una soluzione molto pratica a questo punto potrebbe essere
andare in bici ad occhi chiusi. E un attimo rasparsi fino alle caviglie
e, poi, tolte le croste, tolto tutto. Oppure puoi provare con la depilazione
definitiva. Pero ci vuole un sacco di tempo. Una mia amica lha
fatta. Ci ha messo tre anni. Adesso non ci ha piu un pelo sulle
cosce
ma ci ha una barba!
37. Dire ad un parrucchiere fai tu e come fare bongee
jumping senza elastico.
38. Luly adesso sta con uno che ha cento denti di cui almeno una diciottina
non sono suoi. Sembrano fatti di latte condensato. Molly flirta con un
infermiere che fa i prelievi e che ha la faccia di Nosferatu e Cresy sta
con una specie di Mister Bean ma piu brutto. Se ne vedono proprio
di cozze e di crude.
39. Squash. Questo sport e una specie di tennis. Il vantaggio e
che non perdi mai la pallina perche ti rimbalza dappertutto. Lo
svantaggio e che perdi quasi sempre luso della cornea perche
ti rimbalza nellocchio. Infatti il rumore che fa e appunto:
Squash.
40. La palestra in realta e anche un luogo di socializzazione.
Si divide tutto. Attrezzi, macchine, verruche e funghi.
41. Molti mi dicono: "Eh, ma con quel fisico li, cosi
magrolino, cosi rachitico, dovresti fare un po di sport, anche
per difesa personale". Sai che faccio? Piuttosto mi compro una pistola.
42. Ma incaponirsi e inutile. Daltra parte per anni ci siamo
fatti consigliare un formaggio molle da una coreana pur sapendo che da
quelle parti non esistono nemmeno le mucche, figuriamoci se e il
caso di insistere. E come se chiamassero me a fare la pubblicita
del sushi nellemittente nazionale di Tokio.
43. Come il rospo deve avere la sua foglia di ninfea, il tenente Colombo
il suo impermeabile e Bertinotti il portaocchiali, cosi anche le
donne non possono fare a meno di un accessorio vitale dal quale raramente
si separano: la borsetta. Vedrete che a giorni anche gli scienziati troveranno
nella catena del genoma umano femminile tracce di borsa.
44. Ma quali fasci di rose rosse, ma quali bouquet di mammole!? Date retta
a me: mazzi di scarpe. Questo e il desiderio inconfessabile di ogni
femmina!
45. Antipasto: ostriche. Che saranno anche afrodisiache ma a me fanno
schifo. Passi per il sapore che a me ricorda vagamente un infradito di
gomma in riva al mare ma e la consistenza che mi stringe il pomo
dAdamo.
46. Anche la Molly ha smesso di spasimare per uno quando lha visto
mettere un dito nel latte per vedere se era caldo. Anche Walter smise
di colpo di corteggiare una tipa fichissima. Ad una festa si avvicino,
le sussurro piano allorecchio un complimento e lei con un
fil di fiato: - Grazie Da allora non la vide mai piu. Ci
aveva un alito che sembrava avesse mangiato una Clarks.
47. Si tratta della classica sindrome del seme di pomodoro. Cio
che diventano gli uomini quando cominciano a sentirsi legati. Piccoli,
poco nutrienti, pelosetti e scivolosi. Quando il gioco si fa duro, i duri
si chiedono se e il caso.
48. In amore sono importanti le piccole cose. Che ti regali un fiore?
No, molto meno. Che si lavi i piedi, per esempio.
49. Io ho un amico che siccome possiede otto comandi li tiene tutti in
una cesta come una cucciolata di micini. Il fatto strano e che mentre
i telefonini con il passar del tempo, si fanno sempre piu piccoli,
i telecomandi al contrario lievitano in maniera impressionante.
50. Leleganza e dentro di te. Ma dove?
51. Ce comunque una prova inconfutabile per verificare lentita
della pigrizia di lui. Il modo in cui fa la pipi. Spiatelo. Se fa
la pipi da seduto rassegnatevi. Se si stanca a fare quello, figuriamoci
il resto!
