PER
I TUOI LARGHI OCCHI
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LA
CITTA' VECCHIA
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lato A Per i tuoi larghi occhi, per i tuoi larghi occhi chiari che non piangono mai, che non piangono mai. E perché non mi hai dato che un addio tanto breve, perché dietro a quegli occhi batte un cuore di neve. Io ti dico che mai il ricordo che in me lascerai sarà stretto al mio cuore da un motivo d'amore. Non pensarlo perché tutto quel che ricordo di te, di quegli attimi amari, sono i tuoi occhi chiari.
I tuoi larghi occhi che restavan lontani anche quando io sognavo, anche mentre ti amavo. ................................. ................................. E se tu tornerai t'amero come sempre ti amai, come un bel sogno inutile che si scorda al mattino. Ma i tuoi larghi occhi, i tuoi larghi occhi chiari anche se non verrai non li scorderò mai. ................................. ................................. lato B FILA LA LANA Nella guerra di Valois il Signor di Vly è morto, se sia stato un prode eroe non si sa, non è ancor certo. Ma la dama abbandonata lamentando la sua morte per mill'anni e forse ancora piangerà la triste sorte. Fila la lana, fila i tuoi giorni illuditi ancora che lui ritorni, libro di dolci sogni d'amore apri le pagine al suo dolore. Son tornati a cento e a mille i guerrieri di Valois, son tornati alle famiglie, ai palazzi alle città. Ma la dama abbandonata non ritroverà il suo amore e il gran ceppo nel camino non varrà a scaldarle il cuore. Fila la lana, fila i tuoi giorni illuditi ancora che lui ritorni, libro di dolci sogni d'amore apri le pagine al suo dolore. Cavalieri che in battaglia ignorate la paura stretta sia la vostra maglia, ben temprata l'armatura. Al nemico che vi assalta siate presti a dar risposta perché dietro a quelle mura vi s'attende senza sosta. Fila la lana, fila i tuoi giorni illuditi ancora che lui ritorni, libro di dolci sogni d'amore chiudi le pagine sul suo dolore. |
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lato A Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi, una bimba canta la canzone antica della donnaccia quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia. E se alla sua età le difetterà la competenza presto affinerà le capacità con l'esperienza dove sono andati i tempi di una volta per Giunone quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione. Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo. Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere per dimenticare d'esser stati presi per il sedere ci sarà allegria anche in agonia col vino forte porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte. Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone forse quella che sola ti può dare una lezione quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie. Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie. Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette quando incasserai delapiderai mezza pensione diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione". Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano. Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese ma se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo. lato B DELITTO DI PAESE Non tutti nella capitale sbocciano i fiori del male, qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi in paese. Qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi qui in paese. Aveva il capo tutto bianco ma il cuore non ancor stanco gli ritornò a battere in fretta per una giovinetta. Gli ritornò a battere in fretta per una giovinetta. Ma la sua voglia troppo viva subito gli esauriva, in quattro baci e una carezza l'ultima giovinezza. In quattro baci e una carezza l'ultima giovinezza. Quando la mano lei gli tese triste lui le rispose, d'essere povero in bolletta lei si rivestì in fretta. D'essere povero in bolletta lei si rivestì in fretta. E andò a cercare il suo compagno partecipe del guadagno e ritornò col protettore dal vecchio truffatore. E ritornò col protettore dal vecchio truffatore. Mentre lui fermo lo teneva sei volte lo accoltellava dicon che quando lui spirò la lingua lei gli mostrò. Dicon che quando lui spirò la lingua lei gli mostrò. Misero tutto sotto sopra senza trovare un soldo ma solo un mucchio di cambiali e di atti giudiziari. Ma solo un mucchio di cambiali e di atti giudiziari. Allora presi dallo sconforto e dal rimpianto del morto, si inginocchiaron sul poveruomo chiedendogli perdono. Si inginocchiaron sul poveruomo chiedendogli perdono. Quando i gendarmi sono entrati piangenti li han trovati fu qualche lacrima sul viso a dargli il paradiso. Fu qualche lacrima sul viso a dargli il paradiso. E quando furono impiccati volarono fra i beati qualche beghino di questo fatto fu poco soddisfatto. Qualche beghino di questo fatto fu poco soddisfatto. Non tutti nella capitale sbocciano i fiori del male, qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi in paese. Qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi qui in paese. |