LEONARDO DA VINCI fonte

«Fuggi quello studio del quale la resultante opera more coll'operante d'essa»

«Naturalmente li omini boni desiderano sapere. So che molti diranno questa essere opra inutile, e questi fieno quelli de' quali Demetrio disse non faceva conto più del vento, il quale nella lor bocca causava le parole, che del vento ch'usciva dalle parte di sotto; uomini i quali hanno solamente desiderio di corporal ricchezze, diletto, e interamente privati di quello della sapienza, cibo e veramente sicura ricchezza dell'anima; perché quant'è più degna l'anima che 'l corpo, tanto più degni fien le ricchezze dell'anima che del corpo. E spesso quando vedo alcun di questi pigliare essa opra in mano, dubito non si come scimia sel mettino al naso o che mi domandi' se è cosa mangiativa.»

«Nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienzia»

«La esperienzia non falla, ma sol fallano i nostri giudizi, promettendosi di lei cose che non sono in sua potestà»

«Nissuna cosa è che più c'inganni che 'l nostro giudizio»

«Raro cade chi ben cammina»

«Aristotile nel terzo dell'Etica: l'uomo è degno di lode e di vituperio solo in quelle cose che sono in sua potestà di fare e di non fare»

«Chi non si fida mai sarà ingannato»

«Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire»

«La vita bene spesa lunga è»

«Ecco alcuni che non altramente che transito di cibo, e aumentatori di sterco e riempitori di destri [=cessi] chiamarsi debono, perchè per loro non altro nel mondo apare, alcuna virtù in opera si mette, perchè di loro altro che pieni destri non resta»

«Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro»

«Reprendi l'amico tuo in segreto e laldalo in paleso»

«Dimanda consiglio a chi ben si corregge»

«Siccome il mangiare sanza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria, e nò ritiene cosa ch'ella pigli»

«Acquista cosa nella tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento.»

«No' si volta chi a stella è fisso.»

«Un vaso rotto crudo si può riformare, ma il cotto no.»

«Data la causa, la natura opera l'effetto nel più breve modo che operar si possa.»

«Ogni azione fatta dalla natura non si pò fare con più brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa.»

«Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.»

«A ciascuno strumento si richiede esser fatto colla esperienza. Ciascuno strumento per sé debbe essere operato colla esperienza dond'esso è nato.»

«Perché si vede più certa la cosa l'occhio ne' sogni che colla immaginazione stando desto.»

«Fuggi e precetti di quelli speculatori che le loro ragioni non son confermate dalla isperienzia.»

«Chi disputa allegando l'autorità, non adopra lo 'ngegno, ma più tosto la memoria.»

«Nessuna azione naturale si po' abreviare.»

«Ogni azion naturale è generata dalla natura nel più brieve modo che trovar si possa.»

«Chi si promette dalla sperienza quel che non è in lei si discosta dalla ragione.»

«La sapienza è figliola della sperienzia.»

«La necessità è maestra e tutrice della natura. La necessità è tema e inventrice della natura, e freno e regola eterna.»

«Medicina è ripareggiamento de' disequalati elementi; malattia è discordanza d'elementi fusi nel vitale corpo.»

«Muovesi l'amante per la cos'amata come il senso alla sensibile, e con seco s'unisce e fassi una cosa medesima. L'opera è la prima cosa che nasce dall'unione. Se la cosa amata è vile, l'amante si fa vile. Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sadisfazione. Quando l'amante è giunto all'amato, lì si riposa. Quando il peso è posato, lì si riposa. La cosa cognosciuta col nostro intelletto.»

«Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti.»

«I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla.»

«Il moto è causa d'ogni vita.»

«Natura non rompe sua legge. La natura è costretta dalla ragione della sua legge, che in lei infusamente vive.»

«E questa sperienza si faccia più volte, acciò che qualche accidente non impedissi o falsassi tal prova, che le sperienzia fussi falsa, e ch'ella ingannassi o no il suo speculatore.»

«Aristotile e Alessandro furono precettori l'un de l'altro. Alessandro fu ricco di stato, il qual li fu mezzo a osurp[ar]e il mondo; Aristotile ebbe grande scienzia, la quale li furon mezzo a osurpasi tutto il rimanente delle scienzie composte dalla somma de' filosofi.»

«D'ogni cosa la parte ritiene in sé la natura del tutto.»

«Voi, speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co' l'imaginazione voluto farsi interpreti fra la natura e l'omo, ma sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co' gli effetti delle sue esperienzie hanno esercitato i loro ingegni. E riconoscere come l'esperienzie ingannano chi non conosce loro natura, perché quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte son di grande varietà.»

«La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.»

«La proporzione non solamente nelli numeri e misure fia ritrovata, ma etiam nelli suoni, pesi, tempi e siti, e 'n qualunque potenzia sia.»

«Mia intenzione è allegare prima l'esperienzia e poi colla ragione dimostrare perché tale esperienzia è costretta in tal modo ad operare. E questa è la vera regola come li speculatori delli effetti naturali hanno a procedere.»

