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L'inganno politico: l'anello mancante del'11 settembre di Michel Chossudovsky
Il tema della previa conoscenza incentrato sugli "errori dell'FBI" è un ovvia cortina fumogena. Mentre del ruolo delle amministrazioni USA (fin dai tempi di Carter) a sostegno della "Base Militante Islamica" non se ne parla.Le prove confermano che al Qaeda è sostenuta dai servizi segreti militari del Pakistan, lo Inter-Services Intelligence (ISI). E' ampiamente documentato che l'ISI deve la propria esistenza alla CIA. I dirottatori suicidi erano gli strumenti di un'operazione di intelligence accuratamente pianificata.


L'argomento della previa conoscenza è una diversione: "Una diversione è una fallacia con la quale un fatto irrilevante viene presentato allo scopo di deviare l'attenzione dal tema principale".

Il 16 maggio il New York Post pubblicò quella che appariva una bomba: "Bush sapeva . . ." Sperando in un vantaggio politico, i Democratici saltarono sul carro, premendo sulla Casa Bianca perché desse spiegazione di due "documenti top secret" disponibili per il Presidente Bush prima dell'11 settembre, riguardanti la "previa conoscenza" degli attacchi di al Qaeda. Nel frattempo i media USA avevano già coniato una serie di nuovi ritornelli: "Si, vi sono stati avvertimenti" ed "indizi" di possibili attacchi terroristici, ma "non vi era modo che il Presidente Bush avesse potuto sapere" ciò che stava per accadere. I Democratici furono d'accordo nel "tenere il gatto nella borsa" dicendo: "Osama è in guerra con gli USA" e che l'FBI e la CIA sapevano che qualcosa stava bollendo in pentola ma "fallirono nel collegare i punti". Nelle parole del capo della minoranza alla Camera, Richard Gephardt:

"Questo non è addossare colpe. . . . Noi abbiamo sostenuto e sosterremo il Presidente nella guerra al terrorismo. Ma dobbiamo fare di più per prevenire gli attacchi terroristici".1

Il riflettore dei media sulla "previa conoscenza" ed i cosiddetti "errori dell'FBI" sono serviti a distrarre l'attenzione del pubblico dal più vasto tema dell'inganno politico. Non è stata spesa una parola riguardo al ruolo della CIA, che, attraverso tutto il periodo post guerra fredda, ha aiutato ed assistito la al Qaeda di Osama bin Laden, come parte delle proprie operazioni segrete. Naturalmente sapevano! Il tema della previa conoscenza è una diversione. Le "Brigate Islamiche" sono una creatura della CIA. Nel comune gergo CIA, al Qaeda è classificata come una "attività di intelligence". Il sostegno alle organizzazioni terroriste è una parte integrale della politica estera USA. Al Qaeda continua fino ad oggi (2002) a partecipare alle operazioni segrete della CIA in diverse parti del mondo.2 Questi "collegamenti CIA-Osama" non appartengono al passato, come suggerito dai media ufficiali. Il Congresso USA ha documentato in dettaglio i collegamenti di al Qaeda alle agenzie del governo USA durante la guerra civile in Bosnia-Herzegovina, come anche in Kosovo.3

Più recentemente in Macedonia, appena pochi mesi prima dell'11 settembre, consiglieri militari USA si mescolavano ai mercenari mujahideen finanziati da al Qaeda. Entrambe i gruppi combattevano sotto gli auspici dell'Esercito di Liberazione del Kosovo (KLA), nelle stesse formazioni paramilitari terroriste.4 La CIA tiene d'occhio le sue "attività di intelligence". E' ampiamente documentato che i nascondigli di  Osama bin Laden sono sempre state note.5 Al Qaeda è infiltrata dalla CIA.6

In altre parole, non vi è stato nessun "fallimento dell'intelligence"! Nella natura di un'operazione di intelligence ben guidata, l'"attività di intelligence" opera (consapevolmente o inconsapevolmente) con un certo grado di autonomia, in relazione ai suoi sponsor del governo USA, ma come risultato agisce sistematicamente nell'interesse dello Zio Sam. Mentre singoli agenti dell'FBI spesso non sono a conoscenza del ruolo della CIA, la relazione tra CIA e al Qaeda è nota agli alti livelli dell'FBI. I membri dell'amministrazione Bush e del Congresso USA sono pienamente a conoscenza di questi collegamenti.