52. Il cagnone del mio vicino di casa, per esempio non fa la cacca normale.
No. Cola dei bronzi. E per di piu in mezzo al marciapiede, che fa
piu glamour. Ma il padroncino suo dice che non puo raccoglierla
perche non trova il palettino adeguato. Amore... affitta uno spazzaneve,
una daga, una ruspa, sprofondare in una sabbia mobile come quella del
tuo cane e roba da Indiana Jones.
53. Comunque. Questo mi dice: - Sai, io non bevo. Non fumo. Non mangio
la carne. Non vado in discoteca, odio la musica italiana e non vado mai
al cinema Ecco. Allora ti aspetto al posteggio. Mi porti a casa
tu, o prendo un taxi?
54. Io vorrei conoscere di persona gli ideatori della pubblicità
degli assorbenti femminili. Secondo me sono tutti uomini. E sostanzialmente
pazzi. Io non mi do pace. Cercate di fare mente locale. Secondo loro,
noi donne, durante tutto il mese non facciamo niente. Al massimo quattro
salti in padella. Ma in quei giorni, ci parte una vena e facciamo nell'ordine:
la ruota in palestra, la finale di un torneo di pallavolo, ci aggrappiamo
ad un semaforo e facciamo la giravolta, balliamo il tango, lanciamo gavettoni,
si incastra una merda di aquilone su un albero e saliamo noi su una scala
a riprenderlo, saltiamo persino di schiena in ascensore per specchiarci
di dietro e verificare che non ci siano tracce sospette (avendo noi messo,
naturalmente, un bel paio di pantaloni bianco latte. Perchè siamo
cretine.) Ma non è orribile? Non è assolutamente brutto
da vedere? Qualche anno fa ci facevano anche buttare da un aereoplano
con un assorbente tra le sgrinfie, ma, grazie a Dio, ci hanno fatto perdere
questa cattiva abitudine. Il problema comunque è stato presto risolto.
Da paracadutiste siamo diventate centaure. Eh sì. Se ci gira prendiamo
l'assorbente e ci saltiamo sopra. Come in moto (di media o alta cilindrata,
dipende dal flusso). C'è invece chi, in quei giorni, fa la restauratrice.
" E va de qua, e va de là, e fa er giro girotondo..."
ma l'importante è che mette l'assorbente con le ali vive. Che impressione...Ci
vogliono far credere che sto robo ha a che fare con un uccello, ma lo
sappiamo che non è la stessa cosa. Cosa dirà la LIPU? Ma
io mi chiedo: questi signori qui l'hanno mai guardata davvero una donna
in quei giorni? Suppongo di sì. E allora perchè non avvicinarsi
alla realtà ed ammettere una delle poche verità consolidate?
Le donne in quei giorni stanno male. A meno che non si gonfino di pillole
naturalmente. Starebbero tutto il giorno a fare la muffa sul divano, bere
tisane e leggere "Torino Sette". Non fossero che devono alzarsi
per andare a lavorare non muoverebbero un alluce! Non hanno neanche la
voglia di scendere a fare la spesa, figuriamoci di sfinirsi in palestra.
Ma incaponirsi è inutile. D'altra parte per anni ci siamo fatti
consigliare un formaggio molle da una coreana pur sapendo che da quelle
parti non esistono nemmeno le mucche, figuriamoci se è il caso
di insistere! E' come se chiamassero me a fare la pubblicità del
sushi nell'emittente nazionale di Tokyo.
55. E poi mi incalza:- Potrei essere luomo della tua vita?
Che domanda. Beh, si. Potresti essere luomo della mia vita
se la mia vita durasse quindici giorni al massimo.
56. Ma non finisce qui. Anche togliere una briciola od un capello dallabito
della corteggiata la mette psicologicamente in ginocchio. E se lei non
ha nemmeno un minuscolo pezzettino di forfora? Levatele un bottone.
57. Se voi pulzelle siete a cena con lui e volete sedurlo fate cadere
qualcosa. Io ho provato. Gli ho fatto cadere il telefonino. Temo di non
averlo sedotto.
58. Partiamo da Cleopatra. Cosa ci avvicina a lei? Nulla. Io non riesco
nemmeno a far vivere il papiro in tinello
59. E arrivata lestate. A Marzo. Un bel passo avanti, per
carita. A Giugno apriranno le piste di Courmayeur, ad Agosto i bimbi
torneranno a scuola ed a Settembre frate Indovino iniziera una terapia
dallo psichiatra.
