PER I TUOI LARGHI OCCHI
LA CITTA' VECCHIA

lato A

Per i tuoi larghi occhi,

per i tuoi larghi occhi chiari

che non piangono mai,

che non piangono mai.

E perché non mi hai dato

che un addio tanto breve,

perché dietro a quegli occhi

batte un cuore di neve.

Io ti dico che mai

il ricordo che in me lascerai

sarà stretto al mio cuore

da un motivo d'amore.

Non pensarlo perché

tutto quel che ricordo di te,

di quegli attimi amari,

sono i tuoi occhi chiari.

 

I tuoi larghi occhi

che restavan lontani

anche quando io sognavo,

anche mentre ti amavo.

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E se tu tornerai

t'amero come sempre ti amai,

come un bel sogno inutile

che si scorda al mattino.

Ma i tuoi larghi occhi,

i tuoi larghi occhi chiari

anche se non verrai

non li scorderò mai.

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lato B

FILA LA LANA

Nella guerra di Valois

il Signor di Vly è morto,

se sia stato un prode eroe

non si sa, non è ancor certo.

Ma la dama abbandonata

lamentando la sua morte

per mill'anni e forse ancora

piangerà la triste sorte.

Fila la lana, fila i tuoi giorni

illuditi ancora che lui ritorni,

libro di dolci sogni d'amore

apri le pagine al suo dolore.

Son tornati a cento e a mille

i guerrieri di Valois,

son tornati alle famiglie,

ai palazzi alle città.

Ma la dama abbandonata

non ritroverà il suo amore

e il gran ceppo nel camino

non varrà a scaldarle il cuore.

Fila la lana, fila i tuoi giorni

illuditi ancora che lui ritorni,

libro di dolci sogni d'amore

apri le pagine al suo dolore.

Cavalieri che in battaglia

ignorate la paura

stretta sia la vostra maglia,

ben temprata l'armatura.

Al nemico che vi assalta

siate presti a dar risposta

perché dietro a quelle mura

vi s'attende senza sosta.

Fila la lana, fila i tuoi giorni

illuditi ancora che lui ritorni,

libro di dolci sogni d'amore

chiudi le pagine sul suo dolore.

lato A

Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi

ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,

una bimba canta la canzone antica della donnaccia

quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.

E se alla sua età le difetterà la competenza

presto affinerà le capacità con l'esperienza

dove sono andati i tempi di una volta per Giunone

quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino

quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino

li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno

a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.

Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere

per dimenticare d'esser stati presi per il sedere

ci sarà allegria anche in agonia col vino forte

porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.

Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone

forse quella che sola ti può dare una lezione

quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.

Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.

Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte

ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette

quando incasserai delapiderai mezza pensione

diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".

Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli

In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori

lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano

quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.

Se tu penserai, se giudicherai

da buon borghese

li condannerai a cinquemila anni più le spese

ma se capirai, se li cercherai fino in fondo

se non sono gigli son pur sempre figli

vittime di questo mondo.

lato B

DELITTO DI PAESE

Non tutti nella capitale

sbocciano i fiori del male,

qualche assassinio senza pretese

lo abbiamo anche noi in paese.

Qualche assassinio senza pretese

lo abbiamo anche noi qui in paese.

Aveva il capo tutto bianco

ma il cuore non ancor stanco

gli ritornò a battere in fretta

per una giovinetta.

Gli ritornò a battere in fretta

per una giovinetta.

Ma la sua voglia troppo viva

subito gli esauriva,

in quattro baci e una carezza

l'ultima giovinezza.

In quattro baci e una carezza

l'ultima giovinezza.

Quando la mano lei gli tese

triste lui le rispose,

d'essere povero in bolletta

lei si rivestì in fretta.

D'essere povero in bolletta

lei si rivestì in fretta.

E andò a cercare il suo compagno

partecipe del guadagno

e ritornò col protettore

dal vecchio truffatore.

E ritornò col protettore

dal vecchio truffatore.

Mentre lui fermo lo teneva

sei volte lo accoltellava

dicon che quando lui spirò

la lingua lei gli mostrò.

Dicon che quando lui spirò

la lingua lei gli mostrò.

Misero tutto sotto sopra

senza trovare un soldo

ma solo un mucchio di cambiali

e di atti giudiziari.

Ma solo un mucchio di cambiali

e di atti giudiziari.

Allora presi dallo sconforto

e dal rimpianto del morto,

si inginocchiaron sul poveruomo

chiedendogli perdono.

Si inginocchiaron sul poveruomo

chiedendogli perdono.

Quando i gendarmi sono entrati

piangenti li han trovati

fu qualche lacrima sul viso

a dargli il paradiso.

Fu qualche lacrima sul viso

a dargli il paradiso.

E quando furono impiccati

volarono fra i beati

qualche beghino di questo fatto

fu poco soddisfatto.

Qualche beghino di questo fatto

fu poco soddisfatto.

Non tutti nella capitale

sbocciano i fiori del male,

qualche assassinio senza pretese

lo abbiamo anche noi in paese.

Qualche assassinio senza pretese

lo abbiamo anche noi qui in paese.

 

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