Il tema della previa conoscenza incentrato sugli "errori dell'FBI" è un ovvia cortina fumogena. Mentre gli informatori servono per sopravvalutare le debolezze dell'FBI, del ruolo di successive amministrazioni USA (fin dai tempi della presidenza di Jimmy Carter) a sostegno della "Base Militante Islamica" semplicemente non se ne parla.

La campagna di paura e disinformazione

L'amministrazione Bush -- attraverso l'iniziativa personale del Vicepresidente Dick Cheney — ha scelto non solo di precludere la possibilità di una pubblica inchiesta, ma ha anche dato il via alla campagna di paura e disinformazione:

"Penso che le prospettive di attacchi futuri negli USA siano quasi una certezza. . . . Potrebbe accadere domani, potrebbe accadere la prossima settimana, potrebbe accadere il prossimo anno, ma continueranno a provarci. E noi dobbiamo essere preparati".7

Quello che realmente Cheney ci sta dicendo è che la nostra "attività di intelligence", quella che abbiamo creato, colpirà ancora. Ora, se questa "creatura della CIA" stava progettando nuovi attacchi terroristici, vi aspettereste che la CIA sia la prima a saperlo. Con tutta probabilità la CIA controlla anche i cosiddetti "avvertimenti" su "futuri attacchi terroristici" sul suolo americano che arrivano da altre fonti della CIA.

Un'operazione di intelligence accuratamente pianificata

I terroristi dell'11/9 non hanno agito secondo una loro decisione. I dirottatori suicidi erano gli strumenti di un'operazione di intelligence accuratamente pianificata. Le prove confermano che al Qaeda è sostenuta dai servizi segreti militari del Pakistan, lo Inter-services Intelligence (ISI). E' ampiamente documentato che l'ISI deve la propria esistenza alla CIA:

"Con sostegno della CIA e l'invio di un massiccio ammontare di aiuti militari USA, l'ISI si è sviluppato [sin dai primi anni '80] in una struttura parallela che esercita un potere enorme su tutti gli aspetti del governo.... L'ISI ha uno staff composto di ufficiali militari e dell'intelligence, burocrati, agenti sotto copertura ed informatori stimato in 150.000 unità".8

L'ISI collabora attivamente con la CIA. Continua a recitare il ruolo di "tramite" in numerose operazioni di intelligence per conto della CIA. L'ISI sostiene direttamente e finanzia diverse organizzazioni terroriste, inclusa al Qaeda.

L'anello mancante

Alla fine di settembre l'FBI ha confermato, in un intervista con ABC News (passata praticamente inosservata) che il capobanda dell'11/9, Mohammed Atta, era stato finanziato da fonti non nominate in Pakistan:

"Riguardo all'11 settembre le autorità federali hanno riferito alla ABC News che ora hanno la pista seguita da più di 100.000 dollari provenienti da banche in Pakistan fino a due banche in Florida, in conti detenuti dal sospetto capobanda dei dirottatori, Mohammed Atta. Anche . . . il "Time Magazine" riporta che qualcosa di quel denaro arrivò nei giorni immediatamente precedenti l'attacco e può essere rintracciato direttamente fino a gente collegata a Osama bin Laden. Tutto questo è parte di quello che è stato fino ad ora un riuscito sforzo dell'FBI per individuare l'alto comando dei dirottatori, i cassieri, i pianificatori e la mente".9

L'FBI aveva informazioni sulla pista del denaro. Sapevano esattamente chi finanziava i terroristi. Meno di due settimane più tardi, le scoperte dell'FBI vennero confermate dall'Agenzia France Presse (AFP) e dal Times of India, che citava un rapporto ufficiale dell'intelligence indiano (che era stato inviato a Washington). Secondo questi due servizi, il denaro utilizzato per finanziare gli attacchi dell'11/9 si sostiene essere stato "trasferito al dirottatore del WTC Mohammed Atta dal Pakistan, da Ahmad Umar Sheikh, dietro richiesta del Generale [capo dell'ISI] Mahmoud [Ahmad]".10 Secondo l'AFP (citando una fonte dell'intelligence):

"La prova che abbiamo fornito agli USA ha un'ampiezza ed una profondità molto più vaste di un semplice pezzo di carta che collega un generale fellone a qualche atto di terrorismo isolato".11