60. Non mi dite che non lavete mai fatto. Di sfilarvi le scarpe
sotto il tavolo, dico. Ce un unico rischio: che alla fine
del pranzo si scambino per errore. Io, per esempio, sono entrata al ristorante
con due decollete mezzo tacco blu marine e sono uscita con un anfibio
e un sandalo da frate.
61. Una volta sono andata con due colleghe a trovare unamica che
aveva appena partorito. Un ragno. Un tipo bruttino e rugosetto
E
noi tutte: - Che buono! Come dolce
non piange mai
-
persino carino era una parola esagerata. E la mamma: - Sai, non ce la
faccio a portarlo fuori. E brutto E noi: - Ma noooo, non
e poi cosi brutto, vedrai che poi crescendo
E lei: -
No, e brutto fuori. E il tempo che e brutto!
62. Odio viaggiare. Soffro lauto, mi irrita lodore di pelo
bruciaticcio dellaereo, perdo i sensi anche solo in canotto. Temo
le sbandate del riscio e cado in trance sul Pendolino. Detesto le
partenze e odio gli addi, io, che mi stanco solo sognando.
63. Domandiamoci: perche gli attaccapanni degli armadi sono sempre
meno degli abiti che devi appendere? E perche le cose che stanno
in un cassetto piccolo piccolo, a malapena riesci a farcele stare in uno
molto piu grande? E per quale motivo va via la luce quando hai programmato
il videoregistratore? E come mai il postino viene a consegnarti la raccomandata
nellunico momento in cui sei uscita a comprare il pane?
64. E poi ce il computer e quando ce lui, ce
sempre lamico, quello che di robe di informatica ne sa. Lamico
ha smesso di parlare come un cristiano normale ormai da tempo, non ti
chiede piu come stai ma quanta ram hai, il numero dei giga del tuo
hard disc, e trema alla notizia che il virus non ha contagiato te ma solo
i tuoi files.
65. Poi siamo cresciuti, siamo andati alle medie e abbiamo smesso di lavarci
per un triennio circa
66. Bene. Io vorrei conoscere personalmente i signori che di mestiere
inventano i nomi delle medicine. Quelli che prendono lo stipendio per
battezzare le supposte.
67. Ma il massimo, lapice della follia umana sta racchiuso nel nome
di un farmaco per urinare che si chiama (giuro, esiste) Ben Ur. Ma vi
rendete conto? Perche allora non chiamare quello contro la diarrea
Quo Vadis?
68. Rocco Siffredi pare sia un fenomeno della natura. Non si offendano
i maschietti ma pare si parli di misure ai confini della realta.
Roba che potevano girare il remake di Rocco e suo fratello o al limite
Uccellacci uccellini. Ventisette centimetri e tanto. E come
una mensola del tinello.
69. Ce chi e furbo e chi meno. Io posso ragionevolmente
considerarmi membra onoraria del secondo gruppo. Ho fatto la cosa piu
disgustosa che un essere umano possa immaginare. Ho pestato una cacca.
Succede a tutti, si certo. Ma non a piedi nudi!
70. Questioni di cesso. Basta con sta festa della donna. Ammucchiamo queste
maledette mimose e facciamo un falò. Ormai ci siamo emancipate,
siamo uguali agli uomini. Viene l'infarto anche a noi. Cosa vogliamo di
più? La prostata forse? o la barba... visto che i baffi già
li abbiamo. Un esempio per tutti, la questione bagno. La gestione quotidiana
del cesso scatena vere e proprie guerre sociali. Sono anni che lui e lei
lottano per avere gli stessi diritti. Risultato? Parità assoluta.
Come mai proprio sulle toilette si scatenano le bufere? Non è difficile...
perchè il bagno è un tempio, un luogo sacro dove si celebrano
i riti personali più svariati. Perchè nel bagno non si va
solo a fare, nel bagno si sta, è un pensatoio, una volta entrati
non si esce più. Hai voglia a bussare. E l'asse del water? loro
la lasciano su. E noi? due volte su tre ci accomodiamo sulla ceramica
gelida e malediciamo il giorno in cui siamo fidanzate. A meno che loro
non siano della banda della goccia e a noi tocchi fare pipì in
bilico come le guide alpine. Loro si tagliano le unghie dei piedi sparandole
ovunque come boomerang e noi lasciamo capelli in giro come liane. E poi
c'è la polemica del dentifricio. Noi che siamo creative lo schiacciamo
a caso, da metà, dall'alto, come un brufolo, come un campanello.
