SPIRITUAL
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CARLO
MARTELLO RITORNA DALLA BATTAGLIA DI POITIERS
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lato A Dio del cielo se mi vorrai in mezzo agli altri uomini mi cercherai e Dio se mi cercherai nei campi di granturco mi troverai. Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare. La chiave del cielo non ti voglio rubare ma un attimo di gioia me lo puoi regalare la chiave del cielo non ti voglio rubare ma un attimo di gioia me lo puoi regalare. Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare. Senza di te non so più dove andare come una mosca cieca che non può più volare senza di te non so più dove andare come una mosca cieca che non può più volare. e se ci hai regalato il pianto ed il riso noi qui sulla terra non lo abbiamo diviso e se ci hai regalato il pianto ed il riso noi qui sulla terra non lo abbiamo diviso. Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a salvare Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a salvare. Dio del cielo se mi vorrai in mezzo agli altri uomini mi cercherai e Dio del cielo se mi cercherai nei campi di granturco mi troverai. Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare Dio del cielo se, mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare. Dio del cielo io ti aspetterò nel cielo e sulla terra io ti cercherò. lato B CARO AMORE Caro amore nei tramonti d'aprile caro amore quando il sole si uccide oltre le onde puoi sentire piangere e gridare anche il vento ed il mare. Caro amore così un uomo piange caro amore al sole, al vento e ai verdi anni che cantando se ne vanno dopo il mattino di maggio quando sono venuti e quando scalzi e con gli occhi ridenti sulla sabbia scrivevamo contenti le più ingenue parole. Caro amore i fiori dell'altr'anno caro amore sono sfioriti e mai più rifioriranno e nei giardini ad ogni inverno ben più tristi sono le foglie. Caro amore così un uomo vive caro amore e il sole e il vento e i verdi anni si rincorrono cantando verso il novembre a cui ci vanno portando e dove un giorno con un triste sorriso ci diremo tra le labbra ormai stanche "eri il mio caro amore". |
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lato A Re Carlo tornava dalla guerra lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor al sol della calda primavera lampeggia l'armatura del sire vincitor il sangue del principe del Moro arrossano il ciniero d'identico color ma più che del corpo le ferite da Carlo son sentite le bramosie d'amor "se ansia di gloria e sete d'onore spegne la guerra al vincitore non ti concede un momento per fare all'amore chi poi impone alla sposa soave di castità la cintura, ahimè è grave, in battaglia può correre il rischio di perder la chiave" così si lamenta il Re cristiano s'inchina intorno il grano gli son corona i fior lo specchi di chiara fontanella riflette fiero in sella dei Mori il vincitor Quand'ecco nell'acqua si compone mirabile visione il simbolo d'amor nel folto di lunghe trecce bionde il seno si confonde ignudo in pieno sol "Mai non fu vista cosa più bella mai io non colsi siffatta pulzella" disse Re Carlo scendendo veloce di sella "De' cavaliere non v'accostate già d'altri è gaudio quel che cercate ad altra più facile fonte la sete calmate" Sorpreso da un dire sì deciso sentendosi deriso Re Carlo s'arrestò ma più dell'onor potè il digiuno fremente l'elmo bruno il sire si levò codesta era l'arma sua segreta da Carlo spesso usata in gran difficoltà alla donna apparve un gran nasone e un volto da caprone ma era sua maestà "Se voi non foste il mio sovrano" Carlo si sfila il pesante spadone "non celerei il disio di fuggirvi lontano, ma poiché siete il mio signore" Carlo si toglie l'intero gabbione "debbo concedermi spoglia ad ogni pudore" Cavaliere egli era assai valente ed anche in quel frangente d'onor si ricoprì e giunto alla fin della tenzone incerto sull'arcione tentò di risalir veloce lo arpiona la pulzella repente la parcella presenta al suo signor "Beh proprio perché voi siete il sire fan cinquemila lire è un prezzo di favor" "E' mai possibile o porco di un cane che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane, anche sul prezzo c'è poi da ridire ben mi ricordo che pria di partire v'eran tariffe inferiori alle tremila lire" Ciò detto agì da gran cialtrone con balzo da leone in sella si lanciò frustando il cavallo come un ciuco fra i glicini e il sambuco il Re si dileguò Re Carlo tornava dalla guerra lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor al sol della calda primavera lampeggia l'armatura del sire vincitor lato B IL TESTAMENTO Quando la morte mi chiamerà forse qualcuno protesterà dopo aver letto nel testamento quel che gli lascio in eredità non maleditemi non serve a niente tanto all'inferno ci sarò già ai protettori delle battone lascio un impiego da ragioniere perché provetti nel loro mestiere rendano edotta la popolazione ad ogni fine di settimana sopra la rendita di una puttana ad ogni fine di settimana sopra la rendita di una puttana voglio lasciare a Bianca Maria che se ne frega della decenza un attestato di benemerenza che al matrimonio le spiani la via con tanti auguri per chi c'è caduto di conservarsi felice e cornuto con tanti auguri per chi c'è caduto di conservarsi felice e cornuto sorella morte lasciami il tempo di terminare il mio testamento lasciami il tempo di salutare di riverire di ringraziare tutti gli artefici del girotondo intorno al letto di un moribondo signor becchino mi ascolti un poco il suo lavoro a tutti non piace non lo consideran tanto un bel gioco coprir di terra chi riposa in pace ed è per questo che io mi onoro nel consegnarle la vanga d'oro ed è per questo che io mi onoro nel consegnarle la vanga d'oro per quella candida vecchia contessa che non si muove più dal mio letto per estirparmi l'insana promessa di riservarle i miei numeri al lotto non vedo l'ora di andar fra i dannati per rivelarglieli tutti sbagliati non vedo l'ora di andar fra i dannati per rivelarglieli tutti sbagliati quando la morte mi chiederà di restituirle la libertà forse una lacrima forse una sola sulla mia tomba si spenderàf orse un sorriso forse uno solo dal mio ricordo germoglierà se dalla carne mia già corrosa dove il mio cuore ha battuto un tempo dovesse nascere un giorno una rosa la do alla donna che mi offrì il suo pianto per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d'amore per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d'amore a te che fosti la più contesa la cortigiana che non si dà a tutti ed ora all'angolo di quella chiesa offri le immagini ai belli ed ai brutti lascio le note di questa canzone canto il dolore della tua illusione a te che sei per tirare avanti costretta a vendere Cristo e i santi quando la morte mi chiamerà nessuno al mondo si accorgerà che un uomo è morto senza parlare senza sapere la verità che un uomo è morto senza pregare fuggendo il peso della pietà cari fratelli dell'altra sponda cantammo in coro giù sulla terra amammo tutti l'identica donna partimmo in mille per la stessa guerra questo ricordo non vi consoli quando si muore si muore si muore soli questo ricordo non vi consoli quando si muore si muore soli. |