Il capo delle spie pakistane visita Washington

Ora quello che è accaduto è che proprio il Generale Mahmoud Ahmad, il presunto "cassiere" dietro l'11/9, era negli USA quando si sono verificati gli attacchi. Arrivò il 4 settembre, una settimana prima dell'11/9, per quella che è stata descritta come una visita di routine per consultazioni con le controparti USA. Secondo il giornalista pakistano Amir Mateen (in un profetico articolo pubblicato il 10 settembre):

"La presenza a Washington, durata una settimana, del capo dell'ISI Ten.Gen. Mahmoud ha scatenato speculazioni sull'agenda dei suoi misteriosi incontri al Pentagono ed al Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Ufficialmente egli è in una visita di routine in ritorno di quella fatta in precedenza a Islamabad dal Direttore della CIA George Tenet. Fonti ufficiali confermano che ha incontrato Tenet questa settimana. Ha anche tenuto lunghi negoziati con non specificati funzionari della Casa Bianca e del Pentagono. Ma l'incontro più importante è stato quello con Marc Grossman, Sottosegretario di Stato USA agli Affari Politici. Si può tranquillamente supporre che le discussioni sono state centrate sull'Afghanistan . . . e Osama bin Laden. Quello che ha aggiunto interesse alla visita è la storia di tali visite. L'ultima volta che Ziauddin Butt, il predecessore di Mahmoud, è stato qui, durante il governo di Nawaz Sharif, la politica interna è diventata turbolenta in pochi giorni".12

Nawaz Sharif venne rovesciato dal Generale Pervez Musharaf. Il Generale Mahmoud Ahmad, che divenne capo dell'ISI, giocò un ruolo chiave nel colpo di stato militare.

La conferenza stampa di Condoleeza Rice

Durante la conferenza stampa di Condoleeza Rice del 16 maggio (che ebbe luogo appena poche ore dopo la pubblicazione del titolo "Bush sapeva" sul The New York Post), un giornalista indiano accreditato fece una domanda sul ruolo del Generale Mahmoud Ahmad:

Q: Dr. Rice?

Ms RICE: Si?

Q: Siete a conoscenza dei rapporti che rivelano che il capo dell'ISI era a Washington l'11 settembre, e che il 10 settembre 100.000 vennero trasferiti dal Pakistan a questi gruppi qui, in questa area? E perchè era qui? Si doveva incontrare con Lei o con qualcuno dell'amministrazione?

Ms RICE: Non ho visto quel rapporto, e non era certamente qui per incontrarsi con me.13

Sebbene non vi sia alcuna conferma ufficiale che il Generale Mahmoud Ahmad abbia incontrato la Dr. Rice, questa deve avere avuto piena conoscenza del trasferimento di 100.000 a Mohammed Atta, che è stato confermato dall'FBI. Perduta nello sbarramento dei rapporti dei media sulla 'previa conoscenza', questa informazione cruciale sul ruolo dell'ISI nell'11/9 coinvolge membri chiave dell'amministrazione Bush, compresi: il Direttore della CIA George Tenet, il Vicesegretario di Stato Richard Armitage, il Sottosegretario Marc Grossman, come anche il Sen. Sam Biden, Presidente del potente Comitato del Senato per gli Affari Esteri (che ha incontrato il Generale Ahmad il 13 settembre).14

Non solo l'amministrazione Bush ha fornito un trattamento di riguardo al supposto "cassiere" dietro gli attacchi dell'11/9, ma ha anche richiesto la sua 'cooperazione' nella "guerra al terrorismo". I termini precisi di tale 'cooperazione' sono stati concordati tra il Generale Mahmoud Ahmad, in rappresentanza del governo pakistano ed il Vicesegretario di Stato Richard Armitage durante incontri al Dipartimento di Stato il 12 ed il 13 settembre. In altre parole, immediatamente dopo l'11/9 l'amministrazione ha deciso di richiedere la 'cooperazione' dell'ISI pakistano per "prendere Osama", nonostante il fatto (documentato dall'FBI) che l'ISI finanziava ed assisteva i terroristi dell'11/9. Contraddittorio? Si potrebbe dire che è come "chiedere al diavolo di prendere Dracula".

