vol. 3 Torna a Indice De Andrè Album

 

LA CANZONE DI MARINELLA

Questa di Marinella è la storia vera

che scivolò nel fiume a primavera

ma il vento che la vide così bella

dal fiume la portò sopra a una stella

sola senza il ricordo di un dolore

vivevi senza il sogno di un amore

ma un re senza corona e senza scorta

bussò tre volte un giorno alla sua porta

bianco come la luna il suo cappello

come l'amore rosso il suo mantello

tu lo seguisti senza una ragione

come un ragazzo segue un aquilone

e c'era il sole e avevi gli occhi belli

lui ti baciò le labbra ed i capelli

c'era la luna e avevi gli occhi stanchi

lui pose la mano sui tuoi fianchi

furono baci furono sorrisi

poi furono soltanto i fiordalisi

che videro con gli occhi delle stelle

fremere al vento e ai baci la tua pelle

dicono poi che mentre ritornavi

nel fiume chissà come scivolavi

e lui che non ti volle creder morta

bussò cent'anni ancora alla tua porta

questa è la tua canzone Marinella

che sei volata in cielo su una stella

e come tutte le più belle cose

vivesti solo un giorno , come le rose

e come tutte le più belle cose

vivesti solo un giorno come le rose.

 

IL GORILLA

Sulla piazza d'una città

la gente guardava con ammirazione

un gorilla portato là

dagli zingari di un baraccone

con poco senso del pudore

le comari di quel rione

contemplavano lo scimmione

non dico dove non dico come

attenti al gorilla !

d'improvviso la grossa gabbia

dove viveva l'animale

s'aprì di schianto non so perché

forse l'avevano chiusa male

la bestia uscendo fuori di là

disse: "quest'oggi me la levo"

parlava della verginità

di cui ancora viveva schiavo

attenti al gorilla !

il padrone si mise a urlare

" il mio gorilla , fate attenzione"

non ha veduto mai una scimmia

potrebbe fare confusione

tutti i presenti a questo punto

fuggirono in ogni direzione

anche le donne dimostrando

la differenza fra idea e azione

attenti al gorilla !

tutta la gente corre di fretta

di qui e di là con grande foga

si attardano solo una vecchietta

e un giovane giudice con la toga

visto che gli altri avevan squagliato

il quadrumane accellerò

e sulla vecchia e sul magistrato

con quattro salti si portò

attenti al gorilla !

bah , sospirò pensando la vecchia

ch'io fossi ancora desiderata

sarebbe cosa alquanto strana

e più che altro non sperata

che mi si prenda per una scimmia

pensava il giudice col fiato corto

non è possibile, questo è sicuro

il seguito prova che aveva torto

attenti al gorilla !

se qualcuno di voi dovesse

costretto con le spalle al muro ,

violare un giudice od una vecchia

della sua scelta sarei sicuro

ma si dà il caso che il gorilla

considerato un grandioso fusto

da chi l'ha provato però non brilla

né per lo spirito né per il gusto

attenti al gorilla !

infatti lui , sdegnando la vecchia

si dirige sul magistrato

lo acchiappa forte per un'orecchia

e lo trascina in mezzo ad un prato

quello che avvenne fra l'erba alta

non posso dirlo per intero

ma lo spettacolo fu avvincente

e lo "suspence" ci fu davvero

attenti al gorilla !

dirò soltanto che sul più bello

dello spiacevole e cupo dramma

piangeva il giudice come un vitello

negli intervalli gridava mamma

gridava mamma come quel tale

cui il giorno prima come ad un pollo

con una sentenza un po' originale

aveva fatto tagliare il collo.

attenti al gorilla !

 

LA BALLATA DELL'EROE

Era partito per fare la guerra

per dare il suo aiuto alla sua terra

gli avevano dato le mostrine e le stelle

e il consiglio di vender cara la pelle

e quando gli dissero di andare avanti

troppo lontano si spinsero a cercare la verità

ora che è morto la patria si gloria

d'un altro eroe alla memoria

era partito per fare la guerra

per dare il suo aiuto alla sua terra

gli avevano dato le mostrine e le stelle

e il consiglio di vender cara la pelle

ma lei che lo amava aspettava il ritorno

d'un soldato vivo , d'un eroe morto che ne farà

se accanto nel letto le è rimasta la gloria

d'una medaglia alla memoria.