E loro si imbufaliscono... loro che lo spremono da anni con certosina
precisione dal basso verso l'alto. Peccato che tutto 'sto puntiglio non
lo mettano a farsi la doccia. Le loro docce sono alluvioni, disastri naturali,
tocca chiedere lo stato di calamità. Ripicca migliore non c'è
che usare il loro rasoio per depilarci i polpacci. Noi facciamo tric trac
e loro sbrat... si scarnificano come Scarface. Io lo faccio sempre, ma
di nascosto, perchè se lui mi becca mi gira la testa al contrario
come per uccidere i polpi.
71. L'auto dell'uomo e l'auto della donna. In una coppia normale sposata
o convivente è regola comune che la macchina bella venga usata
dall'uomo e che alla donna spetti d'ufficio il catorcio. Motivo? tanto
lei la usa solo per andare a fare la spesa. Poi che il supermercato sia
a Mogadiscio o a Timbuctu questo non è un problema del capofamiglia.
E non lo è neanche il fatto che lei vada a lavorare, porti i figli
al corso di jujitsu, al catechismo, alle feste di compleanno degli amici
di scuola. E vada lui dal commercialista, e porti la suocera dal reumatologo...
Le donne macinano chilometri peggio di camionisti, su trabiccoli che fanno
rumori di un cingolato, con portiere che si aprono solo dal di dentro
e specchietti retrovisori che stanno su con il chewingum. Intanto lui
cambia i cerchioni della macchina bella e li mette in lega. Sì
perchè lui ha cura dell'auto e noi no. Ma come facciamo ad avere
cura di un cesso che sta insieme per una legge fisica non ancora conosciuta?
E noi che non la laviamo, meglio che stia sporca, così la polvere
camuffa. E che ci possiamo fare se abbiamo i cali di pressione? Dobbiamo
per forza tenere sul sedile qualche pavesino e una banana annerita per
i casi di emergenza. Si sul cruscotto c'è anche un rossetto mezzo
sciolto... ohhh siamo donne oltre che gambe c'è di più.
Le labbra per esempio. Intanto lo stradario è ancora nel cellophane,
tanto non lo sappiamo leggere. Vogliamo parlare invece di quei buchini
sul sedile della macchina bella? Saranno mica i mozziconi di sigaretta
buttati dal finestrino davanti e rientrati a boomerang da quello dietro?
E la simpatica borsa da palestra lasciata a stagionare per settimane nel
bagagliaio? Ma portiamo un po' di rispetto per che fa regolarmente arrivare
i soldi in casa delle assicurazioni. Chi si ferma con i verdi? Noi! Chi
inchioda quando ha la precedenza? Noi. E chi paga? gli altri ovviamente!
Voi intanto continuate pure a coprire l'auto con il telone e magari rimboccatele
pure gli angoli, che non prenda freddo.
72. Gli uomini normali non esistono. Mettiamocelo bene in testa: di uomini
normali non ne esistono in circolazione. Ce ne saranno in Italia al massimo
una dozzina e uno è di sicuro il marito di quella cretina della
vostra vicina di casa che non avete mai potuto sopportare. Quella che
ha l'acume di un pupazzo Furby, il cervello di tufo e le unghie così
lunghe che non si sa come faccia anche solo a schiacciare gli interruttori
della luce. Gli uomini, per noi single già frollate, qualcuna anche
brasata, sono gli avanzi di magazzino. Quelli fallati, gli scarti, i resi.
La domanda sorge spontanra: ma scusa se i maschietti rimasti soli sono
difettosi, allora, se tanto mi dà tanto, anche le donnine libere
tanto a postino non sono. Errore madornale: esiste uno scarto numerico
che ci libera dall'incubo di essere imperfette. Per ogni uomo ci sono
sette donne e mezza in stand-by pronte a scagliarsi tra le sue braccia.
Ed è chiaro che ogni tanto cadano nel vuoto, si lanciano a corpo
morto e precipitano a terra spalmandosi come fette di pane e Nutella.