La dichiarazione della Dr. Rice riguardo al capo dell'ISI alla sua conferenza stampa del 16 maggio è ovviamente una copertura. Mentre il Generale Ahmad discuteva con i funzionari USA alla CIA ed al Pentagono viene asserito che egli fosse anche (attraverso un terzo) in contatto con i terroristi dell'11 settembre. Ciò che questo suggerisce è che personaggi chiave all'interno dell'apparato militare e di intelligence USA sapevano di questi contatti dell'ISI con il "capo" dei terroristi dell'11 settembre, Mohammed Atta, e non agirono. Ma questa conclusione è, nei fatti, ironica. Tutto indica che il Direttore della CIA George Tenet ed il capo dell'ISI Generale Mahmoud Ahmad abbiano istituito una stretta collaborazione. Il Generale Mahmoud era arrivato una settimana prima dell'11 settembre per consultazioni con George Tenet. Ricordatevi che George Tenet della CIA ha anche una stretta relazione personale con il Presidente Bush. Prima dell'11 settembre Tenet incontrava per circa mezz'ora il Presidente quasi ogni mattina alle 8.00 in punto.15 Un documento, noto come il Briefing Giornaliero del Presidente, ovvero il PDB, "viene preparato a Langley dalla direzione analisi della CIA, ed una bozza va a casa con Tenet ogni notte. Tenet la corregge personalmente e la consegna verbalmente durante il suo incontro mattutino con Bush".16 Questa pratica di "rapporto verbale di intelligence" non ha precedenti. Il predecessori di Bush alla Casa Bianca ricevevano un rapporto scritto:

"Con Bush, cui piacevano i rapporti verbali e la presenza del direttore della CIA, si è sviluppata una forte relazione. Tenet poteva essere diretto, perfino irriverente e crudo".17

La decisione della guerra

E' stato un 'fallimento dell'intelligence' dare un trattamento con tappeto rosso al 'cassiere' dietro i terroristi del 9/11, o è stata semplicemente una 'routine'? Il Direttore della CIA George Tenet ha avuto un ruolo chiave nel guadagnare l'approvazione del Comandante in capo per il lancio della "guerra al terrorismo" durante gli incontri del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e del cosiddetto "Gabinetto di guerra" dell'11, 12 e 13 settembre.

Sequenza atti di George W. Bush -- 11 settembre (dalle 9.45 dopo gli attacchi al WTC-Pentagono fino a mezzanotte)

9:45 circa: la carovana di Bush lascia la scuola elementare Booker di Sarasota, Florida.

9.55: il President Bush si imbarca sull' "Air Force One" diretto a Washington.18 In seguito a quello che era un "falso rapporto" che l'Air Force One sarebbe stato attaccato, il Vicepresidente Dick Cheney ha insistito per telefono con Bush (10.32) di non atterrare a Washington. Dopo questa conversazione l'aeroplano venne deviato (10.41) (su ordini provenienti da Washington) verso la base aerea di Barksdale in Louisiana. Un paio d'ore più tardi (13.30) dopo una breve apparizione in TV, il Presidente venne trasportato alla base aerea di Offut Nebraska al Quartier Generale del Comando Strategico USA.

15.30: Venne convocato un incontro chiave del Consiglio per la Sicurezza Nazionale (NSC), con membri dell'NSC che comunicavano con il Presidente da Washington in video riservato.19 Nel corso di tale videoconferenza dell'NSC, il Direttore della CIA George Tenet comunicò al Presidente delle informazioni non confermate. Tenet dichiarò che "era quasi certo che dietro gli attentati vi fossero bin Laden e la sua rete...."20

Il Presidente rispose a queste dichiarazioni, abbastanza spontaneamente e senza cuffie, con poca o nessuna discussione e con apparente incomprensione delle loro implicazioni. Nel corso di questa videoconferenza (che durò meno di un'ora), venne dato mandato all'NSC dal Comandante in capo di prepararsi per la "guerra al terrorismo". Proprio come proiezione del momento, la "luce verde" venne data per videoconferenza dal Nebraska. Nelle parole del Presidente Bush: "Troveremo quella gente. Pagheranno. Non voglio che abbiate alcun dubbio su questo".21

16.36: (Un'ora e sei minuti più tardi . . .) l'Air Force One partì per Washington. Nuovamente alla Casa Bianca, quella sera stessa (21.00) ebbe luogo un secondo meeting con l'NSC al completo, assieme al Segretario di Stato Colin Powell che era tornato a Washington dal Perù. La riunione dell'NSC (che durò mezz'ora) venne seguita dal primo incontro del cosiddetto "gabinetto di guerra". Quest'ultimo era formato da un più piccolo gruppo di alti ufficiali e di importanti consiglieri.