 

S'I' FOSSE FOCO

Da un sonetto di Cecco Angiolieri

S'ì fosse foco , arderei 'l mondo ;

s'ì fosse vento , lo tempesterei ;

s'ì fosse acqua ; ì' l'annegherei ;

s'ì fosse Dio , mandereil'en profondo

s'ì fosse papa , sarè allor giocondo ,

che tutt'i cristiani imbrigherei ;

s'ì fosse 'mperator , sa che farei ?

a tutti mozzerei lo capo a tondo

s'ì fosse morte, andarei da mio padre ;

s'ì fosse vita , fuggirei da lui :

similmente faria da mi'madre

s'ì fosse Cecco , come sono e fui ,

torrei le donne giovani e leggiadre :

e vecchie e laide lassarei altrui.

 

AMORE CHE VIENI ,AMORE CHE VAI

Quei giorni perduti a rincorrere il vento

a chiederci un bacio e volerne altri cento

un giorno qualunque li ricorderai

amore che fuggi da me tornerai

un giorno qualunque ti ricorderai

amore che fuggi da me tornerai

e tu che con gli occhi di un altro colore

mi dici le stesse parole d'amore

fra un mese fra un anno scordate le avrai

amore che vieni da me fuggirai

fra un mese fra un anno scordate le avrai

amore che vieni da me fuggirai

venuto dal sole o da spiagge gelate

perduto in novembre o col vento d'estate

io t'ho amato sempre , non t'ho amato mai

amore che vieni , amore che vai

io t'ho amato sempre , non t'ho amato mai

amore che vieni , amore che vai

 

LA GUERRA DI PIERO

Dormi sepolto in un campo di grano

non è la rosa non è il tulipano

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

ma son mille papaveri rossi

lungo le sponde del mio torrente

voglio che scendano i lucci argentati

non più i cadaveri dei soldati

portati in braccio dalla corrente

così dicevi ed era inverno

e come gli altri verso l'inferno

te ne vai triste come chi deve

il vento ti sputa in faccia la neve

fermati Piero , fermati adesso

lascia che il vento ti passi un po' addosso

dei morti in battaglia ti porti la voce

chi diede la vita ebbe in cambio una croce

ma tu no lo udisti e il tempo passava

con le stagioni a passo di giava

ed arrivasti a varcar la frontiera

in un bel giorno di primavera

e mentre marciavi con l'anima in spalle

vedesti un uomo in fondo alla valle

che aveva il tuo stesso identico umore

ma la divisa di un altro colore

sparagli Piero , sparagli ora

e dopo un colpo sparagli ancora

fino a che tu non lo vedrai esangue

cadere in terra a coprire il suo sangue

e se gli sparo in fronte o nel cuore

soltanto il tempo avrà per morire

ma il tempo a me resterà per vedere

vedere gli occhi di un uomo che muore

e mentre gli usi questa premura

quello si volta , ti vede e ha paura

ed imbracciata l'artiglieria

non ti ricambia la cortesia

cadesti in terra senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

che il tempo non ti sarebbe bastato

a chiedere perdono per ogni peccato

cadesti interra senza un lamento

e ti accorgesti in un solo momento

che la tua vita finiva quel giorno

e non ci sarebbe stato un ritorno

 

Ninetta mia crepare di maggio

ci vuole tanto troppo coraggio

Ninetta bella dritto all'inferno

avrei preferito andarci in invern

oe mentre il grano ti stava a sentire

dentro alle mani stringevi un fucile

dentro alla bocca stringevi parole

troppo gelate per sciogliersi al sole

dormi sepolto in un campo di grano

non è la rosa non è il tulipano

che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

ma sono mille papaveri rossi.

 

IL TESTAMENTO

Quando la morte mi chiamerà

forse qualcuno protesterà

dopo aver letto nel testamento

quel che gli lascio in eredità

non maleditemi non serve a niente

tanto all'inferno ci sarò già

ai protettori delle battone

lascio un impiego da ragioniere

perché provetti nel loro mestiere

rendano edotta la popolazione

ad ogni fine di settimana

sopra la rendita di una puttana

ad ogni fine di settimana

sopra la rendita di una puttana

voglio lasciare a Bianca Maria

che se ne frega della decenza

un attestato di benemerenza

che al matrimonio le spiani la via

con tanti auguri per chi c'è caduto

di conservarsi felice e cornuto

con tanti auguri per chi c'è caduto

di conservarsi felice e cornuto

sorella morte lasciami il tempo

di terminare il mio testamento

lasciami il tempo di salutare

di riverire di ringraziare

tutti gli artefici del girotondo

intorno al letto di un moribondo

signor becchino mi ascolti un poco

il suo lavoro a tutti non piace

non lo consideran tanto un bel gioco

coprir di terra chi riposa in pace

ed è per questo che io mi onoro

nel consegnarle la vanga d'oro

ed è per questo che io mi onoro

nel consegnarle la vanga d'oro

per quella candida vecchia contessa

che non si muove più dal mio letto

per estirparmi l'insana promessa

di riservarle i miei numeri al lotto

non vedo l'ora di andar fra i dannati

per rivelarglieli tutti sbagliati

non vedo l'ora di andar fra i dannati

per rivelarglieli tutti sbagliati

 