Che fare? adeguarsi... cosa nient'affatto facile perchè i maschietti
liberi sono sempre faticosi. Incapaci di affrontare la vita senza crogiolarsi
nel guano delle loro depressioni. Prima fra tutte le lamentazioni, la
terribile, spaventosa e inarrestabile caduta dei loro capelli. Un argomento
che ci sta a cuore meno della colture della soia in bassa padana. "Ma
secondo te sono stempiato?" Stempiato... è una parola grossa...
sei praticamente calvo, che riluci al sole col tuo frontone liscio come
la ceramica inglese. Certo che li perdi i capelli, la mattina il tuo cuscino
sembra di peluche e il tuo cranio una tundra coperta solo di muschio e
licheni. E adesso ti piazzerò in fronte anche un bel paio di corna
così fai la renna tesoro pitipù!
73. Ho deciso che da grande mi voglio fare un lavoro di concetto. Il concetto
di non fare un cazzo.
74. I maschi son cosi'. Passano la vita a non accorgersi. Non si accorgono
mai di niente. Zompano tra le nuvole con fette e fette di pancetta coppata
sugli occhi. Quando si tratta di hi-fi, aggeggi meccanici, baracche di
alta precisione e' diverso. In quel caso diventano linci. Sfoderano occhi
a cannocchiale. Occhi al laser che notano le minuzie. Poi arrivano a casa
e si trasformano in talponi. Il classico e' quando la donna va dal parrucchiere.
Mettiamo che noi, dopo mesi e mesi di dibattiti cosi' solitari da rasentare
il monologo (perché il taglio o non taglio dei nostri capelli gli
interessa meno dell'estinzione del coccodrillo del Nilo), decidiamo di
potarci la criniera. Via. Via le trecce morbide dall'affannoso petto e
avanti col taglio alla maschietto. Orgogliosissime arriviamo a casa, rasate
come un chi-ua-ua, con giberne di speranza in petto. Lui ci guarda, ci
parla anche e non fa una piega. Niente. Manco un pieghino piccolo piccolo.
Allora noi, che siamo accoglienti come dame di San Vincenzo, gli diamo
un aiutino. Gli cominciamo a passeggiare sui piedi nella speranza che
un incontro ravvicinato di questo tipo sortisca qualche frutto. Macché.
Allora proviamo a prendere a testate il citofono, cosi', per attirare
l'attenzione. Nulla. Anche se ci sentiamo un po' come San Sebastiane Martiri
di Mantegna, zeppe di frecciate, non demordiamo. Passiamo a qualcosina
di un po' piu' concreto. Magari una domanda. La classica: non noti niente?
E lui: ti e' spuntata una verruca sul mento o e' un pezzo di corn flakes?
Col cuore gonfio d'amarezza allora confessiamo: ma tesoro... mi sono tagliata
i capelli, non vedi? E lui: ah si'... ma poco. Ma come poco? Ha tagliato
via 20 cm di doppie punte! Come dovevo tornare a casa? Pelata come Demi
Moore nel Soldato Jane perché tu te ne accorgessi, immane balengo?
Ma perché non ti cuci sul gile' una bella iniziale come nella Lettera
Scarlatta. Ma invece di cucirti la A di adultero ricamati una bella P
di pirla. Cosi' chi ti incontra risparmia la fatica di scoprirlo. Ma in
fondo cosa posso pretendere da uno che quando gli ho detto di comprarmi
un vestito da sera e' arrivato a casa con un pigiama, sul telefonino tiene
la suoneria di Gig Robot d'Acciaio e il giorno del nostro anniversario
mi ha regalato una torta con su decorata la nave di Titanic spezzata in
due?
75. L'utero? Me lo faccio mansardare e lo affitto ammobiliato.
76. Ho un desiderio di maternità a intermittenza... si, no, si,
no, si, no. Come le luci di emergenza dell'automobile. Comunque il mio
fidanzato mi ha tranquillizzata. Mi ha detto che piuttosto di fare un
figlio si butta nell'olio bollente. E' sempre stato un uomo di sfumature...
77. Mi sa che il vero uomo è un pò come l'apparizione di
un UFO, tutte un pò ci credono, tutte un pò ne parlano,
ma nessuna giurerebbe davvero di averlo visto.