«Chi tempo ha e tempo aspetta, perde l'amico e danari non ha mai.»

«Il giudizio nostro non giudica le cose fatte in varie distanzie di tempo nelle debite e propie lor distanzie, perché molte cose passate di molti anni parranno propinque e vicine al presente, e molte cose vicine parranno antiche, insieme coll'antichità della nostra gioventù, e così fa l'occhio infra le cose distanti, che per essere alluminate dal sole, paiano vicine all'occhio, e molte cose vicine paiano distanti.»

«Ogni parte ha inclinazion di ricongiugnersi al suo tutto per fuggire dalla sua imperfezione.»

«L'anima desidera stare col suo corpo, perché, sanza li strumenti organici di tal corpo, nulla può oprare né sentire.»

«Niuna cosa è più veloce che gli anni.»

«Si come l'animosità è pericolo di vita, così la paura è la sicurtà di quella.»

«A torto si lamentan li omini della fuga del tempo, incolpando quello di troppa velocità, non s'accorgendo quello essere di bastevole transito; ma bona memoria, di che la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare esser presente.»

«Ecci una cosa, che quanto più se n'ha di bisogno, più si refiuta; e questo è consiglio, mal volentieri ascoltato da chi ha più bisogno, cioè dagli ignoranti.»

«Alli ambiziosi, che non si contentano del benefizio della vita, né della bellezza del mondo, è dato per penitenzia che lor medesimi strazino essa vita, e che non possegghino la utilità e la bellezza del mondo.»

«La pazienza fa contra alle ingiurie non altrementi che si faccino i panni contro del freddo; imperò che se ti multiplicherai di panni secondo la multiplicazione del freddo, esso freddo nocere non ti potrà; similmente alle grandi ingiurie cresci la pazienza, esse ingiurie offendere non ti potranno la tua mente.»

«Quando Fortuna vin, prendila [a] man salva, dinanti dico, perché direto è calva..»

«Si come il ferro s'arrugginisce sanza esercizio, e l'acqua si putrefà o nel freddo s'addiaccia, così lo 'ngegno sanza esercizio si guasta.»

«Mal fai se laldi, e pegio istu riprendi la cosa, quando bene tu no la 'ntendi.»

«Beata è quella possessione, che vist'è da l'occhio del padrone.»

«Ostinato rigore. Destinato rigore. Ogni impedimento è distrutto dal rigore.»

«Chi vol essere ricco in un dì è impiccato in un anno.»

«Orazio: Iddio ci vende tutti li beni per prezzo di fatica.»

«La verità al fine non si cela.»

«Da Cornelio Celso. Il sommo bene è la sapienza, il sommo male è il dolore del corpo.»

«L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.»

«L'anima mai si può corrompe[re] nella curuzzion del corpo, ma sta nel corpo a similitudine del vento ch'è causa del sono de l'organo, che guastandosi una cana no' resultava per quella, del vento buono effetto.»

«E questo omo ha una somma pazzia, cioè che sempre stenta per non istentare, e la vita se li fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.»

«Tanto è a dire ben d'un tristo, quanto a dire mal d'un bono.»

«La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.»

«Chi teme i pericoli non perisce per quegli.»

«Lussuria è causa della generazione.»

«Gola è mantenimento della vita.»

«Paura over timore è prolungamento di vita.»

«Dolor è salvamento dello strumento.»

«Il voto nasce quando la speranza more.»

«La fama vola e si leva al cielo, perché le cose vertudiose sono amiche a Dio.»

«Ogni cosa per distirpare il tristo.»

«Ogni torto si dirizza.»

«Cogli la gremigna perchè le bon'erbe crescino.»

«Di lieve cosa nascesi gran ruina.»

«Al cimento si conosce il vero oro.»

«Giustizia vol potenzia, intelligenzia e volontà, e si assomiglia a' re delle ave.»

«Chi piglia la biscia per la coda, quella poi lo morde.»

«Chi cava la fossa, questa gli ruina addosso.»

«Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.»

«Chi taglia la pianta, quella si vendica con la sua ruina.»

«Più facilmente si contasta al principio che alla fine.»

«Aspetti danno quel che si regge per giovane in consiglio.»

«Chi poco pensa molto erra.»

«Chi non raffrena la volontà colle bestie s'accompagni.»

«Non si dimanda ricchezza quella che si può perdere. La virtù è vero nostro bene ed è vero premio del suo possessore: lei non si può perdere, lei non ci abbandona, se prima la vita non ci lascia. Le robe e le esterne devizie sempre le tieni con timore, ispesso lasciano con iscorno e sbeffato il loro possessore, perdendo lor possessione.»

«Chi altri offende, sé non sicura.»

«La paura nasce più tosto che altra cosa.»

«Se vòi vedere di quel che un si diletta, senza udirlo parlare, parla con lui mutando diversi ragionamenti; e quel dove tu lo vedi stare intento, sanza sbavigliamenti o storcimenti di ciglia o altre varie azione, sia certo che quella cosa di che si parla è quella di che lui si diletta, ecc.»

«Non si debba desiderare lo impossibile.»

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