21.30: Al gabinetto di guerra: "La discussione verteva sul fatto se al Qaeda di bin Laden ed i Talebani fossero la stessa cosa. Tenet disse che lo erano".22 Alla fine di quella storica riunione del gabinetto di guerra (23.00) l'amministrazione Bush aveva deciso di imbarcarsi in un'avventura militare che ora minaccia il futuro collettivo dell'umanità e la nostra civiltà.

Bush sapeva?

Bush, con la minima comprensione che ha dei temi di politica estera, conosce tutti i dettagli riguardanti il Generale Mahmoud e la "ISI connection"? Tenet e Cheney hanno distorto i fatti, così da ottenere il "pollice alto" del Comandante in capo per un'operazione militare che era già in cantiere? Con amara ironia, un incontro tra il Vicesegretario di Stato Richard Armitage ed il Generale Mahmoud, il "cassiere" dell'11/9, venne programmato per discutere la loro strategia per il mattino seguente al Dipartimento di Stato.


Note

1. Citato dall'AFP, 18 maggio 2002.

2. Vi sono numerosi documenti che provano oltre ogni dubbio i collegamenti tra al Qaeda e successive amministrazioni USA. V. See Centre for Research on Globalisation, Foreknowledge of 9-11: Serie di articoli chiave e documenti, http://globalresearch.ca/articles/CRG204A.html    maggio 2002, sezione 3.

3. Congresso USA, I trasferimenti di armi iraniane approvati da Clinton aiutarono a far diventare la Bosnia una base islamica militante, Comitato del Partito Repubblicano, Ralazione stampa del Congresso, Congresso, 16 gennaio 1997, http://globalresearch.ca/articles/DCH109A.html . V. pure Michel Chossudovsky, ‘Osamagate', Centre for Research on Globalisation, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO110A.html , 9 ottobre 2001.

4. V. Centre for Research on Globalisation, Foreknowledge of 9-11: Serie di articoli chiave e documenti, op. cit. sezione 3. V. gli articoli di Isabel Vincent, George Szamuely, Scott Taylor, Marina Domazetovska, Michel Chossudovsky, Umberto Pascali, Lara Marlowe e dei quotidiani macedoni.

5. V. I nascondigli di Bin Laden prima dell'11/9, CBS Evening News con Dan Rather; CBS, 28 gennaio 2002, Centre for Research on Globalisation (CRG) http://www.globalresearch.ca/articles/CBS203A.html    Alexandra Richard, La CIA incontrò bin Laden mentre era all'Ospedale Americano di Dubai lo scorso luglio, Le Figaro. http://www.globalresearch.ca/articles/RIC111B.html

 6. The Boston Globe, 5 giugno 2002.

7. Fox News, 18 maggio 2002.

8. Ahmed Rashid, I Talebani: Esportare l'etremismo, Foreign Affairs, novembre-dicembre 1999. V. pure Michel Chossudovsky, Chi è Osama bin Laden, Global Outlook, No. 1, 2002.

9. Dichiarazione di Brian Ross che riferisce su informazioni comunicategli dall'FBI, ABC News, This Week, 30 settembre  2001. 10. The Times of India, Delhi, 9 ottobre 2001. 11. AFP, 10 ottobre 2001.

12. Amir Mateen, A Washington continua il negoziato del capo dell'ISI, News Pakistan, 10 settembre 2001. 13. Federal News Services, 16 maggio 2002. 14. New York Times, 14 settembre 2002,"Secondo Biden, [Ahmad] ha promesso la cooperazione del Pakistan".

15. The Commercial Appeal, Memphis, 17 maggio 2002.

16. Washington Post, 17 maggio 2002.

17. Washington Post 29 gennaio 2002. 18. Washington Post, 27 gennaio 2002.

19. Ibid.

20. Ibid.

21. Ibid.

22. Ibid.

Copyright .© Michel Chossudovsky and Global Outlook 2002 .

Reprinted for fair use only Fonte: http://freebooter.da.ru/ Fonte italiana: http://www.informationguerrilla.org/linganno_politico.htm