quando la morte mi chiederà

di restituirle la libertà

forse una lacrima forse una sola

sulla mia tomba si spenderàf

orse un sorriso forse uno solo

dal mio ricordo germoglierà

se dalla carne mia già corrosa

dove il mio cuore ha battuto un tempo

dovesse nascere un giorno una rosa

la do alla donna che mi offrì il suo pianto

per ogni palpito del suo cuore

le rendo un petalo rosso d'amore

per ogni palpito del suo cuore

le rendo un petalo rosso d'amore

a te che fosti la più contesa

la cortigiana che non si dà a tutti

ed ora all'angolo di quella chiesa

offri le immagini ai belli ed ai brutti

lascio le note di questa canzone

canto il dolore della tua illusione

a te che sei  per tirare avanti

costretta a vendere Cristo e i santi

quando la morte mi chiamerà

nessuno al mondo si accorgerà

che un uomo è morto senza parlare

senza sapere la verità

che un uomo è morto senza pregare

fuggendo il peso della pietà

cari fratelli dell'altra sponda

cantammo in coro giù sulla terra

amammo tutti l'identica donna

partimmo in mille per la stessa guerra

questo ricordo non vi consoli

quando si muore si muore si muore soli

questo ricordo non vi consoli

quando si muore si muore soli.

 

NELL'ACQUA DELLA CHIARA FONTANA

Nell'acqua della chiara fontana

lei tutta nuda si bagnava

quando un soffio di tramontana

le sue vesti in cielo portava

dal folto dei capelli mi chiese,

per rivestirla di cercare

i rami di cento mimose

e ramo con ramo intrecciare

volli coprire le sue spalle

tutte di petali di rosa

ma i suoi seni eran tanto minuti

che fu sufficiente una rosa

le braccia lei mi tese allora

per ringraziarmi un po' stupita

io la presi con tanto ardore

che lei fu di nuovo svestita

il gioco diverti la graziosa

che molto spesso alla fontana

tornò a bagnarsi pregando Dio

per un soffio di tramontana.

 

LA BALLATA DEL MICHE'

Quando hanno aperto la cella

era già tardi perché

con una corda al collo

freddo pendeva Michè

tutte le volte che un gallo

sento cantar penserò

a quella notte in prigione

quando Michè s'impiccò

stanotte Michè

s'è impiccato a un chiodo perché

non voleva restare vent'anni in prigione

lontano da te

nel buio Michè se n'è andato sapendo che a te

non poteva mai dire che aveva ammazzato

soltanto per te

io so che Michè

ha voluto morire perché

ti restasse il ricordo del bene profondo

che aveva per te

vent'anni gli avevano dato

la corte decise così

perché un giorno aveva ammazzato

chi voleva rubargli Marì

l'avevan perciò condannato

vent'anni in prigione a marcir

però adesso che lui s'è impiccato

la porta gli devono aprir

se pure Michè

non ti ha scritto spiegando perché

se n'è andato dal mondo tu sai che l'ha fatto

soltanto per te

domani alle tre

nella fossa comune sarà

senza il prete e la messa perché d'un suicida

non hanno pietà

domani Michè

nella terra bagnata sarà

e qualcuno una croce col nome la data

su lui pianterà

e qualcuno una croce col nome e la data

su lui pianterà

 

IL RE FA RULLARE I TAMBURI

Canzone popolare franceseDel XIV° secolo – Traduz. Di F. De André

Il re fa rullare i tamburi

Il re fa rullare i tamburi

vuol sceglier fra le dame

un nuovo e fresco amore

ed è la prima che ha veduto

che gli ha rapito il cuore

marchese la conosci tu

marchese la conosci tu

chi è quella graziosa ?

ed il marchese disse al re

" maestà è la mia sposa "

tu sei più felice di me

tu sei più felice di me

d'aver dama si bella

signora si compita

se tu vorrai cederla a me

sarà la favorita

signore se non foste il re

signore se non foste il re

v'intimerei prudenza

ma siete il sire siete il re

vi devo l'obbedienza

marchese vedrai passerà

marchese vedrai passerà

d'amor la sofferenza

io ti farò nelle mie armate

maresciallo di Francia"

addio per sempre mia gioia "

" addio per sempre mia bella "

addio dolce amore

devi lasciarmi per il re

ed io ti lascio il cuore

la regina ha raccolto dei fiori

la regina ha raccolto dei fiori

celando la sua offesa

ed il profumo di quei fiori

uccise la marchesa.

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